Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Scienze e culture » C’è anche un pezzo d’Italia fra i tredici luoghi del mondo a rischio di sparizione a causa dei cambiamenti del clima

C’è anche un pezzo d’Italia fra i tredici luoghi del mondo a rischio di sparizione a causa dei cambiamenti del clima

Venezia è messa a repentaglio dalla ingressione marina rapida” ovvero l’innalzamento repentino delle acque del mare che va a sommergere rapidamente tratti più o meno estesi di costa arrecando gravi danni all’ambiente

Domenico Guarino
3 Agosto 2021
maldive
nome scientifico:plectorhinchus vttatus
dolcilabbra orientale
ph pietro carullo/ag aldo liverani
Repertorio - Oggi Giornata mondiale degli Oceani

maldive nome scientifico:plectorhinchus vttatus dolcilabbra orientale ph pietro carullo/ag aldo liverani Repertorio - Oggi Giornata mondiale degli Oceani

Share on FacebookShare on Twitter

Il cambiamento climatico mette a rischio la tenuta degli ecosistemi ed interi continenti potrebbero cambiare aspetto in un futuro nemmeno tanto lontano. I fenomeni estremi, la siccità, le ondate di calore, lo scioglimento dei ghiacciai, l’azione scriteriata dell’uomo, la pressione antropica e produttiva, stanno già determinando trasformazioni evidenti che impattano quotidianamente sulla vita di ciascuno di noi. Ma nei prossimi anni la trasformazione di intere porzioni del nostro globo potrebbe essere talmente radicale da cambiare definitivamente la vita sul nostro pianeta
Quali sono i luoghi a maggior rischio di sparizione? Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, ne ha elencati 13.
Sta a noi e ai nostri Governi intervenire per evitare la catastrofe.

Mar Morto. L’enorme bacino situato nel punto più profondo della terra e pieno di acqua 10 volte più salata rispetto a quella di tutti gli altri mari è ufficialmente a rischio sopravvivenza. Il suo livello si è già abbassato di ben 27 metri a causa della perdita di equilibrio tra la quantità di acqua che evapora e quella che arriva dal fiume Giordano. Una situazione causata dalle attività agricole che hanno deviato il corso dei fiumi riducendone abbondantemente la portata e dalle industrie dedite all’estrazione di minerali della zona.

Foresta Amazzonica (foto). Sono sempre più frequenti deforestazione ed incendi che aggravano le condizioni del polmone verde del mondo. Ogni sessanta secondi continua a scomparite un pezzo di foresta grande come un campo di calcio»

Amazzonia in fiamme

Grande barriera corallina australiana. Le parti della barriera danneggiate impiegano migliaia di anni per riformarsi e questo è il punto a sfavore per la sua sopravvivenza considerato l’avanzato stato di sbiancamento dei coralli, che ha colpito due terzi dell’intera barriera, e le continue minacce causate dal riscaldamento globale

Kivalina. Gli esperti ipotizzano un’imminente alluvione che potrebbe cancellare definitivamente l’esistenza di questa piccola isola tra l’Alaska e la calotta polare artica. «L’innalzamento delle temperature nell’area artica ed il conseguente ritiro dei ghiacciai causano una continua e grave erosione costiera che porta ad un processo di riduzione della superficie dell’isoletta che ormai possiede solo una sottile striscia di sabbia che separa il mare dal villaggi L’Isola nella prima metà dell’Ottocento aveva una superficie 3 volte maggiore di quella attuale.

Barriera corallina del Belize. L’aumento della temperatura dell’acqua, il turismo di massa e l’inquinamento dell’Oceano ne hanno messo fortemente a rischio la sopravvivenza. Questo ecosistema, ricchissimo di biodiversità, è stato minacciato anche dalle autorizzazioni alla ricerca del petrolio a soli 10 chilometri di distanza dalla barriera corallina, poi morate dal Governo locale.

Australia meridionale. La desertificazione divora circa 6 milioni di ettari di superficie nel mondo ogni anno. Il peggioramento di questa condizione accresce il rischio di incendi con conseguenze gravose per gli animali e per gli insediamenti urbani

Africa sub sahariana. Anche qui la desertificazione avanza inesorabile. «Nei territori africani cresce in particolar modo la minaccia alla sicurezza alimentare. E considerata la povertà dei luoghi vessati dalle conseguenze del cambiamento climatico, l’allarme è rosso.

Kiribati.  Il cambiamento climatico mette a rischio la tenuta degli ecosistemi ed interi continenti potrebbero cambiare aspetto in un futuro nemmeno tanto lontano. I fenomeni estremi, la siccità, le ondate di calore, lo scioglimento dei ghiacciai, l’azione scriteriata dell’uomo, la pressione antropica e produttiva, stanno già determinando trasformazioni evidenti che impattano quotidianamente sulla vita di ciascuno di noi. Ma nei prossimi anni la trasformazione di intere porzioni del nostro globo potrebbe essere talmente radicale da cambiare definitivamente la vita sul nostro pianeta.

Maldive (foto in copertina). A causa dell’innalzamento dei mari potrebbe scomparire anche l’arcipelago indiano è noto per essere lo Stato più basso del mondo. L’80% delle oltre 1.000 isole che formano l’arcipelago delle Maldive si trova a meno di un metro di altezza sul livello del mare.

Glacier Montana Park. A causa del riscaldamento globale, i 150 ghiacciai presenti nelle 16 mila miglia quadrate del parco posto tra gli Stati Uniti ed il Canada si sono ormai ridotti a 37.

Bangladesh. Le inondazioni frequenti distruggono ogni tipo di costruzione rendendo i luoghi invivibili e privi del minimo necessario per la sopravvivenza delle popolazioni locali e più in particolare per i bambini.

Venezia. La Laguna è destinata a quella che viene definita “ingressione marina rapida” ovvero l’innalzamento repentino delle acque del mare che va a sommergere rapidamente tratti più o meno estesi di costa arrecando gravi danni all’ambiente.

Grand Canyon. Anche qui l’invasione umana è una gravissima minaccia. «Al considerevole incremento relativo alla costruzione di strutture ricettive per i turisti si è poi sommata una crescita esponenziale del numero di progetti da realizzare per lo sfruttamento delle risorse minerarie locali

Potrebbe interessarti anche

La sartoria per aiutare le donne vittime di violenza
Lifestyle

Violenza domestica, una sartoria terapeutica per cominciare una nuova vita

24 Marzo 2023
Intervento innovativo all'ospedale Regina Margherita di Torino
Scienze e culture

Per la prima volta al mondo paziente cieco recupera la vista

24 Marzo 2023
Alba de Céspedes
Lifestyle

Alba de Céspedes rinasce grazie a Elena Ferrante: ecco chi era

28 Marzo 2023

Instagram

  • In Cina è nata un’app per mandare baci a distanza.

MUA è il dispositivo creato dalla startup cinese di proprietà di Zhao Jianbo che simula i baci. La macchina - il cui nome si ispira al tipico suono che si fa quando si manda un bacio - si compone di labbra finte in silicone che si collegano al cellulare e, attraverso uno scambio di dati, simulano il gesto d’amore. 

💖E tu? saresti disposto a usare Mua per dare un bacio?

#lucenews #lucelanazione #mua #cina #bacistellari ellari
  • Partigiana, romanziera e confidente di Sartre: vi dice qualcosa il nome Alba de Céspedes? Forse no, ed è del tutto normale. Perché la scrittrice e poetessa italo cubana è rimasta sconosciuta al grande pubblico per troppo tempo. Ma per fortuna di recente si stanno sempre più riscoprendo le esponenti femminili di uno dei movimenti letterari più entusiasmanti del XX secolo, il neorealismo italiano del dopoguerra. E se nel 2018 l’editore Daunt ha iniziato la sua vitale opera di promozione di Natalia Ginzburg, ora grazie a Pushkin ‘rinasce’ de Céspedes. Donne famose in vita e poi dimenticate, che tornano a far sentire la loro voce anche attraverso moderne colleghe di penna come Elena Ferrante, l
  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Il cambiamento climatico mette a rischio la tenuta degli ecosistemi ed interi continenti potrebbero cambiare aspetto in un futuro nemmeno tanto lontano. I fenomeni estremi, la siccità, le ondate di calore, lo scioglimento dei ghiacciai, l’azione scriteriata dell’uomo, la pressione antropica e produttiva, stanno già determinando trasformazioni evidenti che impattano quotidianamente sulla vita di ciascuno di noi. Ma nei prossimi anni la trasformazione di intere porzioni del nostro globo potrebbe essere talmente radicale da cambiare definitivamente la vita sul nostro pianeta Quali sono i luoghi a maggior rischio di sparizione? Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, ne ha elencati 13. Sta a noi e ai nostri Governi intervenire per evitare la catastrofe. Mar Morto. L’enorme bacino situato nel punto più profondo della terra e pieno di acqua 10 volte più salata rispetto a quella di tutti gli altri mari è ufficialmente a rischio sopravvivenza. Il suo livello si è già abbassato di ben 27 metri a causa della perdita di equilibrio tra la quantità di acqua che evapora e quella che arriva dal fiume Giordano. Una situazione causata dalle attività agricole che hanno deviato il corso dei fiumi riducendone abbondantemente la portata e dalle industrie dedite all’estrazione di minerali della zona. Foresta Amazzonica (foto). Sono sempre più frequenti deforestazione ed incendi che aggravano le condizioni del polmone verde del mondo. Ogni sessanta secondi continua a scomparite un pezzo di foresta grande come un campo di calcio»
Amazzonia in fiamme
Grande barriera corallina australiana. Le parti della barriera danneggiate impiegano migliaia di anni per riformarsi e questo è il punto a sfavore per la sua sopravvivenza considerato l’avanzato stato di sbiancamento dei coralli, che ha colpito due terzi dell’intera barriera, e le continue minacce causate dal riscaldamento globale Kivalina. Gli esperti ipotizzano un’imminente alluvione che potrebbe cancellare definitivamente l’esistenza di questa piccola isola tra l’Alaska e la calotta polare artica. «L’innalzamento delle temperature nell’area artica ed il conseguente ritiro dei ghiacciai causano una continua e grave erosione costiera che porta ad un processo di riduzione della superficie dell’isoletta che ormai possiede solo una sottile striscia di sabbia che separa il mare dal villaggi L’Isola nella prima metà dell’Ottocento aveva una superficie 3 volte maggiore di quella attuale. Barriera corallina del Belize. L’aumento della temperatura dell’acqua, il turismo di massa e l’inquinamento dell’Oceano ne hanno messo fortemente a rischio la sopravvivenza. Questo ecosistema, ricchissimo di biodiversità, è stato minacciato anche dalle autorizzazioni alla ricerca del petrolio a soli 10 chilometri di distanza dalla barriera corallina, poi morate dal Governo locale. Australia meridionale. La desertificazione divora circa 6 milioni di ettari di superficie nel mondo ogni anno. Il peggioramento di questa condizione accresce il rischio di incendi con conseguenze gravose per gli animali e per gli insediamenti urbani Africa sub sahariana. Anche qui la desertificazione avanza inesorabile. «Nei territori africani cresce in particolar modo la minaccia alla sicurezza alimentare. E considerata la povertà dei luoghi vessati dalle conseguenze del cambiamento climatico, l’allarme è rosso. Kiribati.  Il cambiamento climatico mette a rischio la tenuta degli ecosistemi ed interi continenti potrebbero cambiare aspetto in un futuro nemmeno tanto lontano. I fenomeni estremi, la siccità, le ondate di calore, lo scioglimento dei ghiacciai, l’azione scriteriata dell’uomo, la pressione antropica e produttiva, stanno già determinando trasformazioni evidenti che impattano quotidianamente sulla vita di ciascuno di noi. Ma nei prossimi anni la trasformazione di intere porzioni del nostro globo potrebbe essere talmente radicale da cambiare definitivamente la vita sul nostro pianeta. Maldive (foto in copertina). A causa dell’innalzamento dei mari potrebbe scomparire anche l’arcipelago indiano è noto per essere lo Stato più basso del mondo. L’80% delle oltre 1.000 isole che formano l’arcipelago delle Maldive si trova a meno di un metro di altezza sul livello del mare. Glacier Montana Park. A causa del riscaldamento globale, i 150 ghiacciai presenti nelle 16 mila miglia quadrate del parco posto tra gli Stati Uniti ed il Canada si sono ormai ridotti a 37. Bangladesh. Le inondazioni frequenti distruggono ogni tipo di costruzione rendendo i luoghi invivibili e privi del minimo necessario per la sopravvivenza delle popolazioni locali e più in particolare per i bambini. Venezia. La Laguna è destinata a quella che viene definita “ingressione marina rapida” ovvero l’innalzamento repentino delle acque del mare che va a sommergere rapidamente tratti più o meno estesi di costa arrecando gravi danni all’ambiente. Grand Canyon. Anche qui l’invasione umana è una gravissima minaccia. «Al considerevole incremento relativo alla costruzione di strutture ricettive per i turisti si è poi sommata una crescita esponenziale del numero di progetti da realizzare per lo sfruttamento delle risorse minerarie locali
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto