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Home » Paralimpiadi » Bebe Vio: “Ursula, sei grande!. La prossima volta una carbonara tranquilli a Trastevere”

Bebe Vio: “Ursula, sei grande!. La prossima volta una carbonara tranquilli a Trastevere”

La campionessa paralimpica di scherma ha postato immagini ed emozioni della giornata trascorsa con Ursula von der Leyen al Parlamento Europeo. Con tanto di invito a cena in Italia

Federico Martini
15 Settembre 2021
"Ad aprile le avevano detto che rischiava di morire, poi è riuscita a vincere una medaglia olimpica". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (S) citando Bebe Vio (D) presente al Parlamento Ue, che le ha dedicato un lungo e caloroso applauso. Von der Leyen ha elogiato la campionessa come "una leader, immagine della sua generazione, da cui trarre ispirazione" per la sua determinazione, 15 settembre 2021.   ANSA / Immagine tratta dal profilo Twitter di Beatrice Vio +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++   +++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY+++

"Ad aprile le avevano detto che rischiava di morire, poi è riuscita a vincere una medaglia olimpica". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (S) citando Bebe Vio (D) presente al Parlamento Ue, che le ha dedicato un lungo e caloroso applauso. Von der Leyen ha elogiato la campionessa come "una leader, immagine della sua generazione, da cui trarre ispirazione" per la sua determinazione, 15 settembre 2021. ANSA / Immagine tratta dal profilo Twitter di Beatrice Vio +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ +++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY+++

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Bebe Vio, Ursula Von der Leyen

“Ursula, sei una grande“. Così Bebe Vio in un post su Instagram, a commento di un selfie scattato insieme alla presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, che l’ha invitata alla plenaria del Parlamento europeo nella mattinata del 15 settembre. Dal post emergono i temi al centro dell’incontro che Bebe ha avuto nella serata precedente con von der Leyen. “‘Il presidente Ursula von der Leyen vorrebbe cenare con te!’ È stato un onore – spiega la campionessa paralimpica – poterci confrontare ieri col presidente della Commissione Europea su temi per noi molto importanti come la disabilità e l’inclusione sociale attraverso lo sport paralimpico“.

La la giornata di Bebe Vio con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen

Inoltre, aggiunge Vio, “abbiamo anche parlato del progetto WEmbrace Sport (fighissimo! Lo lanceremo con una conferenza stampa a Milano il 16 settembre ndr) e del film RisingPhoenix che a lei è piaciuto moltissimo.Proprio per questo la Commissione europea ha chiesto a Netflix di lasciarlo visibile gratuitamente su Youtube ancora per qualche giorno (fino al 21/09) cosicché chiunque possa goderselo. Stamattina abbiamo presenziato al suo discorso sullo Stato dell’Unione in Parlamento e quando mi ha presentata e tutti applaudivano mi volevo sotterrare…” (Leggi l’articolo di Luce!) .

“La prossima volta però – scherza la campionessa paralimpica riferendosi alla presidente della commissione europea – facciamo da me e ci facciamo una carbonara tranquilli a Trastevere“.

 

 

Bebe Vio, Paolo Gentiloni, Ursula Von der Leyen

Pancalli: “Riconoscimento personale e per lo sport paralimpico”

 

“Bebe Vio ha vissuto una giornata fantastica come sono forse tutte le sue giornate, il riconoscimento che le è stato tributato oggi all’Europarlamento è personale per quello che rappresenta, la sua storia e la sua energia, ma anche un riconoscimento per lo sport e lo sport paralimpico”. Lo ha detto Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico all’Adnkronos in seguito all’invito della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen alla schermitrice paralimpica oro a Rio2016 e a Tokyio202o

 

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Instagram

  • «Era terribile durante il fascismo essere transessuale. Mi picchiavano e mi facevano fare delle cose schifose. Mi imbrattavano con il catrame e mi hanno rasato. Ho preso le botte dai fascisti perché mi ero atteggiato a donna e per loro questo era inconcepibile».

È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica persona trans italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

#lucenews #lucysalani #dachau
  • È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l
  • Elaheh Tavakolian, l’iraniana diventata uno dei simboli della lotta nel suo Paese, è arrivata in Italia. Nella puntata del 21 marzo de “Le Iene”, tra i servizi del programma di Italia 1, c’è anche la storia della giovane donna, ferita a un occhio dalla polizia durante le proteste in Iran. Nella puntata andata in onda la scorsa settimana, l’inviata de “Le Iene” aveva incontrato la donna in Turchia, durante la sua fuga disperata dall’Iran, dove ormai era troppo pericoloso vivere. 

“Ho molta paura. Vi prego, qui potrebbero uccidermi” raccontava l’attivista a Roberta Rei. Già in quell’occasione, Elaheh Tavakolian era apparsa con una benda sull’occhio, a causa di una grave ferita causatale da un proiettile sparato dalle forze dell’ordine iraniane durante le manifestazioni a cui ha preso parte dopo la morte di Mahsa Amini.

Elaheh Tavakolian fa parte di quelle centinaia di iraniani che hanno subito gravi ferite agli occhi dopo essere stati colpiti da pallottole, lacrimogeni, proiettili di gomma o altri proiettili usati dalle forze di sicurezza durante le dure repressioni che vanno avanti ormai da oltre sei mesi. La ragazza, che ha conseguito un master in commercio internazionale e ora lavora come contabile, ha usato la sua pagina Instagram per rivelare che le forze di sicurezza della Repubblica islamica stavano deliberatamente prendendo di mira gli occhi dei manifestanti. 

✍ Barbara Berti

#lucenews #lucelanazione #ElahehTavakolian #iran #leiene
  • Ha 19 anni e vorrebbe solo sostenere la Maturità. Eppure alla richiesta della ragazza la scuola dice di no. Nina Rosa Sorrentino è nata con la sindrome di Down, e quel diritto che per tutte le altre studentesse e studenti è inviolabile per lei è invece un’utopia.

Il liceo a indirizzo Scienze Umane di Bologna non le darà la possibilità di diplomarsi con i suoi compagni e compagne, svolgendo le prove che inizieranno il prossimo 21 giugno. La giustificazione – o la scusa ridicola, come quelle denunciate da CoorDown nella giornata mondiale sulla sindrome di Down – dell’istituto per negarle questa possibilità è stata che “per lei sarebbe troppo stressante“.

Così Nina si è ritirata da scuola a meno di tre mesi dalla fine della quinta. Malgrado la sua famiglia, fin dall’inizio del triennio, avesse chiesto agli insegnanti di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) della figlia, passando dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti, che prevede l’ammissione al vero e proprio esame di Maturità. Ma il liceo Sabin non ha assecondato la loro richiesta.

Francesca e Alessandro Sorrentino avevano trovato una sponda di supporto nel Ceps di Bologna (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21), in CoorDown e nei docenti di Scienze della Formazione dell’Alma Mater, che si sono detti tutti disponibili per realizzare un progetto-pilota per la giovane studentessa e la sua classe. Poi, all’inizio di marzo, la doccia fredda: è arrivato il no definitivo da parte del consiglio di classe, preoccupato che per la ragazza la Maturità fosse un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare “senso di frustrazione“, come ha scritto la dirigente del liceo nella lettera che sancisce l’epilogo di questa storia tutt’altro che inclusiva.

“Il perché è quello che ci tormenta – aggiungono i genitori –. Anche la neuropsichiatra concordava: Nina poteva e voleva provarci a fare l’esame. Non abbiamo mai chiesto le venisse regalato il diploma, ma che le fosse data la possibilità di provarci”.

#lucenews #lucelanazione #disabilityinclusion #giornatamondialedellasindromedidown
Bebe Vio, Ursula Von der Leyen
"Ursula, sei una grande". Così Bebe Vio in un post su Instagram, a commento di un selfie scattato insieme alla presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, che l’ha invitata alla plenaria del Parlamento europeo nella mattinata del 15 settembre. Dal post emergono i temi al centro dell’incontro che Bebe ha avuto nella serata precedente con von der Leyen. "'Il presidente Ursula von der Leyen vorrebbe cenare con te!’ È stato un onore - spiega la campionessa paralimpica - poterci confrontare ieri col presidente della Commissione Europea su temi per noi molto importanti come la disabilità e l’inclusione sociale attraverso lo sport paralimpico".
La la giornata di Bebe Vio con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
Inoltre, aggiunge Vio, "abbiamo anche parlato del progetto WEmbrace Sport (fighissimo! Lo lanceremo con una conferenza stampa a Milano il 16 settembre ndr) e del film RisingPhoenix che a lei è piaciuto moltissimo.Proprio per questo la Commissione europea ha chiesto a Netflix di lasciarlo visibile gratuitamente su Youtube ancora per qualche giorno (fino al 21/09) cosicché chiunque possa goderselo. Stamattina abbiamo presenziato al suo discorso sullo Stato dell’Unione in Parlamento e quando mi ha presentata e tutti applaudivano mi volevo sotterrare..." (Leggi l'articolo di Luce!) . "La prossima volta però - scherza la campionessa paralimpica riferendosi alla presidente della commissione europea - facciamo da me e ci facciamo una carbonara tranquilli a Trastevere".    
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