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“Racconto musiciste straordinarie che non potevano affermarsi come tali, perché donne”

Margherita Vicario esordisce alla regia con il film Gloria!, una storia femminile ai molti sconosciuta: nella Venezia del ‘700, ospiti di istituti religiosi, le ragazze orfane venivano istruite alla musica

di GIOVANNI BOGANI -
24 aprile 2024
“Gloria!” di Margherita Vicario

“Gloria!” di Margherita Vicario

E’ in questi giorni nelle sale “Gloria!” di Margherita Vicario, cantautrice fra le più interessanti del panorama indipendente, alla sua prima esperienza nella regia. E per il suo esordio, Margherita sceglie una storia tutta femminile, molto – ancora – sconosciuta, e sorprendente: quella delle donne che, nel Settecento, a Venezia, furono le più formidabili musiciste d’Europa. Erano le ragazze orfane, ospiti di istituti religiosi, che venivano istruite alla musica. Raggiungendo, in alcuni casi, livelli di assoluta eccellenza. Intorno a questo nucleo, Margherita Vicario imbastisce una storia di amicizia, di sorellanza, di creatività comune. Non diciamo di più per non spoilerare niente, ma la musica è – ovviamente – un ingrediente fondamentale. Ed è una musica a sua volta sorprendente: perché mette insieme arie settecentesche e musica assolutamente contemporanea, pop: le dita sul pianoforte suonano qualcosa di “antico” che impercettibilmente si trasforma, e diventa qualcosa di assolutamente contemporaneo. Mette insieme, insomma, il rigore della ricostruzione e la gioia della fantasia, della creazione.

Margherita Vicario  presenta il suo "Gloria!"  oggi al Cinema Eden
Margherita Vicario presenta il suo "Gloria!" oggi al Cinema Eden

“Ci ho messo molti anni a realizzare questo film: è dal 2016 che ho iniziato a pensare questa storia”, dice Margherita Vicario, che ha studiato come attrice, all’Accademia d’arte drammatica, prima ancora di comporre canzoni. “Volevo raccontare una storia di donne, ma anche cercare di raccontare che cosa la musica può fare per noi: la musica che può essere eccitante, consolatoria, sorprendente... Mi piaceva anche raccontare i meccanismi con cui nasce la musica. È una storia che ha dei tempi fiabeschi, ma è radicata in un contesto reale”. “Ho fatto delle ricerche sulle compositrici donne, e mi sono imbattuta nella storia di questi istituti femminili con eccellenti musiciste”, dice Margherita Vicario. “Ho pensato che sarebbe stato bello farci un film, ma era un sogno. Finché Alice Rohrwacher, che apprezzava le mie canzoni, un giorno mi ha detto ‘vieni con me, ti presento un produttore’. Ho incontrato Carlo Cresto-Dina di Tempesta film, ed è nata il lungo cammino del film. Che adesso, dopo essere stato in concorso alla Berlinale, è in giro per le sale italiane. Poi sarò in diversi festival in giro per il mondo, e insomma: sono felice”.

“Gloria!” di Margherita Vicario
“Gloria!” di Margherita Vicario

“Tornando alla storia del film – dice Margherita – nel Settecento, a Venezia, c’erano in questi istituti per orfane delle musiciste straordinarie. Ma non era loro consentito affermarsi come musiciste, non era concepito il mestiere della musicista donna. Solo alcune potevano affermarsi come sorelle, figlie o mogli di musiciste”. “Attraverso la musica, le protagoniste manifestano se stesse, la loro vitalità, i loro sogni, le loro speranze”, dice. E lo fanno, in effetti, con una specie di paradosso musicale: con la leggerezza liberatoria del pop, creando un bel contrasto con l’ambientazione in costume, con le candele disseminate dappertutto, e curate maniacalmente, tagliate per fare la luce “giusta”, come in un “Barry Lyndon” kubrickiano.

“Gloria!” di Margherita Vicario
“Gloria!” di Margherita Vicario

Nel film anche un ottimo Paolo Rossi, maestro di cappella che gestisce l’orchestra del collegio, un inatteso Elio – degli Elio e Le storie stese – e cinque ottime protagoniste femminili, da Galatea Bellugi a Carlotta Gamba, a Maria Vittoria Dall’Asta, Sara Mafodda e Veronica Lucchesi, conosciuta come voce de “La rappresentante di lista”.