Dimissioni Bandecchi: pochi ci credono, ma molti ci sperano

Il sindaco di Terni, famoso più per le sue uscite fuoriluogo ei suoi modi poco civili, ha annunciato le dimissioni dal Comune di Terni. Se fosse così, in tanti non sentiranno la sua mancanza

di CHIARA CARAVELLI -
8 febbraio 2024
Bandecchi, mi dimetto da sindaco di Terni

Bandecchi, mi dimetto da sindaco di Terni

“Ho comunicato alla giunta ea tutti i consiglieri di Alternativa popolare che ho già dato le dimissioni dalla carica di sindaco”. In un video, pubblicato sul suo profilo Instagram, Stefano Bandecchi si dimette da primo cittadino di Terni.

“Attraverso questo video – ha detto – lo comunico a tutti i cittadini, così eviteranno di leggersi i giornali, che chissà quale stupidaggine potranno dire. I motivi sono di carattere politico. Continuo a essere il segretario di Alternativa popolare, ma non farò, da qui a 20 giorni in più, il sindaco della città di Terni, così non correremo rischi, a Terni, di avere una dittatura bandecchiana. Detto questo, saluto tutti i cittadini, ringrazio tutti quelli che mi hanno votato. La mia carriera politica va avanti in quanto segretario di Alternativa popolare".

Le dimissioni e le reazioni

Ce lo aspettavamo? Probabilmente no. Lo speravamo? Sicuramente sì. Perché Stefano Bandecchi ha da sempre tenuto atteggiamenti aggressivi , sia verbalmente che fisicamente, e sessisti nelle trasmissioni alle quali ha partecipazione o nel consiglio comunale stesso. Ed è proprio dagli esponenti delle forze politiche di opposizione che arrivano le prime reazioni.

"Di Bandecchi non possiamo fidarci – così Gianfranco Mascia e Eva Hausegger , co-portavoce di Europa Verde Umbria, e Francesca Arca, portavoce di Europa Verde Terni – quindi le sue dimissioni annunciano un video ci lasciano ancora dubbiosi sulle sue vere intenzioni. Ma, se fosse confermata, questa è una splendida notizia , perché vuol dire che nel giro di un anno sia Terni che Perugia, sia la stessa regione Umbria avrà un governo ecologista, progressista e di sinistra che cercherà di risolvere i problemi che questa destra fino adesso ha causato”.

La mancanza di fiducia sull'effettiva scelta di Bandecchi di dare le sue dimissioni da sindaco di Terni corre anche tra le fila del Movimento 5 Stelle: "La frase con cui Stefano Bandecchi ha annunciato le sue dimissioni da sindaco di Terni è quantomeno equivoca. Un fatto senza precedenti, uno scherzo di Carnevale che rappresenta la peggiore umiliazione per la città, ben oltre le violenze verbali degli ultimi giorni.Ci troviamo di fronte all'ennesimo esperimento sociale finalizzato a vedere fino a quando i cittadini ternani sopporteranno questa presa in giro” , sono le parole di Thomas De Luca , consigliere regionale umbro, Emma Pavanelli, deputata, Claudio Fiorelli , consigliere comunale di Terni, e Luca Simonetti , referente del gruppo territoriale di Terni.

Bandecchi, mi dimetto da sindaco di Terni
Bandecchi, mi dimetto da sindaco di Terni

Ipotesi strumentalizzazione

"È evidente - proseguono - che le dimissioni di Bandecchi sono strumentali. Servono solo per superare il conflitto di interessi sul progetto stadio-clinica e soprattutto per minacciare e richiamare all'ordine i suoi eletti e rappresentanti di giunta con lo scioglimento del consiglio comunale. Se Bandecchi arriva a tanto per farsi obbedire da una maggioranza composta da rappresentanti di un solo partito che senza di lui non prenderebbero nemmeno un voto vuol dire che è in grave difficoltà. È inaccettabile che le spaccature interne ad Alternativa popolare possano gettare la città in una situazione di totale instabilità. L'ennesima azione di totale mancanza di rispetto verso la democrazia e le istituzioni che abbiamo visto in questi mesi in un quadro di devastazione della città”.

La fama lo precede

La fama di Bandecchi, in un certo senso quindi, lo precede. Anche quando dà le dimissioni da primo cittadino, cosa che gli stessi politici avevano auspicato dopo le uscite degli ultimi mesi, non tutti si fidano. E in effetti è comprensibile, perché il segretario di Alternativa Popolare, nonostante le pesanti critiche giustamente ricevute a seguito dei suoi atteggiamenti, non ha mai mostrato il benché minimo segno di cedimento per quanto riguarda la carica politica ricoperta, né tantomeno pentimento nei confronti di quelle persone, in particolare donne, a cui ha rivolto frasi sessiste o aggressive.

Non ultima, la deputata pentastellata Anna Laura Orrico a cui disse in diretta su Rai 3 «la signora va abbattuta». O le affermazioni in consiglio comunale dove rivendicava che "un uomo normale guarda il bel culo di una donna e forse ci prova anche. Poi se ci riesce... se non ci riesce, invece torna a casa".

E se le parole che pronunciamo danno la dimensione di chi siamo, non c'è bisogno di aggiungere altro. Solo che la decisione di dimettersi, venga mantenuta.