Polpi, lo Stato di Washington vieta l’allevamento: “Rispettiamo il benessere animale”

Mentre un’azienda spagnola pensa a creare mega allevamenti di questi animali a fini commerciali, negli Stati Uniti si procede all'opposto per tutelarli contro la possibilità degli effetti negativi della cattività

di DOMENICO GUARINO
31 marzo 2024
Un polpo

Un polpo

Curiosissimi ed estremamente intelligenti, i polpi sono noti per la complessità dei loro meccanismi cerebrali, e per la loro naturale tendenza ad esplorare, manipolare e controllare l'ambiente. Proprio per questo, negli ultimi anni, grazie anche a studi scientifici sempre più approfonditi, si è sviluppato un dibattito circa la liceità di un loro consumo a fini alimentari.

Maga allevamenti di polpi

Questioni etiche che si sono acuite a fronte dei progetti volti alla realizzazione di mega allevamenti a fini commerciali di questi molluschi. L’azienda spagnola di prodotti ittici Nueva Pescanova, ad esempio, ha deciso di costruire uno stabilimento di coltura nelle Isole Canarie capace di allevare e macellare polpi su scala industriale, uccidendo circa 1 milione di animali ogni anno. A quanto risulta ancora mancano le autorizzazioni, ma il progetto è già stato depositato.

La protesta degli animalisti

Le associazioni animaliste sono sul piede di guerra. Anche perché non si conoscono le reazioni dei polipi ,che sono animali estremamente solitari, una volta messi in cattività, a strettissimo contatto con altri esemplari della propria stessa specie. Non è escluso che le condizioni di affollamento degli allevamenti portino a violente aggressioni a fini territoriali e finanche al cannibalismo.

Per altro si sa poco al momento delle esigenze assistenziali di questa specie e delle sofferenze che si genererebbero in condizioni di costrizione. L'allevamento intensivo si configura così come un tentativo inedito, in grado di sollevare pesanti interrogativi etici.

Anche perché i polpi sono creature estremamente fragili, che si feriscono facilmente, in quanto non hanno scheletri interni od esterni per proteggerli, e la loro pelle è molto fragile e facilmente deperibile. Una volta confinati in spazi ristretti, possono dunque facilmente essere feriti, schiantandosi contro le pareti del serbatoio o gabbie. Senza contare che non esiste una legislazione vigente per regolamentare il settore e proteggere il benessere dei polpi d'allevamento.

Vietato l’allevamento nello Stato di Washington

Per tutti questi motivi lo Stato di Washington ha votato l'HB 1153, un disegno di legge unico nel suo genere che proibisce l’allevamento di polpi nello Stato, ufficialmente convertito in legge il 13 marzo 2024 e che entrerà in vigore l’11 giugno. Strom Peterson, che ha sponsorizzato la proposta, ha sottolineato l’importanza di bloccare un’attività che non solo danneggia l’ambiente, ma infligge anche tanta sofferenza agli animali:

Una decisione la cui importanza va al di là dei confini nazionali, mentre altri Stati come la California e le Hawaii stanno esaminando leggi simili, dimostrando, come ha dichiarato Jennifer Jacquet, professoressa di scienze e politiche ambientali presso l’Università di Miami, che la produzione industriale di polpi non è inevitabile e che è possibile fermarla prima che abbia inizio.

Per le associazioni animaliste "la legge dello Stato di Washington rappresenta una vittoria per il benessere animale e la sostenibilità ambientale. È un esempio di come le politiche statali possano giocare un ruolo fondamentale nel promuovere un futuro più etico e rispettoso del pianeta e delle creature che lo abitano. La speranza è che questa decisione pionieristica inneschi un cambiamento globale nelle pratiche di produzione alimentare. Un futuro in cui i polpi, come tutte le creature senzienti, possano vivere liberi e in armonia con il loro ambiente naturale".