Susanna Tamaro sonnambula: come lei 13 milioni di italiani soffrono di disturbi del sonno

Sonnambulismo, apnee notturne e insonnia: i disturbi del sonno sono vari e il 4% della popolazione nazionale ne soffre. Cosa fare e come prevenirli

di DOMENICO GUARINO -
5 gennaio 2024

Brutto incidente per Susanna Tamaro

L’ultima ‘disavventura’ poteva costare caro a Susanna Tamaro. La nota scrittrice (Va’ dove ti porta il cuore, tra gli altri titoli di una lunga e fortunatissima carriera) qualche giorno fa, come lei stessa ha scritto sulla propria pagina FB, durante una crisi di sonnambulismo, ha fatto un intero piano di scale in volo. Gli è andata bene, come lei stessa ha raccontato, ma l’incidente poteva costargli molto molto  caro.

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Susanna Tamaro 1995, l'incidente sulle scale a causa del sonnambulismo

Tredici milioni di italiani non dormono bene

Tamaro è solo una dei milioni di italiani che hanno problemi con il sonno. Tra sonnambulismo, apnee notturne, sonno intermittente, vera e propria insonnia, sono infatti circa 13 milioni le persone che hanno sperimentato, almeno per un periodo della propria vita, disturbi legati al sonno. Il 4% della popolazione italiana ne soffre in maniera frequente.

Secondo i dato ISS (Istituto Superiore di Sanità) in generale, quasi un Italiano su tre dorme un numero insufficiente di ore ed uno su sette riporta una qualità insoddisfacente del proprio sonno. Secondo uno studio condotto nel 2019 pubblicato sull’autorevole rivista Scientific Reports, i disturbi di questo tipo in Italia  risultano più frequenti tra gli anziani e i soggetti con un livello socioeconomico inferiore.

La media delle ore di sonno riportate è di circa 7 per notte, ma il 30% degli intervistati rivela di dormire  un numero insufficiente di ore. Mentre il 14% degli italiani ritiene ‘insoddisfacente’ la qualità della propria dormita. Una percentuale che, grazie (si fa per dire) soprattutto ai cattivi stili di vita, all’abuso di device, e allo stress, va aumentando di anno in anno.

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Il 4% della popolazione italiana soffre di disturbi del sonno in maniera frequente.

Cosa fare se ci si sveglia nel cuore della notte e non si riesce a riaddormentarsi?

Il dottor Biquan Luo, esperto del tema e CEO di LumosTech, ha condiviso alcune delle ragioni e dei rimedi per imparare a gestire i risvegli notturni. La prima cosa da non fare assolutamente quando ci si sveglia di notte è alzarsi dal letto. Meglio provare a rilassarsi e vedere se ci si addormenta di nuovo.

Si possono anche provare tecniche come il rilassamento progressivo, esercizi di respirazione, utilizzare strumenti per il rumore bianco ( ad esempio dispositivi audio che diffondono una serie di suoni - come quelli del mare o del bosco, ma anche della pioggia o del ronzio di ventole) altri metodi che possono aiutare a rilassarti.

Provato questo, se non accade nulla, e dunque se non ci si riaddormenta, allora, dopo 10 o 15 minuti, è meglio alzarsi alzarti dal letto. Gli esperti consigliano di andare in un posto tranquillo e confortevole di casa, come ad esempio divano, o qualsiasi altro posto dove ci si senta a proprio agio. A quel  punto dedicarsi ad un'attività tranquilla e poco stimolante, come leggere un libro.

Bisogna però resistere alla tentazione di prendere il telefono o guardare l’orologio, cosa che tende ad aumentare l’ansia e, nel caso dei dispositivi elettronici in particolare, stimola il nostro cervello rendendolo attivo con il risultato di annientare del tutto o quasi la possibilità di riaddormentarsi.

Come prevenirli, regolare attività fisica e poca caffeina durante il giorno

La cosa migliore da fare, come sempre, è però la prevenzione. Ad esempio svegliarsi alla stessa ora ogni giorno aiuta a regolare il ciclo circadiano e quindi ad equilibrare l’alternanza di veglia e sonno. Allo stesso modo è utile, dicono gli esperti, utilizzare un’esposizione temporizzata alla luce intensa, o cambiare gli orari dei pasti, o anche assumere integratori di melatonina. Infine è buona norma fare una regolare attività fisica nel corso della giornata e, chiaramente, consumare quantità moderate di caffeina.