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Come essere dei bravi neo genitori e non impazzire: arriva in aiuto Quantum Bebè

La puericultrice e imprenditrice Rustici: “La difficoltà di portare aiuto dove serviva in pieno lockdown mi ha illuminato”

di CATERINA CECCUTI -
5 novembre 2023
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I primi mesi dopo la nascita di un bambino sono molto emozionanti, sia nel bene che nel male. Accanto a sensazioni magiche come la tenerezza e l'amore infinito verso il bebè, infatti, un neo genitore si trova spesso a provare emozioni controverse come il senso di inadeguatezza, la paura di non essere capaci di interpretare i bisogni del bimbo, la stanchezza dovuta al cambiamento drastico delle proprie abitudini di vita.

L'idea durante la pandemia

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Simona Rustici

Simona Rustici, puericultrice di professione, era abituata dal 2008 a prestare assistenza proprio ai genitori alle prime armi – sia in Svizzera che in Italia -, che si rivolgevano alla sua professionalità per imparare a gestire il primo anno della nuova routine familiare. Ma, purtroppo, la pandemia da Covid-19 le ha impedito di seguire i propri pazienti vis a vis. “La difficoltà improvvisa di portare aiuto dove serviva in pieno lockdown mi ha illuminato – racconta a Luce! –. Avendo moltissimo tempo a disposizione, ho ripreso in mano gli studi e i testi su cui mi ero formata e aggiornata e li ho rielaborati con le esperienze mutuate sul campo negli anni di contatto con le famiglie. È stata una folgorazione: ho capito di volere consentire al più ampio numero di genitori di avere sempre a disposizione gli strumenti necessari per vivere al meglio la loro condizione di vita".

Quantum Bebè, la piattaforma per neo genitori

Comincia così a prendere forma “Quantum Bebè”, una nuova piattaforma per aiutare le neo mamme e i neo papà ad affrontare al meglio la nascita di un figlio: "Un percorso facile e insieme articolato per la fascia 0-1 anno: i 12 mesi più delicati della vita di un neonato e più intensi per le neo mamme e i neo papà" continua Simona. "Quantum Bebè è diversa da ogni altra piattaforma, perché ha alla sua base un concetto di genitorialità che punta ad entrare in comunione con il proprio bimbo. Si parte da una serie di corsi (pre-parto o dedicati al raggiungimento della serenità della neo mamma e del bebè), proseguendo con incontri online in diretta settimanali, come il 'Salotto famiglia serena', in cui affrontare dal vivo le difficoltà e i cambiamenti in modo interattivo e teso al confronto. Ma anche con la possibilità di prenotare incontri dedicati per consulenze personalizzate. Perché crescere ed educare un bebè implica necessariamente ripercorrere anche le proprie tappe evolutive, e il nascituro diventa lo specchio in cui rivediamo il piccolo che a nostra volta siamo stati".
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Quantum Bebé è una piattaforma nata per aiutare i neo genitori

Rispondere alle esigenze del bebé senza dimenticare se stesse

Puericultrice e assistente all’infanzia, formatasi con corsi in psicologia e di crescita personale, la fondatrice della start up ha elaborato un sistema pratico e semplice che insegna non solo a fare, ma ad osservare, sottolineando l’opportunità di vivere sempre più intenzionalmente il momento presente per poter essere pronti a soddisfare le esigenze del bambino senza dimenticare se stessi. “Quantum Bebè offre strumenti e pratiche dedicati alla madre, in modo da permetterle di prendere coscienza che solo amando se stessa può amare il proprio bebè, affrontando con naturalezza le evidenti difficoltà fisiche strettamente legate al parto e post-parto (con i disagi ormonali e le difficoltà emotive che ne conseguono). Ogni mamma ha il diritto di recuperare la forza necessaria per crescere la propria creatura e dovrebbe poterlo fare senza sentirsi sola.” Dottoressa Rustici, in base alla sua esperienza personale quali sono le problematiche che preoccupano maggiormente i genitori di bambini 0-1? “L’arrivo in famiglia di un bebè mette in evidenza le sfide che devono essere superate da entrambi i genitori. Si tratta di un grande cambiamento che necessita di essere vissuto in equilibrio, innanzitutto considerando il punto di vista di ciascuna delle due figure – padre e madre – affinché il figlio possa essere accolto nell’ambiente più sereno.
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L'arrivo in famiglia di un neonato sconvolge gli equilibri di coppia

Papà e mamma affrontano le situazioni in modo diverso e diverse sono quindi le problematiche da considerare nel primo anno di vita del bambino. La madre, che inizialmente era preoccupata di portare a termine la gravidanza, di riuscire a far nascere un bambino sano, di avere latte a sufficienza, ora è preoccupata di riuscire ad accudire al meglio la propria creatura, anche se la stanchezza è infinita. Si chiede se saprà gestire l’allattamento, se sarà in grado di capire cosa vorrà dirle il suo bimbo quando piange, se saprà portare avanti il suo ruolo di mamma e di donna che desidera riprendere a lavorare, e avrà continuamente a che fare con questi dilemmi che sono anche dovuti al non completo riequilibrio ormonale, un processo fisico in corso in lei e che richiede un tempo diverso da donna a donna. Ma questa madre è comunque anche una donna che vede il suo corpo cambiato, ingrassato, stanco, che sessualmente non risponde, vede e sente le 'cicatrici' che devono sanarsi, a prescindere da un eventuale cesareo o meno. Per il padre, invece, iniziano le preoccupazioni di non riuscire a provvedere al meglio al sostentamento anche economico, oltre che di supporto, della sua famiglia, perché si trova ad elaborare un nuovo concetto di responsabilità. Anche lui ha carenze di sonno e mancanza di tempo per sé e per la coppia che sta imparando a vedere in modo diverso. Quel + 1 che è arrivato e che lo riempie di gioia e orgoglio è anche il motivo per il quale la sua compagna sembra non esserci più. Il papà, l’uomo, è solo con le proprie emozioni, esigenze fisiche, vive in solitudine gli assestamenti che implicano l’essere diventato genitore. La mia decennale esperienza ha evidenziato che la prevenzione è lo strumento ideale per evitare i rischi che si insidiano anche nelle coppie più affiatate.
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I neo papà sentono su di sé la responsabilità del sostentamento familiare

È necessario che anche il padre si prepari adeguatamente alla nascita del figlio e che lo faccia seguendo con la madre un corso pre-parto che gli consenta di comprendere meglio il grande cambiamento psicofisico della sua compagna, in modo da evitare di dare per scontato ciò che invece scontato non è". Dottoressa ritiene dunque che attraverso una corretta preparazione all'arrivo del bimbo anche il rapporto di coppia possa beneficiarne? “Sì, ogni parto è una nuova esperienza per la donna. L'uomo deve avere quindi gli strumenti, oltre che gli argomenti, per creare una comunicazione sottile, intima e condivisa con la futura madre, che sarà poi la nuova donna che anche lui incontrerà. Se correttamente informato, il futuro papà avrà gli strumenti per superare anche il suo personale disorientamento, saprà come contribuire a creare con la propria partner una 'nuova relazione di coppia' e si sentirà saldo nel suo ruolo di sostegno e supporto per tutta la famiglia". Può riportarci alcuni esempi di intervento basati sulla sua personale esperienza? “Certamente. Per esempio ho aiutato S. a lasciare andare il suo senso del controllo sulla gestione della casa e dell’economia domestica, e a concentrare le proprie energie sul bebè, recuperando forze e permettendosi di vivere il puerperio serenamente, senza sensi di colpa. Ad F. ho fatto capire che la figlia stava mangiando a sufficienza. Che anche il livello minimo della curva percentile era comunque adeguato e che la neonata stava crescendo, semplicemente con i propri tempi. L’ho aiutata a lavorare sul suo stato d’animo per non trasmetterlo alla bambina, fornendole suggerimenti utili per agevolare il desiderio di alimentarsi nella piccola.
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Le neo madri non devono perdere di vista il loro essere in primis donne

Mi viene in mente anche di quando ho aiutato un papà a connettersi con sua moglie e con suo figlio, creando una routine che permettesse alla madre di ritagliarsi del tempo da dedicare alla coppia e gestire le crisi del primo anno. G e D non dormivano da 7 mesi per i continui risvegli notturni dei gemelli; in questo caso abbiamo applicato la tecnica di Tracy Hogg, puericultrice americana. Insomma, Quantum Bebè è l’immagine di una famiglia rappresentata da un albero: le radici forti e vigorose sono mamma e papà che, attraverso il passaggio del nutrimento nel tronco, generano foglie e frutti in quei rami che rappresentano i figli. Sono proprio le radici a stabilizzare e dare forza ai rami. E sono proprio le radici espanse e solide che permettono al bambino di camminare nella vita mostrando la propria unicità - nella sua “perfetta imperfezione.”