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21 marzo: sboccia la primavera, nasce Alda Merini e si celebra la Giornata della Poesia

di LETIZIA CINI -
21 marzo 2022
alda merini

alda merini

Sono nata il ventuno a primavera /Ma non sapevo che nascere folle... / potesse scatenar tempesta” scriveva Alda Merini e così cantava Milva. Avrebbe compiuto 91 anni il 21 marzo, inizio della primavera, la poetessa milanese, una data non casuale, in cui si celebra la Giornata mondiale della Poesia.

Lo spettacolo

La poetessa milanese Alda Merini nella sua mansardina di Ripa di Porta Ticinese 47 (ritornata ai proprietari alla scomparsa della poetessa, nel 2009)

La poetessa milanese Alda Merini nella sua mansardina di Ripa di Porta Ticinese 47 (ritornata ai proprietari alla scomparsa della poetessa, nel 2009)

Nel giorno del suo compleanno i suoi versi risuonano a Milano, grazie a un reading sul Ponte dei Navigli a lei oggi intitolato: nello Spazio che porta il suo nome, nella ex tabaccheria/ bocciofila dove la Merini ogni giorno comprava le sigarette che rivive la mansardina di Ripa di Porta Ticinese 47 (ritornata ai proprietari alla scomparsa della poetessa, nel 2009). La ex sindaca Letizia Moratti era riuscita ad acquistare alcuni pezzi del prezioso “muro degli angeli” pieno di parole, disegni, numeri scritti col rossetto. Le quattro figlie avevano donato gli arredi, e dopo anni di lavoro e ricerca la stanza di Alda è stata finalmente “aperta” a milanesi e appassionati. Poetessa infinita, dal sorriso gentile Alda Merini, simbolo senza volerlo di una città che le ha poi intitolato uno dei ponti sui Navigli, proprio lì, a due passi dalla targa che ricorda a tutti la sua casa, se n’è andata da questa terra il primo novembre nella sua Milano.
I versi di Alda Merini risuonano a Milano il 21 marzo, giorno del suo compleanno, grazie a un reading sul Ponte dei Navigli

I versi di Alda Merini risuonano a Milano il 21 marzo, giorno del suo compleanno, grazie a un reading sul Ponte dei Navigli

Ed è su quegli stessi marciapiedi che, sotto la supervisione della regista Donatella Massimilla, le attrici del Cetec hanno ricostruito la storia della poetessa anche attraverso le parole degli amici: in questi giorni, grazie a questa compagnia teatrale formata da ex-carcerate, attrici, fan, i versi di Alda Merini rivivono in un reading sul Ponte dei Navigli: fra loro Violetta, assistente socio-sanitaria equadoregna e Dana, polacca, che lavora con i rifugiati ucraini appena arrivati, Loredana.

Gli aforismo di Alda Merini

Quando mi dicono che la mia casa è in disordine, e lo è, non immaginano che io ho provato il peggio e me ne strafrego dell’ordine e del disordine” (Nuove Magie: Aforismi inediti 2007 -2009, Rizzoli, 2010). “Il sesso deve essere santificato dall’amore… Se dev’essere un mestiere, è meglio andare a fare i letti” ( Aforismi e Magie, Rizzoli, 1999). “La cattiveria è degli sciocchi, di quelli che non hanno ancora capito che non vivremo in eterno”(Aforismi e Magie, Rizzoli, 1999). “L’uomo era di una bruttezza da nera galera, aveva degli occhi che aspiravano”. “Ci sono misteri della vita… sui quali cade un tremendo sipario”. “Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio malgrado le tue sante guerre per l’emancipazione. Spaccarono la tua bellezza e rimane uno scheletro d’amore” (Testamento, Raboni Editore, 1988).

La serie tv

Su di lei è in preparazione anche un tv movie d’autore su Alda Merini scritto e diretto da Roberto Faenza, che tornerà presto al cinema con un film sull’autrice che ha lasciato il segno con i suoi versi. “Che cos’è la libertà?“, si è più volte chiesta Alda Merini. E la risposta è stata: “La ricerca, lo spazio, il poter fare le scale“. La grande poetessa milanese abitava sui Navigli, dava voce ai poveri e ai diseredati. Per questo aggiungeva sempre: “Se avessi potuto avrei fatto il barbone, perché vivere liberi è una grande cosa. Il poeta vuole la libertà. La poesia vuole la libertà".

21 marzo, Giornata mondiale della poesia

La Giornata mondiale della poesia è stata istituita dall’ONU nel 1999 perché da sempre l’uomo ha affidato al linguaggio poetico le sue emozioni più profonde e più autentiche e ha capito, attraverso la poesia, non solo l’esperienza personale, ma anche quella di molti. La poesia infatti è sempre stata portatrice di  bellezza, capace di veicolare le emozioni più forti e condivisibili dell’umana esistenza: felicità, gioia, serenità, ma anche tristezza, dolore, delusione, nostalgia, rimpianto. E ha raccontato fin dall’antichità, e ancora racconta, chi realmente siamo. La poesia, oltre a stimolare ovviamente il pensiero creativo, è sempre stata un mezzo per scavare dentro noi stessi e comunicare oltre i confini e le differenze culturali. Sostenere e promuovere questa giornata significa credere nel ruolo privilegiato che ha la poesia di promuovere la comunicazione, la comprensione interculturale e tutti i valori più belli dell’esistenza umana, come l’universale valore della Pace, che sempre più spesso lo vediamo vacillare e lontanissimo dagli uomini. Molti sono stati i poeti che hanno usato la parola poetica come baluardo difensivo per proteggerci dallo sgretolamento di molti valori importanti, dall’intolleranza e dall’odio che minacciano l’umanità. Molti sono i poeti che hanno scritto poesie sulla Pace e contro la guerra trasferendo nei cuori dei lettori emozioni e sentimenti personali. E anche, e soprattutto, in questi casi la poesia ha parlato agli uomini degli uomini, delle loro fragilità, delle loro paure, delle loro miserie. Patrimonio dell’Umanità, celebrata il 21marzo  ha il suo hashtag che per la Giornata Mondiale della Poesia 2022 è #LaPoesiaperlaPace