Il ddl Zan torna in Senato. Nel tardo pomeriggio di mercoledì 4 maggio 2022, il Partito democratico ha ripresentato a Palazzo Madama il testo contro l'omotransfobia e i crimini d'odio, lo stesso che era stato approvato alla Camera il 4 novembre 2020 ma che era stato bocciato al Senato il 27 ottobre 2021. Nonostante l'Aula di Palazzo Madama avesse sei mesi fa dato via libera alla 'tagliola' di Lega e Fratelli d'Italia, ossia quel meccanismo parlamentare che consente di non passare all'esame degli articoli dopo la discussione generale facendo così cadere l'iter del provvedimento, il Pd ha deciso di riprovarci, ripresentando nuovamente quello stesso testo. Presenti alla conferenza stampa di presentazione il segretario del Pd Enrico Letta, il deputato Alessandro Zan (qui l'intervista di Luigi Caroppo per Luce!), la capogruppo del Pd al Senato Simona Malpezzi e la senatrice dem Monica Cirinnà. Se, come afferma anche il segretario di Gaynet Rosario Coco, "la ripresentazione del Ddl Zan è un fatto positivo", è anche vero che bisognerebbe stare molto cauti nell'esultare. Questo perché difficilmente il ddl Zan riuscirà a diventare legge (ne abbiamo parlato qui), anche se i parlamentari dem ci sperano.
Ddl Zan in Senato, e adesso che cosa succede?
"Ripresentiamo il ddl Zan nella sua versione originale, come è uscita dalla Camera, perché per noi è fondamentale una legge contro i crimini di odio", ha dichiarato nel corso della conferenza stampa la senatrice del Pd Monica Cirinnà. "Una battaglia - ha aggiunto il segretario dem Letta - che per noi non è mai stata abbandonata", nonostante il ricordo vada "a quanto accadde sei mesi fa, una pagina brutta della storia del Parlamento. Quell'applauso di scherno, liberatorio che si è ritorto contro quelli che hanno voluto con quell'atteggiamento umiliante esprimere atteggiamenti opposti a quello di cui c'è bisogno", ha aggiunto Letta. Ecco il momento di cui parlava il segretario del Pd:Il ddl Zan adesso sarà depositato al Senato, a prima firma della capogruppo dem Simona Malpezzi. "Nessun ultimatum, nessuna sfida, nessuna bandiera", ha scandito ancora Letta nel corso della conferenza stampa. L'intenzione, precisa, è quella di "riannodare quel filo spezzato". Il testo contro l'omotransfobia e i crimini d'odio torna in Parlamento e adesso i dem valuteranno anche eventuali modifiche - ha assicurato Letta - purché non stravolgano l'obiettivo: portare a casa la legge.Vietato ai minori di 18 anni.
La destra in Senato esulta all’affossamento del ddl Zanpic.twitter.com/RtYVXSKYM2 — jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) October 27, 2021