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MacKenzie Scott, ex signora Amazon dona 640 milioni di dollari a non profit americane

, scrittrice miliardaria e filantropa, ha deciso di aumentare l’importo e il numero di donazioni. Tra i beneficiari gruppi Lgbt, organizzazioni per donne migranti e per la salute mentale

20 marzo 2024
MacKenzie Scott

MacKenzie Scott

MacKenzie Scott donerà 640 milioni di dollari (590 milioni di euro) ad organizzazioni no-profit statunitensi. Scrittrice, miliardaria, filantropa, ex signora Amazon prima del divorzio da Jeff Bezos, con cui è stata sposata dal 1993 al 2019, ha più che raddoppiato quelle che erano le donazioni precedentemente previste per l'anno in corso.

La miliardaria filantropa che dona metà del suo patrimonio

Scott ha infatti annunciato questa settimana che avrebbe donato quest’enorme somma di denaro a 361 piccole associazioni, tra le oltre 6.000 che hanno fatto richiesta di finanziamento, mentre all’inizio aveva previsto di assegnare 250 premi da 1 milione di dollari ciascuno.

Da quando ha divorziato nel 2019 dal patron di Amazon, ha donato ben 16,5 miliardi di dollari ad organizzazioni no profit, di cui circa 2,2 lo scorso anno, distribuiti a 360 gruppi. Secondo Forbes, che la pone al quinto posto nella classifica delle donne più ricche al mondo (dopo Françoise Bettencourt Meyers, Alice Walton, Julia Koch e Jacqueline Mars), la 53enne californiana ha un patrimonio netto di 37,5 miliardi di dollari, di cui la gran parte deriva dalla sua quota (4%) di partecipazione alla società fondata dall’ex marito.

Ma è ormai noto il suo impegno filantropico, visto che già nel maggio 2019, poco dopo aver annunciato i termini del divorzio su Twitter, ha firmato il cosiddetto Giving Pledge, promettendo cioè di donare almeno la metà del suo patrimonio nel corso della sua vita.

A chi vanno i 640 milioni di dollari

Ma chi saranno i fortunati beneficiari della solidarietà (e sì, dei soldi) di MacKenzie Scott? Intanto specifichiamo che le donazioni effettuate dalla scrittrice sono del tipo "senza vincoli": le organizzazioni non profit che le ricevono hanno il pieno controllo su come impiegare al meglio i nuovi fondi.

Tra i beneficiari figurano l'American Civil Liberties Union (ACLU) dell'Alabama, Justice for Migrant Women, il Sacramento LGBT Community Center e Mental Health Advocacy Services. Scott ha spiegato sui suoi profili social che i fondi sono stati assegnati a questi ed altri gruppi “per il loro straordinario lavoro di sostegno delle voci e delle opportunità di individui e famiglie con mezzi esigui o modesti, e di categorie che hanno incontrato discriminazioni e altri ostacoli sistemici”.

Nel 2024 l’americana ha quindi abbandonato il suo approccio precedente, che consisteva nell'individuare le associazioni e nel contattarle segretamente per offrire massicce somme di denaro non vincolate. Dopo che una commissione ha esaminato tutte le richieste, ha assegnato a 279 organizzazioni non profit 2 milioni di dollari a testa, mentre a 82 gruppi è stato dato 1 milione di dollari ciascuno.

Secondo Lever for Change, il gruppo che gestisce le richieste, “l’incredibile lavoro” svolto da molti candidati ha indotto il team che supervisiona le donazioni ad aumentare il numero e l'importo dei “premi”.