Inclusione, intelligenza artificiale e spirituale si fondono nei progetti di tesi degli studenti in Fashion Design dell'Istituto
Modartech. Drappi sfarzosi e accessori religiosi ispirati ai papi simoniaci citati da Dante nell’Inferno, collezioni che
abbattono gli stereotipi per valorizzare la persona e superare la disabilità,
outfit contro il body shaming che evidenziano linee e imperfezioni del corpo: inclusione, innovazione e valori si fondono nei progetti di tesi degli studenti.
I progetti dell'Istituto Modartech
Non hanno ancora indossato la corona d’alloro ma hanno già collaborazioni attive con eccellenze del Made in Italy e della ricerca quali Dior, Dolce & Gabbana, Piaggio e l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. Sono i comunicatori e i designer di domani, protagonisti del Graduation Day di Istituto Modartech di Pontedera. Tra i progetti di tesi più interessanti un’analisi di marketing sensoriale, che si focalizza sull’utilizzo strategico del suono per coinvolgere i consumatori, studiando come questo possa influenzare emozioni e stabilire connessioni durature, rendendo il brand indimenticabile. Parlando di marchi che lasciano il segno, un altro progetto di tesi riflette sul brand Vespa del gruppo Piaggio, sviluppando un ipotetico piano di comunicazione completamente generato dall’Intelligenza Artificiale. Focus inoltre sull’integrazione tra comunicazione offline e digitale per comprendere il ruolo di storytelling e customer experience, e sul fenomeno della dipendenza dai social, attraverso lo sviluppo di strategie dirette a un utilizzo consapevole delle piattaforme, fino all’ elaborazione di una guida per trasformarle in strumenti positivi per il benessere individuale e collettivo.
Capi genderless e pensati sugli Hikikomori
E poi ancora una full immersion nella creatività di nuova generazione, tra ispirazioni alte e temi di attualità, tra
capi genderless e lavorazioni originali della pelle, lavorata con candeggio e sfrangiatura per richiamare la corruzione dell’animo. Focus anche sugli accessori, come il
guanto per arti robotici, realizzato interamente a mano con tessuti di jeans, pensato per una protesi artificiale in grado di eseguire liberamente le principali prese delle attività quotidiane, in collaborazione con l’Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa. Non manca poi un richiamo al fenomeno degli
Hikikomori (termine utilizzato per indicare coloro, soprattutto giovani, che
decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi), espresso attraverso capi caratterizzati da colori basic come il bianco e il nero.
"Un'eccellenza del territorio"
“La città di Pontedera rappresenta un polo di altissima innovazione e formazione per i giovani, come testimoniano le tante eccellenze dell’asse Dente Piaggio, che con il tempo sono riuscite a fare sistema mettendo in campo forze, idee e progetti per crescere insieme ed arricchire l’intero territorio" ha sottolineato il sindaco di Pontedera,
Matteo Franconi. "Modartech fa parte di queste realtà e i lavori presentati dai suoi studenti sono una bellissima conferma di quanto le contaminazioni tra soggetti diversi dell’industria, del design e della ricerca possano rappresentare uno stimolo formidabile per agevolare la sostenibilità e lo sviluppo del nostro futuro” conclude il sindaco. “Siamo particolarmente orgogliosi della qualità dei lavori presentati dai nostri studenti, che ancora una volta sono stati capaci di realizzare progetti di altissimo livello – ha dichiarato il direttore di Istituto Modartech,
Alessandro Bertini. – Quest’anno abbiamo inoltre le prime lauree del corso in Communication Design, che tra gennaio e marzo vedranno 20 giovani talenti concludere il percorso di studi triennale. La Scuola continua a crescere, sostenuta da numeri importanti e da una rete di partner che aumenta di anno in anno. Ad ottobre partirà la prima classe del Master di 1° livello in
Fashion Hi-Tech, promosso insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna, che rappresenta un unicum nel panorama delle scuole di moda, a conferma di un’offerta formativa che guarda sempre al futuro”.