Accade a Torrita di Siena, in Toscana, dove, primo caso in Italia, è stato realizzato un orto verticale sotterraneo in pieno centro, destinato alla produzione di ortaggi ed erbe aromatiche che saranno destinate alle mense comunali e alle famiglie bisognose del territorio.
Mente del progetto è l'ingegner Matteo Benvenuti, da sempre impegnato nella progettazione sostenibile che, con Vertical Farm Italia, ha proposto all’amministrazione di Torrita di realizzare l’orto sotterraneo, trovando, è proprio il caso di dirlo, terreno fertile.
Seicento ortaggi in sei metri quadrati
“La farm sorge in un vecchio bunker antiaereo della seconda guerra mondiale che passa sotto tutto il centro storico di Torrita di Siena e che noi abbiamo adattato; qui, in uno spazio ridotto (6 metri quadrati in tutto) riusciamo a coltivare ben 539 ortaggi da foglia (dalle insalate alle bietole, agli spinaci) e 24 ortaggi da frutto (pomodori, melanzane, cetrioli, fragole etc)” dice Benvenuti.
Che sottolinea come l'impianto consenta anche di “sperimentare coltivazioni non convenzionali quali lo zafferano, lo zenzero e la vite”.
Il primato italiano
Nel nostro Paese ci sono già diverse fattorie verticali al chiuso, anche di grandi dimensioni. Ma quella di Torrita è l'unica sottoterra, e ricalca quello che venne fatto a Londra nel 2021, anche qui in un ex bunker sotterraneo della Seconda guerra mondiale.
La tunnel farm di Torrita si presenta come un vero e proprio concentrato di tecnologia. Alla base della coltivazione c’è la tecnica idroponica, in cui le piante sono coltivate fuori suolo, in virtù del fatto che le loro radici vengono irrorate con una soluzione nutriente che riduce l'uso di pesticidi, fertilizzanti e di acqua.
Coltivare al chiuso permette inoltre di proteggere le piante dagli sbalzi climatici e garantendo raccolti a ciclo continuo per tutto l'anno.
“La nostra vertical farm - sottolinea Benvenuti - permette un grande risparmio energetico perché temperatura e umidità vengono mantenute ad un livello costante anche grazie alla collocazione sotterranea e al materiale di rivestimento del tunnel”. Inoltre la produzione può essere continua, coprendo tutto l’arco dell’anno, e non serve climatizzare l’ambiente.
Un orto a produzione sostenibile
Senza contare il risparmio idrico: “Grazie alla soluzione nutritiva che viene somministrata - dice ancora Benvenuti - siamo in grado di recuperare l’acqua che le piante non utilizzano, consumando fino al 90% di acqua in meno rispetto alla produzione in campo aperto”.
La fattoria è gestita da volontari appositamente formati e l'impianto è interamente controllabile da remoto, così da poter intervenire tempestivamente, in caso di problemi, con un'assistenza specifica.
“Contiamo di poter raggiungere i 30-40 kg al mese di prodotti in maniera assolutamente sostenibile in quanto l’impianto funziona con 3 kW di potenza e abbiamo stimato un costo di 40 centesimi a pianta coltivata” conclude Benvenuti. Secondo cui le vertical farm sono la risposta a numerosi problemi.
Innanzitutto, oltre quanto già detto, consentono infatti di ottenere rese più elevate per ogni metro quadrato di spazio coltivabile, contribuiscono a preservare il terreno agricolo e a evitare l’urbanizzazione eccessiva, a ridurre le emissioni associate al trasporto di prodotti agricoli a lunga distanza e la dipendenza da importazioni alimentari, e promuovono l’agricoltura locale.
La dimensione didattica
Il progetto di Torrita, che è sostenuto dal Ministero della Cultura, dal Demanio e dalla Soprintendenza, ha anche una dimensione didattica: residenti, visitatori, gruppi scolastici, ricercatori, imprese e chiunque sia interessato potranno infatti partecipare alle iniziative che si terranno all’interno della Tunnel Farm e scoprire questa nuova dimensione rurale che unisce tradizione ed avanguardia tecnologica, prenotando sul sito una visita guidata.
All’interno della Tunnel Farm si effettuano anche esperimenti di coltivazione su particolari specie vegetali e test di dispositivi tecnologici. Corsi ed eventi formativi permetteranno infine di approfondire le conoscenze sul mondo dell’agricoltura tecnologica unendo teoria e pratica.