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Playa Zipolite, il paradiso della comunità Lgbtq messo in pericolo dalla comunità Lgbtq: "Troppi turisti, la spiaggia è a rischio"

di REMY MORANDI -
16 aprile 2022
Playa Zipolite, Messico

Playa Zipolite, Messico

Il paradiso della comunità Lgbtq esiste. Si trova nel sud del Messico, nello stato dell'Oaxaca. Si chiama Zipolite, è un piccolo centro abitato di 1.000 abitanti, che ospita una delle più incantevoli spiagge che si affaccia sull'Oceano Pacifico e che al tramonto diventa un meraviglioso èden incantato che strega tutti coloro che si fermano ad ammirare il sole nascondersi sotto le onde del mare. Nella spiaggia conosciuta in tutto il Messico e l'America centrale per essere stata la prima e anche l'unica spiaggia per nudisti del Paese, si cela una splendida baia, la Playa del Amor, dove la notte si ammassano centinaia di persone e coppie Lgbtq per poter godere di quella natura incantata e di quel piccolo antro paradisiaco. Tuttavia, la Playa Zipolite e la Playa del Amor adesso si trovano in pericolo. Lo denuncia il New York Times, spiegando che i troppi turisti Lgbtq che affollano la spiaggia e la piccola comunità di Zipolite stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di questa sublime oasi.

Playa Zipolite, il paradiso della comunità Lgbtq messo in pericolo dai troppi turisti Lgbtq

Un tempo Zipolite era semplicemente un villaggio di pescatori. Poi, dopo essere diventato un luogo di ritrovo hippie, il piccolo centro abitato e le sue splendide spiagge hanno iniziato ad attrarre una valanga di turisti della comunità queer ma anche eterosessuali da tutto il mondo. La popolarità di Zipolite è cresciuta a dismisura, e l'esponenziale aumento dei visitatori Lgbtq ha determinato un profondo cambiamento del piccolo centro abitato, diventato in poco tempo una delle principali mete turistiche della comunità queer dell'America centrale. Gli stranieri hanno iniziato a comprare molte proprietà lungo la costa dell'Oceano Pacifico. Gli hotel si sono moltiplicati, gli influencer hanno occupato la spiaggia di Zipolite solo per scattare foto e video di quel meraviglioso posto. E ora molti abitanti del centro abitato e gli storici visitatori della spiaggia temono che la magia di quella baia possa tramontare per sempre. "Tutti nella comunità dovrebbero conoscere un posto dove sentirsi a proprio agio, dove sentirsi liberi, come a Zipolite - ha commentato Roberto Jerr, un ragazzo omosessuale, al New York Times -. Ma dall'altra parte, c'è anche il turismo ultra-massiccio che comincia a lasciare questi posti senza risorse".

Un tempo Zipolite era semplicemente un villaggio di pescatori. Poi, dopo essere diventato un luogo di ritrovo hippie, il piccolo centro abitato e le sue splendide spiagge hanno iniziato ad attrarre una valanga di turisti della comunità queer da tutto il mondo

Da sempre gli abitanti di Zipolite hanno accolto a braccia aperte la comunità Lgbtq. Le spiagge di Zipolite e dello stato messicano dell'Oaxaca hanno iniziato ad attrarre numerosi visitatori e turisti fin dagli anni Settanta, quando moltissime persone (anche dall'Europa) si riversarono su quelle spiagge per poter ammirare una storica eclissi solare. Da quel momento, il turismo è aumentato a dismisura, facendo diventare dapprima Zipolite un punto di ritrovo per la comunità hippie e poi della comunità queer. Lo scorso febbraio, Zipolite ha eletto la prima persona apertamente gay alla guida del centro abitato. Un'assoluta rivoluzione in quanto il Messico è considerato un Paese dove persistono radicati e forti valori conservatori. Basti pensare che secondo quanto denunciato dall'organizzazione Letra Ese, tra il 2016 e il 2020, in Messico sono state uccise 440 persone lesbiche, gay e transgender. Nonostante la storica accoglienza dei turisti Lgbtq da parte degli abitanti di Zipolite, adesso il piccolo paese teme che la sua identità possa presto distruggersi, diventando semplicemente una città di festa e degrado per turisti. I bar e gli hotel gay sono infatti decuplicati, i locali notturni sono sorti ovunque, bandiere arcobaleno tappezzano ogni angolo del centro abitato. Un tempo sulla spiaggia di Zipolite - ricorda al NYT Miguel Ángel Ziga Aragón, un residente locale gay che si fa chiamare “la Chavelona” - c'erano solo rustiche cabine, capanne di legno e amache. Adesso una suite vista mare a Zipolite costa fino a 500 dollari a notte.
 
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Oltre al timore di perdere la propria identità, Zipolite ha paura anche di una possibile <strong>crisi ambientale</strong>. I residenti lamentano il fatto che la fauna del posto stia lentamente scomparendo. Gli animali selvatici che un tempo abitavano in gran numero la costa di Zipolite, adesso non ci sono più. E anche la vegetazione è messa a dura prova dall'eccessivo numero di turisti. Anche il <strong>turismo Lgbtq di Zipolite è cambiato</strong> nel corso degli anni. Un tempo la spiaggia era affollata di moltissime persone della più varia natura. Non solo queer, ma anche eterosessuali, persone di ogni età, provenienza, status socio-economico. Tutti si incontravano in quel meraviglioso luogo e <strong>tutti stavano insieme</strong>. Adesso, come sottolineano molti storici visitatori Lgbtq della spiaggia, non è rimasto nulla di tutto ciò. La maggior parte dei turisti sono americani, con fisici scolpiti, tutti pronti a scattare foto e video di se stessi e della spiaggia. Ivanna Camarena, una donna trans, ha detto al <em>New York Times</em> di aver passato sei mesi a Zipolite nel 2021 e di aver incontrato solo una manciata di persone transgender. Al <em>Nyt&nbsp;</em>ha ricordato di essere andata un giorno a uno spogliarello, ma il locale era affollato solo ed esclusivamente da uomini gay. "Quando sono arrivata mi sono chiesta: 'Wow, cosa ci fa una donna trans qui?'". <blockquote data-instgrm-version="14" data-instgrm-permalink="https://www.instagram.com/p/CNxzjsUltEI/?utm_source=ig_embed&amp;utm_campaign=loading" style="background: #FFF; border: 0; border-radius: 3px; box-shadow: 0 0 1px 0 rgba(0,0,0,0.5),0 1px 10px 0 rgba(0,0,0,0.15); margin: 1px; max-width: 540px; min-width: 326px; padding: 0; width: calc(100% - 2px);" class="instagram-media"> <div style="padding: 16px;"> &nbsp; <div style="display: flex; flex-direction: row; align-items: center;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; flex-grow: 0; height: 40px; margin-right: 14px; width: 40px;"></div> <div style="display: flex; flex-direction: column; flex-grow: 1; justify-content: center;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; margin-bottom: 6px; width: 100px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; width: 60px;"></div> </div> </div> <div style="padding: 19% 0;"></div> <div style="display: block; height: 50px; margin: 0 auto 12px; width: 50px;"></div> <div style="padding-top: 8px;"> <div style="color: #3897f0; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: 550; line-height: 18px;"> Visualizza questo post su Instagram </div> </div> <div style="padding: 12.5% 0;"></div> <div style="display: flex; flex-direction: row; margin-bottom: 14px; align-items: center;"> <div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; height: 12.5px; width: 12.5px; transform: translateX(0px) translateY(7px);"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; height: 12.5px; transform: rotate(-45deg) translateX(3px) translateY(1px); width: 12.5px; flex-grow: 0; margin-right: 14px; margin-left: 2px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; height: 12.5px; width: 12.5px; transform: translateX(9px) translateY(-18px);"></div> </div> <div style="margin-left: 8px;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 50%; flex-grow: 0; height: 20px; width: 20px;"></div> <div style="width: 0; height: 0; border-top: 2px solid transparent; border-left: 6px solid #f4f4f4; border-bottom: 2px solid transparent; transform: translateX(16px) translateY(-4px) rotate(30deg);"></div> </div> <div style="margin-left: auto;"> <div style="width: 0px; border-top: 8px solid #F4F4F4; border-right: 8px solid transparent; transform: translateY(16px);"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; flex-grow: 0; height: 12px; width: 16px; transform: translateY(-4px);"></div> <div style="width: 0; height: 0; border-top: 8px solid #F4F4F4; border-left: 8px solid transparent; transform: translateY(-4px) translateX(8px);"></div> </div> </div> <div style="display: flex; flex-direction: column; flex-grow: 1; justify-content: center; margin-bottom: 24px;"> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; margin-bottom: 6px; width: 224px;"></div> <div style="background-color: #f4f4f4; border-radius: 4px; flex-grow: 0; height: 14px; width: 144px;"></div> </div> &nbsp; <p style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 0; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;"><a rel="noopener" href="https://www.instagram.com/p/CNxzjsUltEI/?utm_source=ig_embed&amp;utm_campaign=loading" style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px; text-decoration: none;">Un post condiviso da Jose Nerio Chavarria (@josnerio)</a></p> </div> </blockquote> <script src="//www.instagram.com/embed.js"> Molti residenti di Zipolite si sentono a disagio. La Playa del Amor, dove un tempo accadeva che le coppie omosessuali ed eterosessuali facevano sesso al tramonto, ora è diventato un luogo di orge indecenti e sesso di gruppo. Per questo motivo il consiglio comunale di Zipolite è stato costretto a introdurre il <strong>coprifuoco alle 21</strong>. Bernal, un ragazzo che viveva a Zipolite, si è trasferito in una cittadina vicina, Puerto Ángel. Al <em>New York Times</em> ha detto: "Ognuno è libero di fare quello che vuole. Il problema è che non c'è coscienza. Tutti vengono in vacanza per consumare qualcosa. Un pezzo di spiaggia, un pezzo del corpo, un pezzo di festa, un pezzo di natura". <div id="interlude"></div><div id="taboola"></div>