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Home » Lifestyle » “Vietato indossare pantaloncini? Allora metto la gonna”. La protesta di una 16enne scozzese

“Vietato indossare pantaloncini? Allora metto la gonna”. La protesta di una 16enne scozzese

Gli insegnanti della Moffat Academy avevano mandato a casa lui e altri studenti e studentesse per aver indossato dei pantaloncini. Shane Richardson è stato il protagonista dell'insolita protesta contro l'antico codice di abbigliamento

Camilla Prato
11 Giugno 2021
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Shane Richardson, 16 anni, e la sorella Lexi. Entrambi studiano alla Moffat Academy a Dumfries and Galloway, Scozia

Shane Richardson, uno studente di 16 anni, era stato cacciato da scuola dagli insegnanti per aver indossato dei pantaloncini a causa del gran caldo. Per protestare contro il rigido codice di abbigliamento ha deciso allora di indossare la divisa della sorella 12enne. Nel regolamento della Moffat Academy, in Scozia, è specificato che gli studenti debbano portare o dei pantaloni (lunghi) o la gonna. Ecco allora che la soluzione è apparsa semplice: mettere la gonna.

Shane ha dichiarato di essere stato uno dei 13 ragazzi mandati a casa dagli insegnanti della scuola di Dumfries and Galloway. “Come alcuni altri, sono stato cacciato per aver indossato i pantaloncini, così ho deciso di iniziare a indossare la gonna di mia sorella Lexi. Gli insegnanti non mi hanno detto nulla al riguardo e nemmeno il tassista che ci viene a prendere e ci porta a scuola la mattina”.

Hayley, 34 anni, mamma di Shane e Lexi, ha descritto la regola come ‘ridicola’: “Oltre a Shane e circa 12 altri studenti, anche alcune ragazze sono state mandate a casa per aver indossato pantaloni corti. Sono appena tornati a scuola dopo l’isolamento – continua – e non manca molto al 24 giugno, data di inizio delle vacanze estive, quindi è importante che la loro educazione sia in presenza. Sono seduti in un’aula calda per ore e l’aria condizionata è spenta a causa delle norme Covid-19″.

“Ci sarà ora una riunione del comitato dei genitori per discutere di questo fatto in videochiamata – aggiunge la donna – Ci sarà il 16 giugno, ma io non ci sarò perché faccio i turni di notte come autista di camion”. Il Consiglio di Dumfries e Galloway, intanto, ha detto che l’attuale politica dell’uniforme alla Moffat Academy è stata in vigore per diversi anni ma “Il feedback dei giovani, dei genitori e degli assistenti alla scuola ha indicato che è il momento di rivedere la politica e fare dei cambiamenti”.

Intanto però, in attesa che qualsiasi cambiamento sia ufficializzato, agli alunni è stato ricordato di aderire alla politica concordata che permette alla scuola di mantenere alti standard di eccellenza. Il che significa che, come Shane, anche gli altri studenti potrebbero indossare la gonna, essendo prevista come divisa ufficiale e concessa dal regolamento. E che anche con un piccolo gesto si può veicolare un messaggio importante, e cioè che le necessità degli studenti vanno ascoltate, anche a costo di cambiare le regole.

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  • Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. 

Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. 

Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André. 

Una chiara denuncia dell
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🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

🗣 In che senso?

“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

L
  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
  • Utero in affitto e adozioni per gli omosessuali. Sono temi caldissimi. Intanti il Parlamento europeo censura il governo italiano per la recente circolare del ministro Piantedosi che ha bloccato le registrazioni all’anagrafe dei figli di coppie gay, effettuate da alcuni sindaci. 

All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Shane Richardson, 16 anni, e la sorella Lexi. Entrambi studiano alla Moffat Academy a Dumfries and Galloway, Scozia
Shane Richardson, uno studente di 16 anni, era stato cacciato da scuola dagli insegnanti per aver indossato dei pantaloncini a causa del gran caldo. Per protestare contro il rigido codice di abbigliamento ha deciso allora di indossare la divisa della sorella 12enne. Nel regolamento della Moffat Academy, in Scozia, è specificato che gli studenti debbano portare o dei pantaloni (lunghi) o la gonna. Ecco allora che la soluzione è apparsa semplice: mettere la gonna. Shane ha dichiarato di essere stato uno dei 13 ragazzi mandati a casa dagli insegnanti della scuola di Dumfries and Galloway. "Come alcuni altri, sono stato cacciato per aver indossato i pantaloncini, così ho deciso di iniziare a indossare la gonna di mia sorella Lexi. Gli insegnanti non mi hanno detto nulla al riguardo e nemmeno il tassista che ci viene a prendere e ci porta a scuola la mattina". Hayley, 34 anni, mamma di Shane e Lexi, ha descritto la regola come 'ridicola': "Oltre a Shane e circa 12 altri studenti, anche alcune ragazze sono state mandate a casa per aver indossato pantaloni corti. Sono appena tornati a scuola dopo l'isolamento – continua – e non manca molto al 24 giugno, data di inizio delle vacanze estive, quindi è importante che la loro educazione sia in presenza. Sono seduti in un'aula calda per ore e l'aria condizionata è spenta a causa delle norme Covid-19". "Ci sarà ora una riunione del comitato dei genitori per discutere di questo fatto in videochiamata – aggiunge la donna – Ci sarà il 16 giugno, ma io non ci sarò perché faccio i turni di notte come autista di camion". Il Consiglio di Dumfries e Galloway, intanto, ha detto che l'attuale politica dell'uniforme alla Moffat Academy è stata in vigore per diversi anni ma "Il feedback dei giovani, dei genitori e degli assistenti alla scuola ha indicato che è il momento di rivedere la politica e fare dei cambiamenti". Intanto però, in attesa che qualsiasi cambiamento sia ufficializzato, agli alunni è stato ricordato di aderire alla politica concordata che permette alla scuola di mantenere alti standard di eccellenza. Il che significa che, come Shane, anche gli altri studenti potrebbero indossare la gonna, essendo prevista come divisa ufficiale e concessa dal regolamento. E che anche con un piccolo gesto si può veicolare un messaggio importante, e cioè che le necessità degli studenti vanno ascoltate, anche a costo di cambiare le regole.
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