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Autismo, le due mozioni del Parlamento (per una volta compatto). Ecco che cosa sta facendo il governo

di ETTORE MARIA COLOMBO -
15 marzo 2022
Autismo

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Un problema per molte famiglie, ma poco raccontato, l’autismoCerto, c’è stata (e c’è) la pandemia. Certo, c’è (e ci sarà) la guerra in Ucraina. Ma non solo di questi mali, pandemici e guerrafondai, purtroppo, soffre il nostro Paese come la nostra Europa.

In Italia, parlando di un disturbo di cui si parla di rado, tranne nelle famiglie che ne sono colpite e nelle associazioni che lottano per combatterlo, si può stimare che, su una popolazione residente di almeno 60 milioni, si stima che siano almeno 600 mila (tra le 300 e le 500 mila secondo le stime più prudenziali) le persone – e, quindi, le famiglie – interessate direttamente dall’autismo. Inoltre, rispetto ai 435 mila nuovi nati in Italia nel 2020, i bambini che potrebbero trovarsi nello Spettro autistico, sono circa 4 mila. Di certo, tra gli studi più recenti, verrebbe colpito dall’autismo un bambino su 77, nella fascia d’età tra i 7 e i 9 anni. E dato che manca un anno esatto alla fine della legislatura, bisogna impegnarsi – questo il grido di allarme - a dare attuazione concreta alle molte indicazioni normative in favore delle persone con autismo spingendo il governo, le Regioni e le Autonomie locali a tener fede agli impegni assunti. Questa la richiesta delle associazioni del Terzo settore e del non profit.

In Italia, su 60 milioni di abitanti si stima che siano almeno 600 mila le persone interessate direttamente dall'autismo

Autismo, le due mozioni del Parlamento

Per loro e per le loro famiglie le questioni aperte, e irrisolte, sono però ancora tante, troppe. Ha suscitato un notevole interesse – nel mondo associativo e del non profit dedicato all’autismo - il voto favorevole, e unanime, del Parlamento, il 3 marzo scorso, a due mozioni molto articolate, che non hanno valore normativo ma sono atti importanti di indirizzo politico del legislatore verso l’esecutivo. È un risultato ottenuto certamente grazie alla mobilitazione delle famiglie e delle associazioni che ha avuto un’espressione significativa nella manifestazione davanti alla Camera dei deputati del 9 settembre 2021. Adesso è necessario che le intenzioni siano messe in pratica perché questa non resti l’ennesima promessa non mantenuta.

Una delle due mozioni è stata firmata da Virginia Villani, 63 anni, deputata del Movimento 5 Stelle

Le due mozioni, una come prima firmataria l’on. Virginia Villani, del Movimento 5 Stelle, che accorpa cinque mozioni di contenuto analogo presentate dai maggiori partiti della maggioranza di governo (Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Italia Viva, Lega e Forza Italia) e l’altra promossa dall’on. Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia, oggi all’opposizione, dimostrano, al di là degli schieramenti, che per queste persone e le loro famiglie si riconosce l’urgenza di attuare la normativa in vigore anche a seguito della legge-quadro sull’autismo (legge 18 agosto 2015, n. 134), prendendo atto della insoddisfacente e territorialmente disomogenea attuazione della disciplina introdotta.

Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Francesco Lollobrigida, 49 anni

Le due mozioni impegnano il governo su tantissimi fronti che danno il senso di quanto, però, poco, per non dire niente, sia stato fatto finora e quanto ci sia ancora da fare, sull’autismo.

Autismo, che cosa sta facendo il governo

Il governo Draghi, dal canto suo, assicura che non sarà l’ennesima promessa non mantenuta in fatto di fragilità, salute e aiuto alle famiglie. D’altra parte, sull’autismo in Parlamento si sono messi d’accordo tutti i partiti – dal Pd alla Lega, dai 5Stelle a Forza Italia fino all’opposizione di Fratelli d'Italia - per chiedere iniziative concrete, precise, per fronteggiare difficoltà che il Covid ha acuito.

Andrea Costa, 51 anni, è sottosegretario al Ministero della Salute

Quindi bisogna che anche la politica si dia da fare, fornisca risposte e si rimbocchi le maniche. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa (Noi con l’Italia), che segue il dossier al ministero, garantisce che ci sarà una risposta alla mobilitazione delle famiglie e al pressing compatto delle forze politiche, che hanno mostrato la sensibilità giusta in modo trasversale.

Dovrebbe, dunque, aumentare il fondo a disposizione passando a 25 milioni di euro. Tra le altre iniziative ci sono il coordinamento a livello nazionale di una rete scientifica e epidemiologica che promuova studi e ricerche finalizzati a raccogliere dati aggiornati, anche in raccordo con le altre esperienze europee. Il monitoraggio delle buone pratiche terapeutiche è da considerarsi prioritario.

L’altro impegno del governo è quello di potenziare i servizi di neuropsichiatria infantile e dei dipartimenti di salute mentale. E qui bisogna ci sia una differenziazione, ovvero i poli per minori e per adulti, secondo il modello degli hub. È importante che i trattamenti siano “precoci, tempestivi e completi”. C’è quindi il capitolo ospedali, che il governo sembra avere recepito, ovvero la necessità che anche nei pronto soccorso, nelle case di cura, ci siano percorsi e personale formato proprio per gestire le persone con disturbo dello spettro autistico. Con i fondi del Pnrr alcuni adeguamenti sono possibili. Inoltre, c’è da prevedere la presenza in queste situazioni di caregiver familiari oppure dell’assistente domiciliare.

Il sottosegretario Costa assicura che si sta lavorando anche ad aumentare l’assistenza domiciliare da parte dei servizi assistenziali, riabilitativi e sociali. Occorre una risposta capillare, sul territorio: è quella che hanno chiesto le famiglie e al ministero della Salute ne sono consapevoli. L’altro step, su cui il governo sta lavorando, è la formazione per il personale scolastico. C’è poi il problema dell’inserimento lavorativo delle persone con disturbi autistici. Nella fase della pandemia e del lockdown c’è stato il rischio di sospensione dei servizi socio-educativi e assistenziali per le persone autistiche: da scongiurare per il futuro e anche con una normativa ad hoc.

Questi sono i punti su cui il ministero è al lavoro. Sempre Costa dice: “L’attenzione da parte nostra è massima”. La risposta alle due mozioni - una della grillina Virginia Villani (ma che riassumeva quelle dei partiti della maggioranza di governo) e l’altra di Francesco Lollobrigida, capogruppo di FdI – dovrebbe essere su tutte le richieste presentate, inclusa una rete di centri di screening. Nell’anno che manca alla fine della legislatura, i molti genitori di bambini autistici chiedono una svolta.

Ma, per una volta, Parlamento e governo hanno risposto ‘presente’, rimboccandosi le maniche.

Un impegno del governo è quello di potenziare i servizi di neuropsichiatria infantile e dei dipartimenti di salute mentale

Perché si parla di "spettro" e cos'è la "triade autistica"

L’autismo è un disturbo dello sviluppo neurobiologico che si manifesta con un’ampia gamma e livelli di gravità. In questo senso, infatti, è molto opportuno parlare di spettro. Questo concetto è molto importante poiché lo spettro è un continuum di variabilità, introduce dunque al suo interno un’infinita configurazione di autismi. Permangono comunque delle tipicità. Tutti coloro che ne sono affetti presentano tipiche difficoltà in tre aree, la così detta “triade autistica”: 1) Alterazione e compromissione della qualità dell’interazione sociale. 2) Alterazione e compromissione della qualità della comunicazione. 3) Modelli di comportamento e interessi limitati, stereotipati e ripetitivi.