
Libri abbandoanti
Ogni anno, ogni persona consuma circa 34 vestiti e ne getta via 14 chili. In media, ognuno di noi, getta circa 75 grammi di cibo al giorno per un totale di 27,253 kg all’anno. Liberarsi dei propri libri, invece, sembra essere un’impresa alquanto più ardua da accettare quando si parla di decluttering. Vecchi giocattoli dei bambini, oggetti impolverati lasciati sul comodino per anni che da un momento all’altro non si intonano più con la parete della camera, apparecchi tecnologici risalenti all’anno 0 della tecnologia… tutto, prima o poi, capita nella spazzatura, travolto da raptus della “catarsi da oggetti futili”. Ma i libri, quelli proprio no.

I libri sono la cosa più difficile di cui sbarazzarsi
Un libro "può sempre servire"
Secondo un articolo del Financial Times, infatti, i motivi per cui restano e si accumulano sugli scaffali e nelle librerie delle nostre case, sarebbero diversi: il primo tra tutti è che “può sempre servire”, nonché la scusa tipica utilizzata dai più nel momento della preparazione della valigia prima di una partenza. Al secondo posto abbiamo una motivazione dettata dal profondo, vale a dire: “è un libro troppo bello per essere buttato”. Medaglia di bronzo di scuse per “non si sa mai”, mentre il quarto posto è rappresentato dall’idea di lasciare un’eredità letteraria a figli, nipoti, e via andare. Insomma, se è vero che ogni libro costituisce un mondo a parte dentro al quale rifugiarsi, o almeno evadere per la durata delle sue pagine, è altrettanto vero che liberarsene sembra essere una questione quasi irrealizzabile. Così, ad Ankara, in Turchia, è stata fondata nel 2017 una biblioteca interamente composta da volumi destinati alle discariche.
Oggi nella biblioteca ci sono 6mila volumi