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luce giusta
Pane, Amore e fantasia. Anche così si fa bella l’Italia Paralimpica. Con una storia di coppia che somma la passione per le cose della vita all’entusiasmo per l’agonismo. Giulia Terzi e Stefano Raimondi hanno già un progetto in comune. Sono innamorati e il destino ha voluto che si trovassero nello stesso luogo, nella stessa piscina, nella stessa città. A Tokyo. Per inseguire un sogno. Doppio. È andata a finire che lei, tosta bergamasca, aggredita dalla scoliosi quando ancora era piccolina, ha conquistato la medaglia d’oro nei 100 stile libero. Mentre lui si è messo al collo l’argento nei 100 farfalla. Il tutto nel giro di pochi minuti. Per inciso, lui l’oro se lo era già preso nei 100 rana, nei giorni scorsi. E proprio in quei momenti aveva reso pubblico il sentimento, ricambiato, per Giulia. Non sembra una favola. È una fiaba. Qui accompagnata dalla fatidica frase, coniugata al futuro. Vivranno felici, contenti e medagliati.
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Stefano Raimondi e Giulia Terzi partecipano alle Paralimpiadi
Le parole
Insomma lui ha spinto lei e lei ha spinto lui. Due cuori e una capanna. Pardon, due cuori e una piscina. "Questa medaglia l’abbiamo vinta praticamente insieme, ho seguito con il cuore in gola la sua prova dalla camera di chiamata - ha raccontato Stefano -. È stata una emozione straordinaria. Io volevo fare anch’io la gara che ha fatto Giulia. Ma mi farò bastare l’argento, il mio avversario adesso è nettamente più forte e quindi va bene così. Ma ho altre tre competizioni. I 400 stile libero, i 100 dorso, i 200 misti e poi la staffetta".La laurea
Giulia in vasca ha fatto una cosa sensazionale. Doveva battere una leggenda della specialità, la statunitense Coan. "Sapevo che dovevo tirare fuori tutto quello che avevo - ha spiegato raggiante -. È stata una sfida durissima e mi sono commossa quando l’americana mi ha abbracciato".In questa storia di pane, amore e fantasia c’è spazio anche per i libri di scuola. Il 9 settembre Giulia completerà il percorso universitario laureandosi con una tesi sul concetto di Paralimpiade in Italia e negli Usa.
Beh, di sicuro se ne intende.