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Il
razzismo, la
brutalità della polizia, il
black pride e la
cultura creola della Luisiana sono i temi principali di ’
Formation’ la clip di
Beyoncé che la rivista
Rolling Stone ha giudicato il
miglior video musicale di sempre. Grazie a questo riconoscimento, la cantante statunitense porta a casa un altro primato, oltre a quello di artista donna con il maggior numero di
Grammy vinti (28). La rivista ha infatti messo sul podio il videoclip di ‘Formation’, brano contenuto nell’album ‘Lemonadè del 2016. La classifica è stata stilata in occasione del
quarantesimo anniversario di Mtv, il canale televisivo a tema musicale. “Se il visual album (con 14 brani e 17 video) ‘Beyoncé’ ha reso l’omonima cantante una delle artiste più grandi di tutti i tempi - ha scritto Rolling Stone nelle motivazioni - il video di ‘Formation’ (e il conseguente album Lemonade) hanno fatto di lei
una delle più importanti protagoniste della musica e non solo“. Il video è stato girato a
Los Angeles, California, è stato diretto da
Melina Matsoukas e oltre a quelli a tema razziale e dell’orgoglio dei neri d’America, contiene riferimenti all’Uragano Katrina, Antebellum e alla cultura creola della Louisiana. Il video musicale modifica la canzone in modo tale da includere interpolazioni parlate dall’artista
Big Freedia e la personalità di YouTube
Messy Mya, che è stato
assassinato a New Orleans nel 2010. Il filmato comincia con
Beyoncé seduta sul tetto di una Ford Crown Victoria Police Interceptor in una strada completamente
allagata. Poi si vede un uomo in possesso di un giornale con la faccia di
Martin Luther King Jr. con il titolo ‘The Truth’. Seguono delle scene con un ragazzo incappucciato che si esibisce in passi di
break dance davanti ad alcune
auto della polizia, con alle spalle un muro pieno di
graffiti con le parole ‘
smettete di spararci'. Nel video appare anche la figlia,
Blue Ivy Carter. All’epoca sempre il Rolling Stone scrisse che "nell’era di
#BlackLivesMatter, la canzone era assolutamente necessaria".
Formation è stata successivamente collocata al primo posto nella lista «
50 Best Songs of 2016» della stessa rivista. Al secondo posto della classifica c’è ‘Hurt’ di
Johnny Cash, al terzo ‘Vogue' di
Madonna mentre ‘Billie Jean’ di
Micheal Jackson è al decimo posto.