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Doppio intervento in un’unica seduta, cesareo e rimozione edema cerebrale: salve mamma e figlia

La delicata operazione è stata eseguito al Policlinico di Bari. La donna di 35 anni, che era arrivata al pronto soccorso in codice rosso, ha potuto riabbracciare la sua piccola

di LUCIA LAPI -
24 settembre 2022
Un doppio intervento in un’unica seduta: taglio cesareo d’urgenza e rimozione dell’edema cerebrale hanno permesso di salvare la vita a madre e figlia

Un doppio intervento in un’unica seduta: taglio cesareo d’urgenza e rimozione dell’edema cerebrale hanno permesso di salvare la vita a madre e figlia

Un doppio intervento in un’unica seduta: taglio cesareo d’urgenza e rimozione dell’edema cerebrale hanno permesso di salvare la vita a madre e figlia, eseguendo contemporaneamente un parto cesareo di urgenza e un intervento di rimozione di un edema cerebrale per salvare la neonata e la mamma. La delicata operazione è stata eseguito al Policlinico di Bari. La donna, 35 anni, è arrivata al pronto soccorso in codice rosso, alla 35esima settimana di gravidanza: presentava alterazioni dello stato di coscienza, deficit della forza e della capacità espressiva. "Un rapido precipitare del quadro neurologico", lo hanno definito i medici che, in regime d’urgenza, hanno sottoposto la donna a una risonanza magnetica. L’esame ha riscontrato una voluminosa massa all’interno del cranio, un probabile tumore nella regione temporale sinistra. Viste le gravi condizioni della donna in stato di gravidanza avanzata si è riunita con urgenza un’equipe multidisciplinare di ginecologia ed ostetricia con il direttore dell’unità operativa professore Ettore Cicinelli, il direttore della neonatologia e terapia intensiva neonatale professore Nicola Laforgia, gli anestesisti con il direttore professore Salvatore Grasso e la coordinatrice dottoressa Anna Maria Protopapa e i neurochirurghi con il direttore dell’unità operativa professore Francesco Signorelli.

Il doppio intervento chirurgico

L’Italia è destinata a diventare sempre più vecchia. Se il crollo delle nascite non verrà arrestato, in meno di trent’anni il Paese perderà 5 milioni di abitanti

Un doppio intervento in un’unica seduta: taglio cesareo d’urgenza e rimozione dell’edema cerebrale hanno permesso di salvare la vita a madre e figlia

Si è deciso così di procedere a un doppio intervento chirurgico in una sola seduta operatoria. "In casi come questi l’intervento non può essere procrastinato, però su una paziente gravida ci possono essere rischi per il feto. La giusta soluzione è stata quella di procedere con il parto cesareo e con l’intervento neurochirurgico senza porre tempo tra un intervento e l’altro", spiega Signorelli. L’intervento si è concluso senza complicazioni, sono stati necessari per entrambe alcuni giorni di decorso post operatorio in terapia intensiva e finalmente dopo tutti i controlli la mamma ha potuto riabbracciare la sua piccola ed entrambe sono tornate a casa.

La difficile scelta

Viste le gravi condizioni della 35enne in avanzato stato di gravidanza, si è riunita con urgenza un’equipe multidisciplinare di ginecologia ed ostetricia con il direttore dell’unità operativa professor Ettore Cicinelli, il direttore della neonatologia e terapia intensiva neonatale prof. Nicola Laforgia, gli anestesisti con il direttore prof. Salvatore Grasso e la coordinatrice dottoressa Anna Maria Protopapa e i neurochirurghi con il direttore dell’unità operativa professor Francesco Signorelli. Il team di esperti ha deciso procedere a un doppio intervento chirurgico in una sola seduta operatoria. Quindi per ridurre al minimo necessario lo stress farmacologico dell’anestesia per la madre e il rischio di sofferenza del feto, prima si è proceduto al taglio cesareo e successivamente alla rimozione del tumore cerebrale, mediante monitoraggio continuo delle funzioni neurologiche. “In casi come questi l’intervento non può essere procrastinato, però su una paziente gravida ci possono essere rischi per il feto - le parole del professor Francesco Signorelli, che ha condotto l’intervento neurochirurgico - . La giusta soluzione è stata quella di procedere con il parto cesareo e con l’intervento neurochirurgico senza porre tempo tra un intervento e l’altro“. “Siamo intervenuti con tempestività operando il taglio cesareo per far nascere la piccola e consentire alla mamma di affrontare l’intervento neurochirurgico senza correre rischi per la bambina – aggiunge il professor Cicinelli che ha eseguito il taglio cesareo coadiuvato dal collega Marco Marinaccio – : l’intervento è perfettamente riuscito, alla nascita la piccola pesava 2,4 chili ed è stata ricoverata per qualche giorno in terapia subintensiva. Si è trattato di un importante lavoro di squadra tra equipe che ha permesso di salvare mamma e figlia”.