Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Evento 2022
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » HP Trio » Diciottenne pakistana scomparsa: si era opposta al matrimonio combinato. Si teme il peggio

Diciottenne pakistana scomparsa: si era opposta al matrimonio combinato. Si teme il peggio

Indagini in corso per ritrovare Saman Habbas, di cui non si hanno notizie dal 5 maggio scorso. Gli indizi non fanno ben sperare, si cerca il corpo

Camilla Prato
29 Maggio 2021
Share on FacebookShare on Twitter

Si indaga (anche) per omicidio a Reggio Emilia, sul caso di Saman Habbas, la 18enne pakistana scomparsa nel nulla da quasi un mese. La ragazza si era opposta a un matrimonio combinato, denunciando i suoi genitori.

La giovane, all’epoca dell’accordo per le nozze ancora minorenne, si era rivolta ai servizi sociali. Dopo aver tentato di combinare le nozze islamiche della figlia con un cugino i genitori, marito e moglie rispettivamente di 43 e 46 anni, sono stati denunciati a gennaio dai militari con l’accusa di costrizione al matrimonio. L’evento era stato fissato per il 22 dicembre in patria, con biglietti aerei acquistati il 17 dicembre. Ma la ragazza non voleva sottostare a questo obbligo sociale, e così ha raccontato tutto agli assistenti sociali del Comune emiliano, che hanno poi segnalato la vicenda agli inquirenti.

Quando il 5 maggio scorso i carabinieri si sono attivati cercando la ragazza presso la casa famiglia a Novellara, dove la giovane aveva fatto rientro dopo un periodo in una Comunità Educativa in provincia di Bologna, hanno scoperto che Saman era sparita, così come i genitori. Stando alle testimonianze raccolte dagli investigatori, questi ultimi sarebbero tornati recentemente e in tutta fretta in patria, per un presunto problema familiare. Ma la ragazza, da accertamenti fatti anche con gli aeroporti, non è partita con loro.

Saman Habbas

Per questo sono state avviate le ricerche in tutta la zona limitrofa, servendosi anche di sopralluoghi con gli elicotteri. Sono stati svuotati i canali di irrigazione ed usate squadre cinofile e dei vigili del fuoco. Per ora non è stato ancora rinvenuto nulla. Fin da subito, però, non si è esclusa alcuna ipotesi, soprattutto quella dell’omicidio. A destare allarme era stata la mancanza di una denuncia della scomparsa e l’allontanamento improvviso della famiglia. La si continua a cercare, ma nelle ultime ore sarebbero emersi elementi che fanno pensare a chi indaga che possa aver fatto una brutta fine.

Le immagini dei sistemi di sorveglianza della zona, nella serata del 29 aprile hanno immortalato tre persone che portavano con sé due pale, un secchio con un sacchetto azzurro, un piede di porco e un altro strumento di lavoro che e si dirigevano nei campi dietro la casa della famiglia di Saman, rientrando dopo oltre due ore e mezza. Le indagini proseguono per accertamenti e per l’individuazione dell’intero nucleo familiare, anche all’estero. A tal fine sono stati già attivati i canali della cooperazione internazionale.

Potrebbe interessarti anche

Il calciatore iraniano Mehdi Taremi (Instagram)
Attualità

Iran, il calciatore simbolo Mehdi Taremi: “Chiedo il rilascio dei prigionieri”

30 Gennaio 2023
"I Simpson deportati" nei murales di aleXsandro Palombo
Attualità

Giornata della Memoria, a Milano il murales “Binario 21. I Simpson deportati ad Auschwitz”

27 Gennaio 2023
Alice Campello (Instagram)
Spettacolo

Alice Campello e il dramma subito dopo il parto: “Ho rischiato di perdere l’utero”

28 Gennaio 2023

Instagram

  • Nino Gennaro cresce in un paese complesso, difficile, famigerato per essere stato il regno del boss Liggio, impegnandosi attivamente in politica; nel 1975 è infatti responsabile dell’organizzazione della prima Festa della Donna, figura tra gli animatori del circolo Placido Rizzotto, presto chiuso e, sempre più emarginato dalla collettività, si trova poi coinvolto direttamente nel caso di una sua amica, percossa dal padre perché lo frequentava e che sporse denuncia contro il genitore, fatto che ebbe grande risonanza sui media. Con lei si trasferì poi a Palermo e qui comincia la sua attività pubblica come scrittore; si tratta di una creatività onnivora, che si confronta in diretta con la cronaca, lasciando però spazio alla definizione di mitologie del corpo e del desiderio, in una dimensione che vuole comunque sempre essere civile, di testimonianza.

Nel 1980 a Palermo si avviano le attività del suo gruppo teatrale “Teatro Madre”, che sceglie una dimensione urbana, andando in scena nei luoghi più diversi e spesso con attori non professionisti (i testi si intitolano “Bocca viziosa”, “La faccia è erotica”, “Il tardo mafioso Impero”), all’inseguimento di un cortocircuito scena/vita. Già il logo della compagnia colpisce l’attenzione: un cuore trafitto da una svastica, che vuole alludere alla pesantezza dei legami familiari, delle tradizioni vissute come gabbia. Le sue attività si inscrivono, quindi, in uno dei periodi più complessi della storia della città siciliana, quando una sequenza di delitti efferati ne sconvolge la quotidianità e Gennaro non è mai venuto meno al suo impegno, fondando nel 1986 il Comitato Cittadino di Informazione e Partecipazione e legandosi al gruppo che gestiva il centro sociale San Saverio, dedicandosi quindi a numerosi progetti sociali fino alla morte per Aids nel 1995.

La sua drammaturgia si alimenta di una poetica del frammento, del remix, con brani che spesso vengono montati in modo diverso rispetto alla loro prima stesura.

Luca Scarlini ✍

#lucenews #lucelanazione #ninogennaro #queer
  • -6 a Sanremo 2023!

Questo Festival ha però un sapore dolceamaro per l
  • Era il 1° febbraio 1945, quando la lotta per la conquista di questo diritto, partita tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, sulla scorta dei movimenti degli altri Paesi europei, raggiunse il suo obiettivo. Con un decreto legislativo, il Consiglio dei Ministri presieduto da Ivanoe Bonomi riconobbe il voto alle donne, su proposta di Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. 

Durante la prima guerra mondiale le donne avevano sostituito al lavoro gli uomini che erano al fronte. La consapevolezza di aver assunto un ruolo ancora più centrale all’interno società oltre che della famiglia, crebbe e con essa la volontà di rivendicare i propri diritti. Già nel 1922 un deputato socialista, Emanuele Modigliani aveva presentato una proposta di legge per il diritto di voto femminile, che però non arrivò a essere discussa, per la Marcia su Roma. Mussolini ammise le donne al voto amministrativo nel 1924, ma per pura propaganda, poiché in seguito all’emanazione delle cosiddette “leggi fascistissime” tra il 1925 ed il 1926, le elezioni comunali vennero, di fatto, soppresse. Bisognerà aspettare la fine della guerra perché l’Italia affronti concretamente la questione.

Costituito il governo di liberazione nazionale, le donne si attivarono per entrare a far parte del corpo elettorale: la prima richiesta dell’ottobre 1944, venne avanzata dalla Commissione per il voto alle donne dell’Unione Donne Italiane (Udi), che si mobilitò per ottenere anche il diritto di eleggibilità (sancito da un successivo decreto datato 10 marzo 1946). Si arrivò così, dopo anni di battaglie per il suffragio universale, al primo febbraio 1945, data storica per l’Italia. Il decreto prevedeva la compilazione di liste elettorali femminili distinte da quelle maschili, ed escludeva però dal diritto le prostitute schedate che esercitavano “il meretricio fuori dei locali autorizzati”.

Le elezioni dell’esordio furono le amministrative tra marzo e aprile del 1946 e l’affluenza femminile superò l’89%. 

#lucenews #lucelanazione #dirittodivoto #womenrights #1febbraio1945
  • La regina del pulito Marie Kondo ha dichiarato di aver “un po’ rinunciato” a riordinare casa dopo la nascita del suo terzo figlio. La 38enne giapponese, considerata una "Dea dell’ordine", con i suoi best seller sull’economia domestica negli ultimi anni ha incitato e sostenuto gli sforzi dei comuni mortali di rimettere in sesto case e armadi all’insegna del cosa “provoca dentro una scintilla di gioia”. Ma l’esperta di decluttering, famosa in tutto il mondo, ha ammesso che con tre figli da accudire, la sua casa è oggi “disordinata”, ma ora il riordino non è più una priorità. 

Da quando è diventata madre di tre bambini, ha dichiarato che il suo stile di vita è cambiato e che la sua attenzione si è spostata dall’organizzazione alla ricerca di modi semplici per rendere felici le abitudini di tutti i giorni: "Fino a oggi sono stata una organizzatrice di professione e ho dunque fatto il mio meglio per tenere in ordine la mia casa tutto il tempo”, e anche se adesso “ci ho rinunciato, il modo in cui trascorro il mio tempo è quello giusto per me in questo momento, in questa fase della mia vita”.

✍ Marianna Grazi 

#lucenews #lucelanazione #mariekondo
Si indaga (anche) per omicidio a Reggio Emilia, sul caso di Saman Habbas, la 18enne pakistana scomparsa nel nulla da quasi un mese. La ragazza si era opposta a un matrimonio combinato, denunciando i suoi genitori. La giovane, all'epoca dell'accordo per le nozze ancora minorenne, si era rivolta ai servizi sociali. Dopo aver tentato di combinare le nozze islamiche della figlia con un cugino i genitori, marito e moglie rispettivamente di 43 e 46 anni, sono stati denunciati a gennaio dai militari con l'accusa di costrizione al matrimonio. L'evento era stato fissato per il 22 dicembre in patria, con biglietti aerei acquistati il 17 dicembre. Ma la ragazza non voleva sottostare a questo obbligo sociale, e così ha raccontato tutto agli assistenti sociali del Comune emiliano, che hanno poi segnalato la vicenda agli inquirenti. Quando il 5 maggio scorso i carabinieri si sono attivati cercando la ragazza presso la casa famiglia a Novellara, dove la giovane aveva fatto rientro dopo un periodo in una Comunità Educativa in provincia di Bologna, hanno scoperto che Saman era sparita, così come i genitori. Stando alle testimonianze raccolte dagli investigatori, questi ultimi sarebbero tornati recentemente e in tutta fretta in patria, per un presunto problema familiare. Ma la ragazza, da accertamenti fatti anche con gli aeroporti, non è partita con loro.
Saman Habbas
Per questo sono state avviate le ricerche in tutta la zona limitrofa, servendosi anche di sopralluoghi con gli elicotteri. Sono stati svuotati i canali di irrigazione ed usate squadre cinofile e dei vigili del fuoco. Per ora non è stato ancora rinvenuto nulla. Fin da subito, però, non si è esclusa alcuna ipotesi, soprattutto quella dell'omicidio. A destare allarme era stata la mancanza di una denuncia della scomparsa e l'allontanamento improvviso della famiglia. La si continua a cercare, ma nelle ultime ore sarebbero emersi elementi che fanno pensare a chi indaga che possa aver fatto una brutta fine. Le immagini dei sistemi di sorveglianza della zona, nella serata del 29 aprile hanno immortalato tre persone che portavano con sé due pale, un secchio con un sacchetto azzurro, un piede di porco e un altro strumento di lavoro che e si dirigevano nei campi dietro la casa della famiglia di Saman, rientrando dopo oltre due ore e mezza. Le indagini proseguono per accertamenti e per l’individuazione dell’intero nucleo familiare, anche all’estero. A tal fine sono stati già attivati i canali della cooperazione internazionale.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • Evento 2022

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto