
sciatori
Si può essere eco anche sulla neve? Sì! Anzi si deve. Con il cambiamento climatico in atto è infatti sempre più necessario ed opportuno adottare comportamenti il più possibile rispettosi di un ecosistema, quello delle montagne, tanto bello quanto delicato e fragile, che sta soffrendo in maniera particolare questa fase storica. Lo scioglimento dei ghiacciai e la carenza di neve sta lì a testimoniarlo, spesso in maniera drammatica. E’ dunque necessario fare di tutto perché nel comprensorio dove si va a sciare o a trascorrere la propria settimana bianca, come in generale, per le ricadute che i nostri comportamenti hanno direttamente ed indirettamente sull’ambiente, si usino accorgimenti, anche piccoli, in grado di ridurre al massimo il nostro impatto sull’habitat montano. “La criosfera montana, permafrost, ghiacciai e neve, è sempre più vulnerabile all'aumento delle temperature e al cambiamento delle precipitazioni. Le nostre valli vivono di turismo e di sport invernali. Ma dobbiamo comunque trovare la strada per ridurre l'impronta ecologica del turismo invernale. E per fare questo, è indispensabile il ruolo attivo degli sciatori", spiega Fabio Sacco, direttore dell'Azienda per la promozione turistica della Val di Sole che da sempre è impegnata nella promozione della cultura ambientale con numerose iniziative nel segno della sostenibilità e dell'accessibilità: dai menu sostenibili certificati nei rifugi, al progetto Pejo Plastic Free fino all'avvio del percorso per diventare una località 'Barrier Free' al servizio dei turisti con disabilità. Inoltre, quest’anno, Apt, per aiutare i turisti a fare la loro parte, ha stilato un dettagliato 'decalogo per la settimana bianca a basso impatto' con tanti suggerimenti green. Dall'abbigliamento alla gestione dei rifiuti, dai trasporti all'alimentazione,