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Sally Buzbee è la nuova direttrice del Washington Post: prima donna della storia

di MARIANNA GRAZI -
12 maggio 2021
Sally Buzbee - AP

Sally Buzbee - AP

Sally Buzbee

L'informazione è (sempre più) donna. Soprattutto all'estero. Il Washington Post ha nominato Sally Buzbee, giornalista di lungo corso all'Associated Press, come suo nuova direttrice esecutiva. Per la prima volta, in 143 anni di storia, una donna guiderà il famosissimo giornale. 55 anni, ex direttrice di AP e vice presidente senior, assumerà il mese prossimo la direzione del Post, guidando quasi 1.000 persone. Prenderà il posto di Martin Baron, che si è ritirato alla fine di febbraio dopo essere stato redattore dal 2013. Buzbee ha iniziato la sua carriera come giornalista nel 1988 e l'esperienza in AP l'ha resa una candidata attraente per il Washington Post. Durante il suo mandato i 'suoi' reporter hanno vinto il premio Pulitzer per il la copertura della guerra in Yemen, arrivando in finale anche con il reportage sulla politica di separazione delle famiglie dei migranti dell'amministrazione Trump. L’editore, Fred Ryan, ha detto che stava cercando qualcuno "che avesse le radici nel giornalismo coraggioso, il segno distintivo del Post. [...] Abbiamo cercato un leader audace in grado di gestire la nostra redazione dinamica e i nostri uffici in tutto il mondo. Qualcuno che condividesse i nostri valori di diversità e inclusione e che si impegnasse a dare a questi temi priorità nella nostra copertura giornalistica, nonché nelle nostre assunzioni e promozioni". La neo direttrice è stata scelta dopo alcuni colloqui con lui e Jeff Bezos, il fondatore di Amazon che possiede il Post. Una scelta unanime e in totale accordo. Si tratta inoltre della prima assunzione di un direttore esecutivo da quando il magante ha acquistato la società nel 2013. La nomina è stata una sorpresa per coloro che hanno seguito da vicino la ricerca del nuovo direttore del Post. Nel selezionare Sally Buzbee, Ryan ha 'scartato' alcuni giornalisti considerati i candidati principali e favoriti tra molti giornalisti della redazione. Per la 55enne è "un onore" essere la prima donna a ricoprire questo ruolo. "Sono sempre stata consapevole, nella mia carriera e nella mia vita, di come gli altri abbiano spianato la strada per me - ha dichiarato allo stesso Post - Sono incredibilmente grata per questo. Sono anche consapevole del fatto che non possiamo mai riposare sulla questione della diversità. La mia sensazione è che non importa quanti progressi abbiamo fatto, non è mai abbastanza".