Il cast di "RuPaul's Drag Race" agli Emmy
Una televisione più
inclusiva in un mondo più inclusivo. Ecco perché Discovery sta organizzando nei minimi dettagli lo
sbarco in Italia del format che ormai dal 2009 anni spopola in America:
“RuPaul’s Drag Race” che nella sua versione italiana si chiamerà
“Drag Race Italia”. Il format, di origine statunitense, prevede che
Drag Queen e donne trans si sfidino a passi di danza, servizi fotografici e prove di canto. Ogni puntata si suddivide in tre fasi: la cosiddetta
“mini sfida” che ogni volta corrisponde a una gara con caratteristiche e tempi differenti. Alcune sono
veri e propri classici che si ripetono in ogni edizione, come lo shooting con il noto fotografo
Mike Ruiz. La vittoria, garantisce
un vantaggio o la possibilità di
formare le squadre per la seconda fase, la sfida principale.
La sfida principale generalmente si svolge in formato
individuale. La prova spesso consiste nella creazione di un
outfit utilizzando
materiali non convenzionali o in una sfida
canore o nell'esibirsi in uno
spettacolo di cabaret. I premi per il vincitore, o i vincitori, spesso sono
vestiti, gioielli, cosmetici e altro ancora. Alla fine della puntata, oltre a un vincitore, c’è anche uno
sconfitto: le due peggiori Drag selezionate da
RuPaul e
Michelle Visage, giudici fissi affiancati nelle scelte da ospiti diversi di puntata in puntata, devono sfidarsi in un’esibizione in
playback. Una proseguirà nella competizione, l’altra sarà definitivamente
eliminata. Così, fino ad arrivare all’incoronazione dell’
America’s Next Drag Superstar.
Tommaso Zorzi, giudice di "Drag Race Italia"
Il programma ha parecchio seguito negli States, tanto da garantirgli
9 Emmy Awards, e da
novembre sbarcherà anche in Italia. La giuria sarà formata da
Tommaso Zorzi, seguitissimo influencer, l’attrice
Chiara Francini e la nota
Drag Queen Priscilla, residente al Jacki O’ di Mykonos e star internazionale. Discovey conferma le particolari
attenzioni riservate alla comunità
lgbtqia+, come ribadito da Laura Carafoli: “Non lasceremo nulla al caso. Abbiamo messo su una
task force anche con
attivisti storici, non possiamo permetterci di
sbagliare. Sarà un programma di grande attenzione verso la comunità lgbtq+. I casting sono partiti alla ricerca di Drag Queen per
raccontare tutta l’Italia da nord a sud, puntando anche ad
età differenti. Ci sarà grande divertimento ma anche grande attenzione” Secondo quanto sostiene Dimitri Cocciuti, autore televisivo e responsabile del progetto, non dobbiamo aspettarci troppe differenze dal programma originale: “Il format, non si è differenzierà da quello originale: c’è una piccola bibbia di regole da rispettare”
L’integrazione e la
normalizzazione della diversità si porta avanti anche così.