Il 18 maggio di due anni fa ci lasciava un uomo sensibile e colto, un vero genio della musica:
Franco Battiato. Tutti lo ricordano come ‘l’essere speciale’ per eccellenza, evocato nel testo de
La Cura che resta una delle sue più suggestive composizioni, mentre fioriscono numerose in questi giorni le manifestazioni organizzate in suo nome.
Battiato a 2 anni dalla scomparsa: commemorazione a Roma
Franco Battiato a 2 anni dalla scomparsa
Un artista che ha lasciato un solco netto nelle coscienze del suo vasto pubblico, tanto per la dimensione spirituale insita nei suoi brani, quanto per l’impegno sociale che pezzi come
Povera Patria o
Inneres Auge raccontano in modo inequivocabile. Battiato ha dunque lasciato in eredità un patrimonio culturale di immenso valore, dopo aver coinvolto in un ampio arco di tempo diverse generazioni sempre puntualmente incantate dalle sue parole, da una musica affascinante, da quella maniera tutta speciale di spalancare orizzonti invitando all’altro e all’altrove, ben oltre ogni apparenza. Componimenti fatti per sognare a occhi aperti, per essere trasportati ad opera di un incantesimo di parole e musica in ‘mondi lontanissimi’, calati in una suggestione da full immersion quasi cinematografica. “Franco Battiato non potrà mai morire davvero: lui sarà sempre presente a illuminare i nostri pensieri, perché la sua arte è destinata forse per decreto superiore all’immortalità.”
‘Battiato – L’uomo dell’Isola dei Giardini’ (Edizioni Minerva) di Guido G. Guerrera, scrittore e giornalista
A sostenerlo è il biografo storico di
Franco Battiato Guido Guidi Guerrera, che oltre ad aver scritto ben 4 testi sul compositore siciliano, tre dei quali in stretta collaborazione, ha con lui condiviso un’amicizia durata trent’anni. Guerrera che sta presentando in giro per l’ talia il suo ultimo
Franco Battiato - L’uomo dell’Isola dei Giardini ( Minerva Ed.) , parteciperà con un suo intervento introduttivo, previsto proprio il 18 alle ore 20,30, alla manifestazione commemorativa dal titolo ‘Battiato Nascosto’ organizzata dal flautista Andrea Ceccomori presso il teatro Ghione di Roma, in collaborazione con il
Mandir della Pace. Verranno eseguiti, oltre a un momento dedicato alle tipiche danze sufi , brani di Battiato interpretati dalla talentuosa Annalisa Baldi, con l’accompagnamento del quartetto d’archi ‘Suonosfera’ di Assisi, unito a quello al pianoforte di Antonio Cocomazzi e al flauto di Andrea Ceccomori.
Padre Bormolini è stato molto vicino a Franco Battiato
“Sono davvero onorato di essere presente a questa bella iniziativa, ma anche molto emozionato – ha concluso Guerrera – per me rievocare Franco è sempre bello, ma in un giorno così particolare per niente facile. Cosa dirò? Che di lui non potrò mai dimenticare la semplicità, la generosità e quel suo sguardo fatto per esprimere tutto anche senza bisogno di ricorrere alle parole. Il privilegio di averlo conosciuto e per così tanto tempo frequentato mi fa compagnia e mi conforta in molte occasioni, e provo gratitudine perché si rivela un balsamo per l’anima e un tonico per l’intelletto. Come diceva lui siamo ‘miseri ruscelli senza fonte’ , così è raro nella nostra vita incontrare una sorgente d’acqua purissima e incontaminata, una alla quale attingere senza timore. Franco Battiato ci ha largamente dissetati e per chi ha orecchie e cuore continua a farlo.”