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Elezioni, in Portogallo poche donne candidate. Il movimento chiede la parità

Attualmente le quote rosa in Portogallo sono al 40%, ma spesso le donne vengono candidate in posizioni ineleggibili. Il Movimento per le pari opportunità politiche chiede di aumentare la soglia al 50% e di modificare il sistema delle liste

24 aprile 2024
Portogallo, un manifesto per chiedere più candidate donne (foto di repertorio)

Portogallo, un manifesto per chiedere più candidate donne (foto di repertorio)

Dopo la presentazione delle liste dei candidati alle elezioni europee di giugno da parte di tutti i partiti politici portoghesi, un manifesto sarà consegnato oggi al presidente del Parlamento nazionale, José Pedro Aguiar-Branco, da parte del Movimento per le pari opportunità politiche (Movimento Paridade Política em Portugal).

Nel manifesto, che è accompagnato da una raccolta di firme online, si chiede una modifica della legge sulle cosiddette "quote rosa" che porti a 50% la presenza femminile obbligatoria nelle liste elettorali.

Dal 2006 i partiti politici portoghesi hanno l'obbligo di candidare una percentuale minima di donne alle elezioni amministrative, legislative ed europee. La quota era inizialmente del 33% ed è passata al 40% in occasione delle legislative del 2019. Tuttavia, siccome la legge elettorale portoghese non contempla le preferenze, spesso le candidate sono messe in posizioni ineleggibili. Per questo motivo, il manifesto e la petizione chiedono di modificare la legge in modo da avere liste "a cerniera", con nomi alternati a seconda del genere in modo da avere sempre donne in posizione eleggibile. Alle recenti legislative di marzo il numero di elette è sceso ai livelli del 2015: 76 donne su 230 seggi disponibili.