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Home » Attualità » “Cercasi receptionist, le candidate ci mandino una foto in costume”: 10mila euro di multa a un’azienda di Napoli

“Cercasi receptionist, le candidate ci mandino una foto in costume”: 10mila euro di multa a un’azienda di Napoli

L'Ispettorato nazionale del lavoro ha sanzionato una società per un'annuncio di lavoro che chiedeva alle candidate di inviare fotografie "in costume da bagno o similare". L'azienda ha ammesso l'errore e modificato il testo dell'inserzione

Remy Morandi
28 Gennaio 2022
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Una multa da 10mila euro. Questa la sanzione che un’azienda di Napoli ha ricevuto per aver chiesto in un annuncio di lavoro da receptionist le foto in costume da bagno delle candidate. Martedì 25 gennaio, infatti, una società con sede nel capoluogo della Campania, ha pubblicato online un annuncio di ricerca di personale rivolto esclusivamente a candidate di sesso femminile, contente la richiesta di “bella presenza” e l’invio di una foto a figura intera “in costume da bagno o similare”. A comunicarlo è stato l’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), che oggi ha provveduto a multare la società.

L’annuncio di lavoro dell’azienda di Napoli (Dopo la multa, il testo è stato modificato)

Come comunicato dallo stesso Ispettorato, giovedì 27 gennaio, a seguito della segnalazione del ministro del Lavoro Andrea Orlando, Bruno Giordano, direttore dello stesso Inl, ha immediatamente attivato l’Ufficio di Napoli, che è subito intervenuto per la rimozione dell’annuncio dal web. Gli ispettori del lavoro hanno quindi comminato la sanzione amministrativa prevista per la violazione del divieto di discriminazione nell’accesso al lavoro (art. 27 del D. Lgs. 198 del 2006 – Codice delle pari opportunità). La società napoletana ha ammesso l’errore e rimodulato il testo dell’inserzione, “conformemente alla normativa vigente in materia di pari opportunità”, ha comunicato l’Ispettorato.

La notizia è subito rimbalzata sui social. In tanti hanno ricondiviso l’annuncio di lavoro pubblicato dall’azienda, che tra l’altro offriva alle candidate un “contratto a tempo indeterminato” con “retribuzione netta complessiva di 500 euro“. Immediato lo sconcerto della Rete, ma non solo. “Vogliono una foto in costume da bagno? Ma che annuncio assurdo, non adatto. Sono scandalosi, ma lo sono sotto tanti punti di vista, a partire dalla ricerca di una donna con meno di 30 anni e dello stipendio che è assurdamente poco adatto all’impegno e all’attività che si richiede”, ha tuonato l’assessora al Lavoro del Comune di Napoli, Chiara Marciani.

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Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Una multa da 10mila euro. Questa la sanzione che un'azienda di Napoli ha ricevuto per aver chiesto in un annuncio di lavoro da receptionist le foto in costume da bagno delle candidate. Martedì 25 gennaio, infatti, una società con sede nel capoluogo della Campania, ha pubblicato online un annuncio di ricerca di personale rivolto esclusivamente a candidate di sesso femminile, contente la richiesta di "bella presenza" e l'invio di una foto a figura intera "in costume da bagno o similare". A comunicarlo è stato l'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), che oggi ha provveduto a multare la società.
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