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La vicina perde la vista, un bambino di 10 anni inizia a leggere per lei

A Verona Paola Toldo, 55enne, ed Erik, 10 anni, sono diventati amici di pianerottolo grazie alla passione per la lettura che la donna gli ha trasmesso. “È stata una sorpresa sentire la sua bella voce che leggeva per me”

di CAMILLA PRATO -
1 marzo 2024
Il piccolo Erik, 10 anni, ha iniziato a leggere i libri per la vicina quasi cieca

Il piccolo Erik, 10 anni, ha iniziato a leggere i libri per la vicina quasi cieca

Quando si dice “vedere con gli occhi di un bambino” si pensa sempre di ritirare fuori il proprio Peter Pan interiore, di guardare in modo innocente, ingenuo e quasi divertito a ciò che accade intorno a noi. Insomma di tornare a quando eravamo giovani, almeno per un attimo, per recuperare quella leggerezza che ci faceva vivere in modo più sereno e spensierato anche le cose brutte, pur sempre passeggere. 

C’è chi, però quel detto lo interpreta alla lettera. Non è una favola, ma le somiglia molto, quella di Paola Toldo, 55 anni, e di un suo piccolo amico, Erik, 10. La donna, originaria di Valdastico, in provincia di Vicenza, ma ormai adottata dalla città di Verona, ha perso quasi completamente la vista a causa di una grave malattia, ma l’incontro con un bambino di quinta elementare, che vive con la famiglia di origine albanese nello stesso pianerottolo del suo palazzo Erik, le ha ridato speranza. 

La donna è infatti riuscita a trasmettere al vicino la sua grande passione per la lettura tanto che adesso è lui a leggere per lei. “Erik è cresciuto conoscendo bene la mia situazione, che ha vissuto giorno per giorno”, ha raccontato la 55enne. L’amicizia speciale tra i due si è andata intensificando col tempo, da parte di Paola trovando in lui un sostegno indispensabile  da parte del bambino, sempre curioso di conoscere e scoprire cose nuove, perché trovava in lei un’adulta paziente e comprensiva nei suoi confronti, sempre pronta a condividere con lui nuove letture.

Toldo, infatti, non ha figli, e ha affettuosamente accudito il ragazzino nel suo percorso di crescita, regalandogli alcuni volumi dalla sua biblioteca per abituarlo e appassionarlo alla lettura. Una passione imprescindibile per lei, così come l’amore mai venuto meno per il suo paese d’origine, a cui ha dedicato un suo libro “Go sentio sonare” (Ho sentito suonare), per i 250 anni del campanile di Valdastico. Quando la malattia l’ha resa quasi cieca lei non si è arresa ad abbandonare quella passione: in suo soccorso sono infatti arrivati gli audiolibri, che in passato aveva prodotto come volontaria essa stessa, per chi era impossibilitato a leggere.

Poi un giorno, Paola Toldo ha ricevuto un messaggio vocale su WhatsApp: era Erik, che proprio al cellulare le leggeva il primo capitolo di un libro che la vicina gli aveva regalato, “Il piccolo alpino” di Salvatore Gotta. Una sorta di audiolibro improvvisato da parte di un bambino di 10 anni che voleva dimostrare la sua gratitudine alla donna che lo stava aiutando a coltivare la sua curiosità.

“È stata una cosa bellissima, pervasa di umanità – ha raccontato la 55enne –. Anche ieri mi ha inviato un altro capitolo vocale, nonostante io gli avessi detto di non preoccuparsi di me, e di badare di più a scuola e al gioco”, racconta all’Ansa. “Periodicamente gli donavo dei libri che a lui piacevano tantissimo. Ama leggere soprattutto quelli di storia. Già ora è un appassionato della Grande Guerra – continua Toldo –. Sono lieta di aver contribuito a sviluppare in lui il piacere della lettura e della conoscenza. Probabilmente aveva visto quanto io facevo con gli audiolibri, o forse tutto è nato quando i suoi genitori gli hanno regalato un cellulare. È stata una sorpresa sentire la sua bella voce che leggeva con scorrevolezza e trasporto il primo capitolo del libro che gli avevo regalato”.

Alla base della passione di Erik per la lettura, secondo lei, ci sono gli ideali etici e i buoni sentimenti, ma anche “il linguaggio con parole arcaiche” che trova tra le righe. “Mi ha detto, ad esempio per per lui 'pel' è un errore, e così ne discutiamo”, conclude con un sorriso.