Hiv, la campagna "U=U impossibile sbagliare": zero rischio di trasmissione

L'obiettivo delle 10 associazioni aderenti è aprire in Italia un dibattito sul virus che porti ad abbattere finalmente lo stigma

di CAMILLA PRATO
19 settembre 2023

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Unite contro l'Hiv e lo stigma che ancora circonda questa malattia. Dieci associazioni hanno deciso di lanciare insieme una campagna dal claim eloquente: "U=U impossibile sbagliare". Ovvero Undetectable = Untransmittable, non rilevabile è uguale a non trasmissibile.
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Il virus non rilevabile non è trasmissibile: questa l'evidenza (come il fatto che un triangolo abbai tre lati) presentata dalle 10 associazioni per la campagna

Informazione corretta sull'Hiv

"L’opinione pubblica del nostro Paese non conosce l’epidemia né tantomeno i progressi che la scienza ha fatto in questo ambito, e continua a reiterare contenuti vecchi e sbagliati, carichi di pregiudizi e stigma, che ancora oggi, dopo oltre 40 anni dalle prime diagnosi, colpiscono le vite delle persone con Hiv”. La parola d'ordine di Anlaids Ets, Arcigay Aps, Asa Milano odv, C.i.c.c, Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Lila onlus, Milano Check Point ets, Nadir ets, Nps Italia aps, Plus aps è allora innanzitutto una: informazione! Numerosi studi (già a partire dal 2011) hanno infatti dimostrato che le persone con Hiv, con livelli non rilevabili del virus nel sangue grazie alle terapie, "non possono trasmettere il virus ad altre persone, nemmeno attraverso rapporti sessuali non protetti", dichiarano le associazioni. La campagna è patrocinata da Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali e promossa da Icar, la Conferenza italiana sull’Aids e la ricerca antivirale.

Non Rilevabile è uguale a Non Trasmissibile

Nel 2016, Bruce Richman, attivista per i diritti delle persone sieropositive e pubblicitario newyorkese, ha coniato lo slogan U=U, per tradurre con un linguaggio immediato e semplice quello che le evidenze scientifiche avevano dimostrato senza alcun dubbio.
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L'Hiv da un soggetto con virus non rilevabile non è trasmissibile: un'evidenza come il fatto che 2 + 2 fa 4

In particolare nell’acronimo si contrae la formula "Undetectable = Untransmittable" ("Non Rilevabile è uguale a Non Trasmissibile"), e significa che le persone con il virus e una carica virale non rilevabile grazie a una terapia efficace non possono trasmetterlo attraverso i rapporti sessuali non protetti. Questa evidenza, confermata da tutti gli studi realizzati fino ad oggi in questo ambito (non è mai stato registrato un solo contagio nei gruppi di coppie sierodiscordanti), è stata perfino sottolineata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L'Oms ha rimarcato infatti l'importanza di questa tesi nella sua Guida consolidata sulla prevenzione, il trattamento e la cura dell'Hiv del 2021. “Siamo di fronte ad un enorme passo avanti della scienza nella lotta contro l'Hiv, è un fatto scientificamente dimostrato e non può essere negato”, spiegano ancora le 10 associazioni. Un avanzamento che ha importanti ricadute nella vita delle persone positive al virus. Per loro significa infatti avere la stessa aspettativa di vita di qualunque altra persona, avere relazioni sessuali sane e soddisfacenti, poter avere figli e figlie con la certezza di non trasmettere loro il virus. U=U significa che il rischio di trasmissione è zero. Significa finalmente libertà.

Le 3 priorità

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La Terra è rotonda: un'altra delle immagini "ovvie" a supporto della tesi che, in tema Hiv, U=U, Undetectable = Untransmittable

Le tre priorità indicate nella campagna per contrastare la diffusione del virus sono:
  • pratiche sessuali più sicure, quali l’uso del preservativo e l’accesso alla profilassi pre-esposizione (PrEP), cioè ai farmaci che prevengono la trasmissione del virus anche in caso di rapporti non protetti a rischio
  • la diffusione del test di screening, che deve diventare un pratica periodica e ordinaria per tutte le persone,  perché è il fenomeno dei late presenters, cioè coloro che troppo tardi, e spesso già in fase sintomatica, scoprono di aver contratto il virus, a tenere alti i numeri dell’epidemia.
  • informarsi in maniera accurata, consultare esperti e fonti autorevoli, diffondere informazioni corrette, per abbattere una volta per tutte lo stigma che ancora colpisce le persone che vivono con Hiv.
“Con questo obiettivo nasce questa campagna, per riaccendere le conversazioni nei luoghi sociali, favorire la presa di parola degli esperti e delle persone con Hiv sui mass media, riaggiornare le informazioni che, se sbagliate, orientano negativamente l’opinione pubblica e intossicano le relazioni sociali. È importantissimo dirci oggi, dopo 40 anni, che se è vero che l’Hiv non è ancora stato sconfitto con cure o vaccini efficaci, la vita delle persone con Hiv è radicalmente cambiata”.

La campagna

Al centro della campagna U=U Impossibile Sbagliare c’è quindi l’incrollabile fiducia nella scienza e nelle scoperte che lungo la storia dell’umanità sono diventate certezze assodate.
Lo spot, ideato e realizzato da Diversity Lab con la direzione creativa di Giorgia Di Pasquale, ha come testimonial la speaker radiofonica e scrittrice Florencia Di Stefano-Abichain. È lei, nelle vesti di moderna divulgatrice, a guidarci in un rapido viaggio che ripercorre domande fondamentali a cui tutte e tutti sappiamo dare risposta: la Terra? È tonda. Il fuoco? Brucia. 2+2? Fa 4. Risposte su cui è, appunto, impossibile sbagliare. "All’interno di questi incrollabili dati di fatto vogliamo si inserisca il "Non rilevabile = Non trasmissibile". La campagna comprende anche il sito impossibilesbagliare.it nel quale sono raccolte tutte le informazioni e le fonti da cui sono tratte. Diversity Lab si impegna da anni nel promuovere una comunicazione e un’informazione corretta e inclusiva verso tutti i gruppi marginalizzati. Da qui la scelta di un tone of voice spigliato, ironico, privo di pietismi, con la creazione di una campagna multisoggetto che risponde ai rapidi tempi della fruizione digitale. Si punta così a costruire un nuovo immaginario attorno al tema, così da migliorare sensibilmente le vite di chi, per decenni e ancora oggi, subisce ingiuste discriminazioni.

Le fonti scientifiche

Tra i principali studi che dimostrano l'efficacia della tesi c'è l'Hptn 052 del 2011, un trial randomizzato in doppio cieco che ha coinvolto 1.763 coppie sierodiscordanti (coppie in cui uno dei partner vive con HIV e l'altro no). Questo ha dimostrato che, tra le coppie in cui il partner con Hiv ha iniziato la terapia precocemente e ha raggiunto una carica virale non rilevabile, non si sono verificati casi di trasmissione del virus all'altro partner durante una media di 2,5 anni di follow-up. L'Opposites Attract del 2017 è stato uno studio prospettico condotto su coppie maschili omosessuali sierodiscordanti. Un partner era in terapia antiretrovirale con una carica virale non rilevabile e la ricerca ha confermato che non sono state osservate trasmissioni dell'Hiv durante il periodo di follow-up, in cui le coppie hanno avuto rapporti sessuali senza l'uso del preservativo. Successivamente (nel 2016 e 2019), sono stati condotti altri studi che hanno confermato questi risultati.