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"D-Side - Il lato diverso delle cose": il programma tv che parla di diversità, unicità e inclusione

9 marzo 2022
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Una donna transgender può entrare in un bagno femminile? È giusto ricorrere alla chirurgia estetica se hai un difetto fisico? Ci sono cose che una persona in sedia a rotelle non può fare? Gli stranieri ci rubano il lavoro? Assumeresti un babysitter maschio? Usciresti con una persona che ha un disturbo mentale? A queste sei domande e a tante altre, che spesso finora capitava di ignorare o comunque mettere nel dimenticatoio per non urtare l’altrui sensibilità, ha intenzione di rispondere una nuova trasmissione di RaiPlay. Si chiama D-Side - Il lato diverso delle cose e, in una certa sintonia con i principi fondanti di Luce!, il progetto digitale di Qn Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno che state leggendo e si occupa di inclusione, coesione sociale, diversità, lotta alle discriminazioni, rappresenta un’altra sfida condivisibile nel campo dei diritti e della sostenibilità in vari aspetti della vita. Questo almeno nelle intenzioni dei curatori del programma.
 
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La conduttrice di D-Side Giulia Lamarca

Non rimarrà che seguire online da mercoledì 9 marzo il nuovo programma, voluto da Rai Per il Sociale in esclusiva per RaiPlay e prodotto da Stand By Me, per capire se davvero sapranno parlare di diversità, unicità, inclusione. Se saranno sinceri nel trattare i temi del momento, le questioni al centro del dibattito quotidiano in un mondo che sta cambiando e sta cercando di trovare altri linguaggi per raccontarsi. Noi di Luce! lo facciamo da tempo, ma non saremo certo gelosi (anzi) se anche D-Side accenderà i riflettori su alcuni aspetti della cosiddetta diversità: dall’identità di genere al razzismo, dalla disabilità al think different, dagli stereotipi di genere alla body positivity. Temi che creano dibattito tra generazioni diverse, saranno affrontati nel programma attraverso domande provocatorie che possono suscitare risposte sorprendenti, ma anche, come dicevamo, patate bollenti che di solito tante altre pubblicazioni evitano di fare o prendere in considerazione.

La conduttrice: Giulia Lamarca

Giulia Lamarca col marito e la figlia Sophie

Siamo convinti che la conduttrice della trasmissione, Giulia Lamarca, ce la metterà tutta per sfatare questa consuetudine e sferzerà a suo modo i luoghi comuni. La trentenne psicologa, travel blogger, ex pallavolista e tennista nonché neo-mamma torinese, che dal 2011, a causa di un incidente in moto, è in carrozzina, in ogni puntata di D-Side intervisterà uno o più ospiti, provenienti dai vari 'ambiti' della diversità. Interviste serie ma non seriose, che "non hanno alcuna pretesa - sottolinea Giulia - di rivelare la verità assoluta o di offrire facili soluzioni". A stimolare il dibattito e animare il confronto sarà anche una serie di coppie molto diverse tra di loro, che rappresentano quello che consideriamo il sentire comune, che si esprimerà sulle tematiche affrontate in ogni puntata, fornendo temi, spunti di riflessione e nuovi punti di vista per accendere il dibattito e abbattere stereotipi.

Sei argomenti per sei puntate

Sei argomenti, sei puntate per questa nuova serie che vuole spingere al confronto sulla diversità, una risorsa che aggiunge valore alla vita della comunità che la abbraccia. Eccone una estrema sintesi argomentata per temi e puntate:

Identità di genere

"Per un figlio ci vuole un padre e una madre, non due padri o due mamme. Però purtroppo è la realtà di oggi". LGBTQIAP… Un insieme di lettere che, una per una, rappresentano tante conquiste e altrettanti pregiudizi da abbattere ancora. Ne parlano Francesca Vecchioni, presidente di Diversity Lab, e Leonardo Santuari, influencer transgender, con le loro esperienze personali ci aiutano a riconoscere tutte le lettere, tutte le persone, tutte le identità.

Body Positivity

"Come stai bene! Sei dimagrita?" "Con quel fisico non dovrebbe indossare un vestito così stretto!" "Bella, peccato per i chili di troppo". Continua a imperversare il bodyshaming, una cattiva abitudine per alcuni, un motivo di enorme sofferenza per altri. Per fortuna contrastarlo c’è la body positivity, di cui Giulia Lamarca parla con l’attivista e giornalista Lara Lago, combattiva e orgogliosamente grassa.

Disabilità

"Dico sempre che siamo tutti diversamente uguali, siamo diversi nell’aspetto ma uguali nella dignità". A volte le barriere mentali sono più difficili da abbattere di quelle fisiche e, in entrambi i casi, cercare di superarle o abbatterle è complicato ma anche elettrizzante. È quello che Arturo Mariani racconta a Giulia. Calciatore, scrittore e influencer, Arturo descrive se stesso non come un ragazzo con una gamba in meno ma "con una gamba invisibile in più". Razzismo, immigrazione, religione "Tu stai in Italia e fai quello che fanno gli italiani". In Italia ci sono 5 milioni di residenti stranieri, quasi il 9% della popolazione. Nelle nostre classi elementari 12 bambini su 100 sono figli di immigrati e solo negli ultimi due anni sono nati quasi 60mila bambini da genitori non italiani … allora possiamo dire che nel nostro Paese i pregiudizi legati al razzismo sono superati? Purtroppo no. Giulia ne parla con Aisha Coulibaly, che con il suo background metà ivoriano e metà pugliese ha deciso a 24 anni di ideare Mygrants, la piattaforma online che aiuta gli immigrati a trovare lavoro.

Donne e uomini - Stereotipi a confronto

Qual è il più grande pregiudizio che unisce il mondo del lavoro e quello della famiglia, la scienza e la politica, le relazioni sentimentali e quelle istituzionali? La differenza tra uomini e donne. Ne parlano Diletta Belotti, attivista e femminista, e Lorenzo Gasparrini, filosofo, per smascherare ingiustizie e preconcetti che ancora oggi rendono il divario tra generi una sfida da vincere.

Think Different

"Ci vorrebbe un nuovo paio di occhiali per osservare la diversità da un nuovo punto di vista". Questo è uno dei consigli di Lara Pelagotti, la psicoterapeuta che usa i social network come uno studio 'aperto' di terapia. Lei interverrà sul tema think different: il filo conduttore che lega le riflessioni affrontate durante la serie. Siete pronti a cambiare le vostre lenti?