Visite guidate per persone con disabilità: "Vi racconto la mia vita in Islanda"

Ilaria Martinelli, di Carrara, fa la guida turistica in Islanda e lavora duro per sostenere il turismo accessibile e rompere le barriere, architettoniche e culturali

di GUIDO GUIDI GUERRERA -
11 gennaio 2024
Iceberg

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Ilaria Martinelli è una giovane donna toscana di ghiaccio e di fuoco come l’Islanda, che ormai da tempo è diventata sua terra d’elezione. Lì lavora oggi come guida turistica. Nata ad Avenza (Carrara), dopo gli studi si è dedicata alla cura degli animali da compagnia in qualità di toelettatrice. E’ il 2018 quando inizia la sua avventura seguendo il fil rouge della sua passione per i cani, che questa volta sono però cani da slitta, con un universo tutto loro da scoprire e comprendere facendo ricorso a un alto grado di sensibilità. Poi finalmente la svolta definitiva: dopo aver conseguito il patentino di tour leader arriva la decisione di trasferirsi definitivamente a Reykjavík, dove ancora adesso abita. Emblematico il nome del blog da lei gestito “Nordur-verso Nord” capace di rivelare un modo assolutamente anticonvenzionale di concepire il suo ruolo di guida. Per lei è essenziale continuare a puntare la propria ideale bussola verso il ‘Grande Nord’, lì dove da sempre l’ha condotta l’impulso del cuore. Sono mille le esperienze che la giovane carrarese racconta con entusiasmo ai suoi utenti e sempre con il piglio attento della reporter attenta a raccogliere e offrire notizie spesso corredate da video e immagini di viaggi mozzafiato, in cui cascate maestose si mescolano a getti geyser spettacolari o a monumentali iceberg. Questa è l’Islanda, signori! guida-islanda-turismo-disabilità Amore per gli animali e amore per l’Islanda, come si conciliano i due aspetti? "Trova affinità nella profonda connessione con la natura. Dopo aver lasciato il mio lavoro di toelettatrice, essere adesso una guida turistica mi consente di condividere l'amore per entrambi gli aspetti. Il mio amore per gli animali comprende ora una speciale consapevolezza ambientale legata a questa terra di ghiaccio e di fuoco. Proprio attraverso la mia passione cerco di trasmettere un messaggio di rispetto per un territorio per certi versi aspro ma non per questo privo di fragilità".

Turismo accessibile: guida per persone con disabilità

Quali sono gli obiettivi che persegue con il suo lavoro? "Il mio lavoro va ben oltre l’essere una semplice guida turistica. Naturalmente non esito a offrire esperienze informative e leggere, permeate da un pizzico di avventura. Ma a darmi maggiore soddisfazione è il mio impegno nel turismo accessibile, che si rivolge in particolare alle persone con disabilità visive. L’obiettivo principale è quello di rendere un posto come questo accessibile a tutti, mantenendo un occhio attento alle varie forme di sostenibilità". Il suo impegno è forte anche sul piano sociale… "Lo ritengo un mio traguardo personale, proprio perché sono stata la prima guida a introdurre tour accessibili in Islanda per persone ipovedenti. Ho portato dall’Italia in diverse occasioni gruppi affetti da queste disabilità, ed è stata sempre un’esperienza meravigliosa. Essere all'avanguardia in questo settore non solo mi riempie di orgoglio ma alimenta la speranza che la mia iniziativa possa ispirare altri a seguire la strada della inclusività nell’universo del turismo". guida-islanda-turismo-disabilità

L'Islanda come modello di inclusività

Nel suo lavoro è mai stata oggetto di discriminazioni? "No, in Islanda non è mai successo. Al contrario, in quella terra mi è stata offerta da subito l'opportunità di crescere notevolmente, soprattutto dal punto di vista professionale. In questo contesto fortemente inclusivo e aperto, l'essere un'immigrata e per di più una donna non ha mai rappresentato un ostacolo, né motivo di pregiudizi o discriminazioni. Mi piacerebbe che fosse lo stesso anche da noi!". Si è mai sentita in pericolo? "Mai, nel modo più assoluto. Viaggio frequentemente da sola, a qualsiasi ora del giorno e della notte e ho potuto constatare quanto l'Islanda, in confronto ad altre realtà, sia un Paese decisamente sicuro. Con questo non voglio creare l'illusione del paese perfetto: anche qui ci sono sfide da affrontare, ma in linea di massima è un paese che offre un'elevata qualità di vita ed è un posto in cui si sta proprio bene.” La sua è stata una scelta estrema. La consiglierebbe? "La consiglio vivamente, a patto che questa scelta sia basata su una sincera affinità con l'ambiente e sulla piena consapevolezza delle proprie esigenze. Gli islandesi, riservati sulle prime, si rivelano presto estremamente accoglienti, quindi è opportuno imparare presto a costruire una rete sociale solida, cosa che richiede ottime capacità sociali, buone dosi di adattamento e tanta sensibilità. La bellezza straordinaria dei paesaggi, l’affabilità della gente e le opportunità di potersi mettere in gioco con successo, sono tutti elementi per rendere più che giustificata la decisione di trascorrerci un’intera esistenza". guida-islanda-turismo-disabilità In prospettiva? "Che dire? Islanda e ancora Islanda! Non smetterò mai di promuovere la mia formula di turismo accessibile che ha bisogno di crescere, e non solo qui. Il mio intento è quello di approfondire ulteriormente la mia connessione con la comunità islandese, contribuendo alla diversità culturale e alla comprensione reciproca. Allo stesso tempo, continuerò a lavorare sodo per far crescere il mio progetto professionale con l'obiettivo di diffondere le bellezze dell'Islanda tra i miei connazionali, offrendo loro esperienze uniche, formative e per questo indimenticabili. La mia passione è quella di scoprire nuovi orizzonti culturali e sarà sempre in nome di questo impulso emotivo che darò vita a ogni futura iniziativa, affinché l’Islanda, luogo delle meraviglie e autentico paradiso su questa terra, possa essere sempre più conosciuta e amata".