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Diventare mamma a 45 anni con un'adozione internazionale e ritrovarsi ricoverata in un ospedale dell’India quando l’emergenza Covid ha mandato in tilt il sistema sanitario del grande paese asiatico. Sembra la trama di un film, invece è accaduto davvero. Simonetta Filippini e il marito Enzo Galli sono una coppia di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, e mai avrebbero immaginato di ritrovarsi bloccati in India con una bambina di 2 anni, appena adottata. E con l’interprete chiuso in casa per il lockdown, in un paese dove la chiusura è davvero totale e non si sgarra. Simonetta Filippini, infatti, è risultata positiva al Covid in aeroporto, al momento di ripartire dall’India il 28 aprile e il rientro è sfumato. Lei è finita prima in un albergo Covid poi all’Holy Family Hospital di New Delhi per un inizio di broncopolmonite da Covid. Lui chiuso in hotel, per oltre una settimana, con la bimba.
Raccolta di fondi per il rientro
Dopo il primo appello di Simonetta ed Enzo, uscito su La Nazione il 30 aprile, si sono mobilitate l’ambasciata, la Farnesina ma il ritorno con volo di Stato non era attuabile e allora la famiglia ha optato per un volo sanitario privato, lanciando una raccolta fondi. E la risposta è stata straordinaria: grazie ai media, al passa parola e alla potenza dei social l’obiettivo è stato raggiunto. La raccolta fondi, attraverso un conto corrente bancario aperto in poche ore è stata coordinata dall’avvocato Elena Rondelli di Prato."Che emozione incontrare la bambina"
Perché Simonetta Filippini ed Enzo hanno intrapreso la strada dell’adozione? Lei è geometra come il marito, ma ha scelto un altra strada quella di diventare “counselor” professionista: si tratta di una attività mirata ad orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del cliente ovvero potenziare i punti di forza nel momento di difficoltà. Insieme ad Enzo da tanti anni condivide invece l’impegno per portare avanti i gruppi di preghiera nella diocesi di Firenze. La coppia si occupa anche di progetti specifici per le famiglie, sempre d’intesa con la diocesi e in dieci anni di matrimonio era logico lo sviluppo di un grande desiderio di genitorialità: “Quando è arrivata l’opportunità di una adozione all’estero abbiamo iniziato le procedure – racconta Simonetta – e insieme ad altre coppie siamo partiti. L’incontro con Mariam Gemma è stato emozionante, abbiamo potuto fare poche foto insieme in India ma ci rifaremo in Italia. Nessuno poteva immaginare di contrarre il Covid”.![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2021/05/Simonetta-Enzo-e-300x142.jpg)
Enzo Galli, Simonetta Filippini con la piccola Miriam Gemma