Siamo ad Arezzo, più precisamente alle porte della Valdichiana, famosa in tutta Italia per le eccellenze enogastronomiche. Stavolta, però, il comune di Castiglion Fiorentino è balzato agli onori della cronaca non per le sue pietanze, bensì per un intreccio di sentimenti, politica e storia che ha originato un caso.
La consigliera comunale e provinciale di Fratelli d’Italia, Sonia Ghezzi, ha recentemente celebrato le nozze con rito civile tra Marco Guidi e Manuela Berretti. Sembrerebbe una storia di quotidiana procedura amministrativa, se solo non fosse che il matrimonio è finito per diventare una notizia. Perché? Intanto lo sposo, Guidi, è un ex missino originario di Forlì, discendente familiare di Benito Mussolini, e la sposa, Berretti, è una donna che ha concluso il percorso di transizione di genere.
Una coppia, dunque, che sembra rompere i pregiudizi e buona parte dei dogmi sui quali il partito di governo ha incardinato, per anni, la propria campagna elettorale, da sempre poco attenta (per utilizzare un eufemismo) ai diritti della comunità Lgbt. Ma, in seguito a numerose ipotesi su un cambiamento di mentalità ai “piani alti”, Sonia Ghezzi ha risposto in modo netto, come riportato dal Corriere della Sera: “Ho sposato io Marco e Manuela. Non è uno strappo alla linea di governo o alla linea del partito. Anzi è parte di un percorso che questo partito sta compiendo. Fratelli D’Italia è un partito attento alle varie sensibilità delle persone e agirà nel rispetto degli sviluppi della società civile italiana. Non ci battiamo affinché persone come Manuela non siano definite donne”.
Una risposta “politica”, che gira attorno ad anni di posizioni nettamente avverse alla comunità Lgbtq+. “Noi siamo contro l’utero in affitto e contro l’educazione transgender nelle scuole, questo sì. Ma è un’altra questione”, ha aggiunto Ghezzi. E ancora: “Conosco Manuela, è una donna che si è autodeterminata dopo aver completato un processo di transizione. È una donna, non c’è molto da aggiungere. Credo che il polverone creatosi sia il semplice esito di strumentalizzazioni politiche spesso provenienti da sinistra”.
Più che generare critiche, però, la decisione della consigliera di celebrare il matrimonio ha generato un certo stupore nell’opinione pubblica, presumibilmente speranzosa di osservare un profondo cambio di passo in una linea di pensiero che, per molte persone, risulta retrograda. Ma, come sottolineato anche da Alessandra Mussolini in un post, la politica non dovrebbe entrare all’interno di questa discussione, né da un lato né dall’altro dell’emiciclo parlamentare: “Per alcuni noti il fatto che una esponente di Fratelli d’Italia abbia celebrato in provincia di Arezzo il matrimonio tra un uomo e una donna transgender è una notizia che dovrebbe scandalizzare, da censurare. Io trovo, invece, che sia semplicemente un evento lieto, al quale partecipo idealmente augurando a questa coppia tutto il bene possibile. L’amore vince, e vincerà, sempre”.