Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » HP Trio » “Salvare le praterie della Lunigiana, scrigni della biodiversità tutelata dall’Unione europea”

“Salvare le praterie della Lunigiana, scrigni della biodiversità tutelata dall’Unione europea”

Legambiente rilancia l'appello al Parco Nazionale Tosco-Emiliano e ai sindaci ad utilizzare finanziamenti per riparare ai danni creati dall'abbandono degli sfalci e della pastorizia

Domenico Guarino
29 Maggio 2021
Share on FacebookShare on Twitter

Forse il nome non vi dirà niente, ma i Prati di Logarghena (Filattiera) e i Prati di Camporaghena (Comano), sono splendide oasi verdi, con grandi fioriture di narcisi selvatici (giunchiglie) e orchidee spontanee. Stiamo parlando delle ultime praterie della Lunigiana, comprese nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.  Logarghena inoltre è Zona speciale di conservazione, tutelata dalla Rete natura 2000 dell’Unione Europea che difende la biodiversità più minacciata.
Fino a qualche anno fa questi habitat naturali erano molto estesi, oggi invece, a causa dell’abbandono della pratica del pascolo e dello sfalcio, si stanno via via assottigliando. Tanto da essere ridotte (quasi) al lumicino.
Un vero peccato perché, a parte la straordinaria bellezza paesaggistica e le fioriture -che già di per sé sarebbe motivo sufficiente per la loro conservazione- questo ambiente è importantissimo per l’elevata biodiversità che conserva con habitat, flora e fauna protetti perché minacciati.

 

Appello e petizione online

Proprio in occasione della recente Giornata europea dei parchi, celebrata il 24 maggio, Legambiente ha ribadito l’appello lanciato il precedente 16 maggio per salvare le ultime praterie della Lunigiana. Il primo parco nazionale europeo fu istituito il 24 maggio 1909 in Svezia. In Italia i primi parchi nazionali sorsero nel 1922 con il Gran Paradiso e il Parco d’Abruzzo; ed oggi e il sistema delle aree naturali protette è composto da 24 parchi nazionali, 133 parchi regionali, 147 riserve naturali statali, 30 aree marine protette, oltre trecentosessanta riserve regionali, e una vasta rete di siti protetti, la maggior parte dei quali rientranti nella rete Natura2000 della Ue.
Legambiente si è rivolta al presidente del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, oltre che ai sindaci di Filattiera e Comano ed al presidente dell’Unione dei Comuni Montana Lunigiana, perché intervengano con urgenza per salvare le praterie della Lunigiana, e lo fa anche attraverso una petizione popolare online.

 

Habitat in pericolo

“Non è accettabile – commenta Matteo Tollini, responsabile Parchi e biodiversità di Legambiente Toscana – che a vent’anni dall’istituzione del Parco si possa verificare la perdita degli habitat (e specie fuanistiche e floristiche) più importanti della Lunigiana per la biodiversità. Il Parco e gli enti locali, sono tenuti ad attuare con urgenza tutte le azioni per fermare la perdita delle praterie di Logarghena e Camporaghena”.
“Non è solo un dovere per  legge – prosegue Tollini – ma un imperativo globale di grande attualità, infatti la conservazione della biodiversità è ritenuta strategica per combattere i cambiamenti climatici anche dal Next Generation Eu’, oltre che fondamentale per la sicurezza sanitaria”.

 

“Interventi mirati e cambio di mentalità”

Per salvare le praterie le azioni da fare non sono complicate. In parte si tratta di un cambio di mentalità, ma in questi tempi post covid, alla ricerca di nuovi modelli di sostenibilità, sarebbe anche opportuno rifletterci su e se del caso investire.
Quindi , secondo Legambiente “promuovere attività di sfalcio, decespugliamento, concimazione organica e pascolo delle praterie; ripristinare la creazione e il mantenimento di abbeveratoi e/o pozze di abbeverata, delle aree umide e mettere in atto un programma di controllo del cinghiale”. “Gli enti possono realizzare queste azioni direttamente, anche con finanziamenti pubblici dedicati, oppure finanziare allevatori e proprietari – continua l’associazione ambientalista – È in ballo la sopravvivenza di ambienti, che regalano scenari con stupende fioriture di narcisi e orchidee, ma soprattutto di fiori e animali minacciati o a rischio di estinzione che l’Unione europea ha individuato importanti o prioritari per la tutela della biodiversità nel continente. Ci aspettiamo che il Parco e gli enti locali mettano al primo posto dell’agenda  per non perdere del tutto le praterie di Logarghena e Camporaghena. I finanziamenti sono a disposizione (bilanci, Life, Psr, ecc): basta avere la volontà di usarli al più presto”.

Potrebbe interessarti anche

Maternità surrogata: a che punto siamo in Italia
Attualità

Maternità surrogata: reato universale o “atto di generosità”?

25 Marzo 2023
Paola & Chiara madrine del Roma Pride 2023
Attualità

Paola & Chiara madrine del Roma Pride 2023: “Mondo con più diritti è più giusto”

27 Marzo 2023
Anziana con morbo di Alzheimer: i ricercatori americani studiano le correlazioni tra mutamenti nel tessuto della retina e quelle nel cervello
Scienze e culture

Negli occhi i primi segni dell’Alzheimer: “Finestra sul cervello”

26 Marzo 2023

Instagram

  • In Cina è nata un’app per mandare baci a distanza.

MUA è il dispositivo creato dalla startup cinese di proprietà di Zhao Jianbo che simula i baci. La macchina - il cui nome si ispira al tipico suono che si fa quando si manda un bacio - si compone di labbra finte in silicone che si collegano al cellulare e, attraverso uno scambio di dati, simulano il gesto d’amore. 

💖E tu? saresti disposto a usare Mua per dare un bacio?

#lucenews #lucelanazione #mua #cina #bacistellari ellari
  • Partigiana, romanziera e confidente di Sartre: vi dice qualcosa il nome Alba de Céspedes? Forse no, ed è del tutto normale. Perché la scrittrice e poetessa italo cubana è rimasta sconosciuta al grande pubblico per troppo tempo. Ma per fortuna di recente si stanno sempre più riscoprendo le esponenti femminili di uno dei movimenti letterari più entusiasmanti del XX secolo, il neorealismo italiano del dopoguerra. E se nel 2018 l’editore Daunt ha iniziato la sua vitale opera di promozione di Natalia Ginzburg, ora grazie a Pushkin ‘rinasce’ de Céspedes. Donne famose in vita e poi dimenticate, che tornano a far sentire la loro voce anche attraverso moderne colleghe di penna come Elena Ferrante, l
  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Forse il nome non vi dirà niente, ma i Prati di Logarghena (Filattiera) e i Prati di Camporaghena (Comano), sono splendide oasi verdi, con grandi fioriture di narcisi selvatici (giunchiglie) e orchidee spontanee. Stiamo parlando delle ultime praterie della Lunigiana, comprese nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.  Logarghena inoltre è Zona speciale di conservazione, tutelata dalla Rete natura 2000 dell’Unione Europea che difende la biodiversità più minacciata. Fino a qualche anno fa questi habitat naturali erano molto estesi, oggi invece, a causa dell’abbandono della pratica del pascolo e dello sfalcio, si stanno via via assottigliando. Tanto da essere ridotte (quasi) al lumicino. Un vero peccato perché, a parte la straordinaria bellezza paesaggistica e le fioriture -che già di per sé sarebbe motivo sufficiente per la loro conservazione- questo ambiente è importantissimo per l’elevata biodiversità che conserva con habitat, flora e fauna protetti perché minacciati.  

Appello e petizione online

Proprio in occasione della recente Giornata europea dei parchi, celebrata il 24 maggio, Legambiente ha ribadito l’appello lanciato il precedente 16 maggio per salvare le ultime praterie della Lunigiana. Il primo parco nazionale europeo fu istituito il 24 maggio 1909 in Svezia. In Italia i primi parchi nazionali sorsero nel 1922 con il Gran Paradiso e il Parco d’Abruzzo; ed oggi e il sistema delle aree naturali protette è composto da 24 parchi nazionali, 133 parchi regionali, 147 riserve naturali statali, 30 aree marine protette, oltre trecentosessanta riserve regionali, e una vasta rete di siti protetti, la maggior parte dei quali rientranti nella rete Natura2000 della Ue. Legambiente si è rivolta al presidente del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, oltre che ai sindaci di Filattiera e Comano ed al presidente dell’Unione dei Comuni Montana Lunigiana, perché intervengano con urgenza per salvare le praterie della Lunigiana, e lo fa anche attraverso una petizione popolare online.  

Habitat in pericolo

“Non è accettabile – commenta Matteo Tollini, responsabile Parchi e biodiversità di Legambiente Toscana - che a vent’anni dall’istituzione del Parco si possa verificare la perdita degli habitat (e specie fuanistiche e floristiche) più importanti della Lunigiana per la biodiversità. Il Parco e gli enti locali, sono tenuti ad attuare con urgenza tutte le azioni per fermare la perdita delle praterie di Logarghena e Camporaghena”. “Non è solo un dovere per  legge – prosegue Tollini - ma un imperativo globale di grande attualità, infatti la conservazione della biodiversità è ritenuta strategica per combattere i cambiamenti climatici anche dal Next Generation Eu’, oltre che fondamentale per la sicurezza sanitaria”.  

"Interventi mirati e cambio di mentalità"

Per salvare le praterie le azioni da fare non sono complicate. In parte si tratta di un cambio di mentalità, ma in questi tempi post covid, alla ricerca di nuovi modelli di sostenibilità, sarebbe anche opportuno rifletterci su e se del caso investire. Quindi , secondo Legambiente “promuovere attività di sfalcio, decespugliamento, concimazione organica e pascolo delle praterie; ripristinare la creazione e il mantenimento di abbeveratoi e/o pozze di abbeverata, delle aree umide e mettere in atto un programma di controllo del cinghiale”. “Gli enti possono realizzare queste azioni direttamente, anche con finanziamenti pubblici dedicati, oppure finanziare allevatori e proprietari - continua l’associazione ambientalista - È in ballo la sopravvivenza di ambienti, che regalano scenari con stupende fioriture di narcisi e orchidee, ma soprattutto di fiori e animali minacciati o a rischio di estinzione che l’Unione europea ha individuato importanti o prioritari per la tutela della biodiversità nel continente. Ci aspettiamo che il Parco e gli enti locali mettano al primo posto dell’agenda  per non perdere del tutto le praterie di Logarghena e Camporaghena. I finanziamenti sono a disposizione (bilanci, Life, Psr, ecc): basta avere la volontà di usarli al più presto”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto