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È morto Thierry Mugler: visionario, non binario, dirompente. Lo stilista degli eccessi

di LETIZIA CINI -
24 gennaio 2022
1thierry mugler Ansa

1thierry mugler Ansa

Thierry Mugler, lo scandaloso stilista che ha dominato le passerelle europee tra la fine degli anni‘80 e l’inizio degli anni ‘90, è morto domenica. Aveva 73 anni: la sua scomparsa ("per cause naturali") è stata diffusa in modo social, pubblicata sul profilo Instagram ufficiale del suo marchio. “#RIP - recita il testo  - Siamo devastati nell’annunciare la morte del signor Manfred Thierry Mugler domenica 23 gennaio 2022. Possa la sua anima riposare in pace”.
Thierry Mugler, lo scandaloso stilista che ha dominato le passerelle europee tra la fine degli anni‘80 e l’inizio degli anni ‘90, è morto domenica. Aveva 73 anni

Thierry Mugler, lo scandaloso stilista che ha dominato le passerelle europee tra la fine degli anni‘80 e l’inizio degli anni ‘90, è morto domenica. Aveva 73 anni

Arrivati domenica sera, due dei suoi amici più cari hanno confermato la sua morte ma hanno rifiutato di essere intervistati, dicendo che erano troppo sconvolti.

Il brand

Dal 1975 ad oggi, il brand Mugler è sempre stato sinonimo di moda alternativa: il capolavoro dell’eccesso. Lo stilista è stato uno dei principali artefici di un’estetica della fine degli anni‘80, il creativo che ha coniugato sadomasochismo e haute couture.
Diana Ross,la starha calcato la passerella per Thierry Mugler(1991)

Diana Ross,la starha calcato la passerella per Thierry Mugler (1991)

La sua silhouette era una specie di triangolo rovesciato con spalle giganti e una vita stretta. Amava il lattice, la pelle e le curve. Le sue prime muse includevano Grace Jones e Joey Arias. Ha avuto una lunga collaborazione creativa con David Bowie e lo ha persino vestito per il suo matrimonio con Iman. La sua spiccata sensibilità lo ha portato dall’haute couture alla messa in scena di uno spettacolo di grande successo del Cirque Du Soleil a Las Vegas. Molto tempo dopo essere entrata in uno stato di semi-pensionamento la sua creatività, all’inizio degli anni 2000 è arrivato il suo profumo “Angel”, diventato un enorme successo.
Le creazioni di Manfred T. Mugler indossate da Kim Kardashian

Le creazioni di Manfred T. Mugler indossate da Kim Kardashian

L’elegante sensibilità punk di Alexander McQueen deve molto al lavoro di Mugler. Proprio come il look iniziale di “Bad Romance” di Lady Gaga. Mugler è anche noto per aver vestito alcuni dei più grandi nomi di Hollywood e non solo, tornando nel 2019 vestendo Kim Kardashian per il Met Gala. Il meraviglioso abito a sirena che Mugler ha disegnato per la Kardashian per il Met Gala del 2019, l’ha fatto conoscere a milioni di nuovi fan.

Il cordoglio

“Manfred, sono così onorato di averti incontrato e di lavorare nel tuo meraviglioso mondo - il saluto del suo attuale direttore creativo, Casey Cadwallader - . Hai cambiato la nostra percezione di bellezza, fiducia, rappresentazione e auto-potenziamento. La tua eredità è qualcosa che porto con me in tutto ciò che faccio. Grazie“.
Vogue (USa), novembre 1995: dalla mostra “Thierry Mugler: Couturissime“ la creazione “Cyborg” nello scatto di Helmut Newton(© The Helmut Newton Estate)

Vogue (USa), novembre 1995: dalla mostra “Thierry Mugler: Couturissime“ la creazione “Cyborg” nello scatto di Helmut Newton(© The Helmut Newton Estate)

La morte dello stilista francese è stata annunciata anche su Facebook dal suo agente, Jean-Baptiste Rougeot. “Siamo devastati nell’annunciare la morte del signor Manfred Thierry Mugler domenica 23 gennaio 2022”. Il post, condiviso sulla pagina ufficiale dello stilista, è stato un colpo al cuore per tutte le amanti della moda, ma non solo. Perché nella sua carriera, Mugler di successi ne ha raggiunti.

Le sue origini

Nato a Strasburgo il 21 dicembre del 1948, Mugler ha vissuto l’arte e la creatività sin da bambino. Oltre alla danza, da giovane ha subito il fascino del design d’interni. La sua vita, tuttavia, è cambiata quando si è trasferito a Parigi: nel 1970, ha iniziato a lavorare come vetrinista nella boutique Gudule. E, nel suo tempo libero, come chiunque rincorra un sogno, disegnava abiti, seguiva corsi di arte, ricercava il suo stile

Gli abiti per il video “Too Funky“ di George Michael

Thierry Mugler, Haute Couture ss 1997

Thierry Mugler, Haute Couture (sfilata 1997)

Non solo stilista, come recita la sua bio su Instagram. Mugler ha esplorato diversi ambiti artistici, dalla fotografia, al teatro, alla macchina da presa. Basti ricordare il videoclip girato per il brano "Too Funky" (1992) di George Michel. La sua ricerca dei materiali, la sua attenzione allo stile eclettico – una vera icona di teatralità – possono essere ammirati nel video “Too Funky di George Michael“, che ha catturato tutti per la sua moda portata al limite, quasi all’eccesso, e per questo irrinunciabile: la rottura di schemi definiti.

L’abito per Kim Kardashian al Met Gala 2019

L’abito per Kim Kardashian al Met Gala 2019

L’abito per Kim Kardashian al Met Gala 2019

I look di Kim Kardashian sono una garanzia: in occasione del Met Gala del 2019, Thierry Mugler aveva pensato per lei un vestito super aderente. Un capolavoro di nude e drappeggi, che ha costretto la Kardashian a indossare un bustier pur di poterlo sfoggiare. Netti e angolari, con un rifiuto deciso verso le stampe, gli abiti di Mugler si sono sempre contraddistinti per il classico “vitino a vespa“.

La grande mostra a Parigi

“Ma la sua non era ‘una donna oggetto’, bensì un ‘soggetto donna’, che esaltava il corpo cosciente”, sottolinea Thierry-Maxime Loriot, curatore della mostra retrospettiva in corso al Muséee des Arts Décoratifs di Parigi, inaugurata a settembre con una festa, dal titolo “Thierry Mugler: Couturissime", la prima rassegna dedicata allo stilista: raccoglie circa 150 capi realizzati tra il 1977 e il 2014. “Sono molto felice che una selezione così armoniosa del mio lavoro venga mostrata all’Arts Decoratifs, perché il mio lavoro è strettamente legato alla scultura, alla pittura e a tutte le altre arti decorative”, aveva detto lui stesso della retrospettiva.
Thierry Mugler, lo scandaloso stilista che ha dominato le passerelle europee tra la fine degli anni‘80 e l’inizio degli anni ‘90, è morto domenica. Aveva 73 anni

Thierry Mugler, lo scandaloso stilista che ha dominato le passerelle europee tra la fine degli anni‘80 e l’inizio degli anni ‘90, è morto domenica. Aveva 73 anni

“Sono sempre stato affascinato dall’animale più bello della terra: l’essere umano diceva un entusiasta Thierry Mugler - . Ho usato tutti gli strumenti a mia disposizione per sublimarlo: non sono un uomo che guarda al passato, a Parigi ho voluto mettere in scena le mie creazioni e immaginare una visione artistica globale, libera e reinventata. Così mi sono immerso in questa avventura creativa! Oggi si apre un capitolo molto bello per noi, questa è la città che mi ha aperto le braccia, e al Musée des Arts Décoratifs, che per me è il più bello degli scenari”.
Alan Strutt, Yasmin le bon, 1997. Thierry Mugler, collection ’La Chimère’, haute couture automne-hiver 1997-1998 (© Alan Strutt)

Alan Strutt, Yasmin le bon, 1997. Thierry Mugler, collection ’La Chimère’, haute couture automne-hiver 1997-1998 (© Alan Strutt)

Già presentata a Montreal, Rotterdam e Monaco – la mostra è stata inaugurata il 30 settembre dello scorso anno ad apertura della fashion week parigina. Esposte le creazioni di Mugler dal ’73, anno della prima sfilata, al 2003, quando il multiforme genio francese ha deciso di abbandonare il mondo della moda. Le mostra “Thierry Mugler hierry Mugler: Couturissime", inaugurata il 30 settembre 2021 al 24 resyterà a perta fino al 24 aprile al  Musée des Arts Décoratifs de Paris, 107 rue de Rivoli, 75001 Parigi "La danza mi ha insegnato molto rispetto al linguaggio del corpo, l’importanza delle spalle, come tenere la testa, camminare e posizionare le gambe", spiegava il designer parlando del suo modo di interpretare il movimento.

Iconico, eccentrico e indipendente

A soli 25 anni, il primo negozio, Cafè de Paris, trampolino di lancio verso quella che un anno dopo sarebbe diventata l’azienda Thierry Mugler. Alla fine degli anni ‘90, il lancio del suo profumo, “Angel“, in una bottiglia a forma di stella, diventato uno dei profumi più venduti della storia, capace di rivaleggiare persino con il leggendario “Chanel N 5“. Eccentrico e con enorme senso di indipendenza, Mugler aveva rifiutato la proposta di Bernard Arnault di dirigere Dior, proprio come aveva rifiutato qualche anno prima di lavorare al guardaroba di un film di Francis Ford Coppola.
Thierry Mugler fotografato da Steven Klein per Interview

Thierry Mugler fotografato da Steven Klein per Interview

Body-building e chirurgia plastica

L’uso della corsetteria e il suo esagerato approccio al corpo femminile gli aveva attirato critiche, ma lui stesso nel 2019, posando per un photoshot con Interview Magazine, aveva spiegato la sua passione per il body-building, lo yoga e la chirurgia plastica. “Penso che sia importante per le persone arrivare a una completa realizzazione di se stessi: sono sempre stato affascinato dal corpo umano e ho volute rendere omaggio a cosa puo’ fare”. Iconico il tributo pubblicato sulla sua pagina Instagram: “Un visionario la cui immaginazione ha consentito alle persone in tutto il mondo di essere più audaci e sognare in grande ogni giorno”.