Con
Drusilla Foer, Sanreno 2022 sdogana la prima conduzione en travesti della storia del festival. Drusilla è infatti il personaggio di una nobildonna toscana un po’ vanesia, una diva dello spettacolo, una stella del web e un’icona fashion,
inventato da Giancluca "Gigo" Gori, attore fiorentino di 55 anni, che ne ha fatto il suo alter ego e da anni appare nelle sue sembianze in tv e in spettacoli teatrali ma anche sui social, dove Drusilla ha un proprio account. Le altre
presenze femminili che si divideranno - una per sera - il parco dell'Ariston con lei saranno,
Ornella Muti, Lorena Cesarini, Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli. Queste l
e cinque co-conduttrici del Festival di Sanremo 2022, in programma dall’1 al 5 febbraio che affiancheranno Amadeus nel corso delle serate del festival della canzone. In ordine di apparizione: Ornella Muti nella serata del martedì, Lorena Cesarini il mercoledì, Drusilla Foer il giovedì, Maria Chiara Giannetta venerdì e, direttamente da Canale 5, Sabrina Ferilli sabato.
Le protagoniste
Nella foto, le cinque co-conduttrici di Sanremo 2022: da destra verso sinistra, Ornella Muti (66 anni), Lorena Cesarini (35 anni), Drusilla Foer (55 anni), Maria Chiara Giannetta (29 anni) e Sabrina Ferilli (57 anni)
Drusilla Foer, toscana, all’anagrafe Gianluca Gori, ha debuttato in teatro ma anche fatto cinema e televisione. I giornali la hanno spesso definita ‘Nobildonna' ma lei preferisce chiamarsi - ironicamente - ‘anziana soubrette'. Artista, cantante, attrice e pittrice, ha recitato anche nel film di
Ferzan Ozpetek ‘Magnifica Presenza' ma per il popolo del web è un’icona di stile capace di prestarsi anche al sostegno di cause sociali di grande importanza. Alcuni dettagli anche sulle altre presenze femminili previste a
Sanremo 2022. Tra le più note attrici italiane, romana,
Ornella Muti, 50 anni di carriera, ha nel suo bagaglio professionale innumerevoli successi, non solo cinematografici ma quella del 72° Festival della Canzone Italiana sarà però la sua 'prima volta'. Così, dopo aver interpretato diversi generi cinematografici lavorando tra gli altri con Dino Risi, Damiano Damiani, Mario Monicelli, Marco Ferreri, Ettore Scola, John Landis, Paolo Virzì, Francesca Archibugi e Woody Allen, Ornella Muti si ritroverà a scendere la fatidica scalinata di Sanremo per raggiungere Amadeus nella conduzione del più importante appuntamento con la musica italiana.
Lorena Cesarini, attrice nata a Roma 35 anni fa, una laurea in Storia contemporanea, ha interpretato Isabel Mbamba, la prostituta che fa breccia nel cuore di Aureliano, alias Alessandro Borghi, in "Suburra - La serie".
Maria Chiara Giannetta è la protagonista di "Blanca", la tenace profiler non vedent, vera rivelazione della fiction-rivelazione di Raiuno in questa stagione.
Sabrina Ferilli torna a ventisei anni dalla prima conduzione all’Ariston (quella con Pippo Baudo e Valeria Mazza) e festeggia stupita con un post su
Instagram: "Certe notizie è meglio riceverle da seduti. Buona serata a tutti! Grazie @giovanna_e_amadeus Ci vediamo il 5 febbraio!".
L'Eleganzissima Drusilla
Ma la vera novità è lei. L’hanno definita icona di stile e sta andando fortissimo sul web, in tv e sul palcoscenico. Drusilla Foer ha portato in giro per l’Italia il recital ‘
Eleganzissima’; alter ego dell’attore
Gianluca Gori, Drusilla Foer è una nobildonna fiorentina molto nota al pubblico per le sue numerose apparizioni televisive, sui social e anche cinematografiche.
Gianluca "Gigo" Gori nei panni di Drusilla Foer
Drusilla, interprete e autrice di ‘Eleganzissima’ (la cui direzione artistica è di Franco Godi) è
molto seguita sui social e in tv; le conferme sono arrivate durante la pandemia. “Credo che molti di coloro che mi seguono adesso mi siano in qualche modo grati di averli intrattenuti durante il lockdown, con i miei video, con le telefonate ad
Ornella e le mie pessime amiche - le parole dell'artista - . Mi sono divertita ma ho anche cercato di mandare qualche messaggio. Credo che questo sia piaciuto e sia stato apprezzato".
Fiorentino, Gianluca "Gigo" Gori ha dato vita a Drusilla Foer
Ironica ma sempre con classe....“In genere si lascia che lo dicano gli altri. Forse non sono un personaggio aggressivo e, fra il serio e il faceto, cerco di essere leale e dire quello che penso senza nessun tentativo di persuasione rispetto alle scelte altrui. Croccante ma diretta. E da toscana, forse
bonariamente cattivella". La raffinatissima aristocratica fiorentina, icona di stile
“vissuta fra l’Italia e Cuba, l’America e l’Europa" che vanta amici del calibro di Andy Warhol e Tina Turner, è l’alter ego in total black e ciglia finte di
Gianluca Gori, attore, cantante e molto altro ancora, che ha visto crescere la sua creatura sulla ribalta dei maggiori teatri, passando anche attraverso esperienze nel cinema, con
Özpetek in “Magnifica Presenza”, e in tv, con Serena Dandini a
“The ShowMust Go Off”. E il suo spettacolo prosegue con enorme successo. “In ’Eleganzissima’ mi racconto cantando dal vivo, accompagnata da ottimi musicisti ccon la direzione artistica è di Franco Godi, che mi produce. L’esperienza a ’Strafacror con Elio? “Trovo difficile capire dove finisca la follia e inizi il genio, e questo mi commuove“. “Il mio spettacolo deve il nome,
Eleganzissima appunto, a una giovane fan, è stato quasi... un dono. Me lo fece anni fa una ammiratrice giovanissima, poco più che adolescente, la quale mi confessò che da grande sarebbe voluta essere
‘eleganzissima’ proprio come me. Spesso l’eleganza può essere noiosa, ma essere ganzi è divertente e salvifico". Durante il suo fortunatissimo lo spettacolo Drusilla non si risparmia: “Racconto di me e canto canzoni che mi ricordano avvenimenti e incontri importanti della mia vita. E
mi tolgo qualche sassolino dalla scarpa. Alla mia età si può e si deve dire tutto". Certa che “l’eleganza non esista, esista solo la naturalezza", c’è da credere che a Sanremo Drusilla conquisterà il pubblico, in sala e televisivo, come ha fatto a "
Strafactor". Il segreto? “Un incastro di elementi in armonia fra loro, incalcolabili, a volte indecifrabili che hanno la stessa madre: la consapevolezza di sé“, le sue parole ai giornalisti". E a chi le dice di trovarla una una donna di grande femminilità, risponde: “Di cosa è fatta la femminilità?
D’accettazione e di rispetto della propria parte femminea. Non necessariamente affaticata dal perenne tentativo di sedurre. Anzi". Per lei, c'è da giurarci, arriveranno tutti i fiori di
Sanremo.
Entusiasmo social
Dopo l’annuncio della sua presenza sul palco dell’Ariston con Amadeus nella serata di giovedì 3 febbraio il suo nome è
subito schizzato in testa ai trend di Twitter: in tanti plaudono alla scelta di
Drusilla Foer, la nobildonna toscana, ironica e sprezzante, dalla chioma argentea, alter ego di Gianluca Gori, parlando di «rivoluzione» e sottolineando il «messaggio di inclusività». Prima conduzione ‘en travesti' al festival, artista, cantante, attrice e pittrice, Drusilla Foer ha recitato nel film di Ferzan Ozpetek '
Magnifica presenza' e in '
Sempre più bello' di Claudio Norza, è stata giudice di
'Strafactor', lo speciale di 'X Factor, poi editorialista a
'Matrix Chiambretti' su Canale 5, ospite fissa a
CR4 - La Repubblica delle Donne su Rete 4 e in '
Ciao Maschio' su Raiuno. In radio ha preso parte come ospite fissa al programma
"Facciamo finta che..." di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri su R101. Tra strali satirici e note surreali, si definisce "una signora che ha la fortuna di avere a disposizione uno spazio come il palco per fare anche delle riflessioni sui temi della vita". Personaggio irriverente e antiborghese, per il popolo del web è un’icona di stile pronta ad abbracciare le cause sociali.
Dopo l’annuncio della presenza sul palco dell’Ariston di Drusilla Foer il suo nome è subito schizzato in testa ai trend di Twitter
"Finalmente un ottimo motivo per guardare Sanremo", si legge su
Twitter. "Le grandi battaglie si fanno coi piccoli passi...per me Drusilla Foer a Sanremo è un passo enorme, un messaggio di inclusività che la trasmissione italiana più popolare manda al Paese. Proud #
Sanremo2022", scrive un altro utente. E ancora: «Era ora che la TV in prima serata ci gratificasse di vero charme e talento», «Non abbiamo avuto il Ddl Zan ma almeno abbiamo Drusilla Foer a Sanremo». Autrice e interprete di due spettacoli teatrali,
‘Eleganzissima', recital fra musica e racconto, e ‘Venere Nemicà, spettacolo ispirato alla favola di Amore e Psiche, Foer è stata lo scorso anno la voce narrante in scena dell’Histoire du Soldat di Stravinskij al Teatro Olimpico di Vicenza. Ha scritto ‘
Tu non conosci la vergogna. La mia vita eleganzissima' (Mondadori), in cui racconta la sua "vita randagia, emozionata e combattuta. Una vita non male. Una caccia al tesoro a cui ho giocato con tutto il coraggio che mi è stato possibile".
Solidarietà di Luxuria
“Sanremo fa notizia, fa precedente, fa storia del costume. E quest’anno dal festival arriverà
un bel messaggio contro pregiudizi e discriminazioni di genere, un bel messaggio di inclusività. La scelta di Drusilla dice che i tempi sono maturi per una co-conduzione en travesti”. Così Vladimir Luxuria, in un’intervista all’Adnkronos, commenta la presenza di Drusilla Foer (il personaggio della nobildonna fiorentina creato dall’attore Gianluca Gori che ne ha fatto il suo alter ego) tra le cinque ‘primedonne’ di Sanremo 2022, che affiancheranno il direttore artistico Amadeus alla conduzione dall’1 al 5 febbraio. “Va sottolineato però - aggiunge l’ex deputata e attivista transgender - che
Drusilla è prima di tutto una grande professionista che porterà valore aggiunto allo spettacolo del festival e per questo è stata scelta. È una grande attrice di teatro, molto raffinata e sofisticata e la sua sagacia farà bene al festival. Inoltre, credo che Amadeus abbia lo stile giusto per evitare ogni morbosità sulla presenza di Drusilla al festival”, sottolinea. “Sicuramente anche quest’anno da Sanremo partirà un segnale importante, anche per la
comunità Lgbtq+ ma non solo, come già fu per il Sanremo ‘rainbow’ nel 2016, quando tutti i cantanti si spesero
a sostegno del ddl Cirinnà sulle unioni civili. L’arte non può non essere inclusiva”, rimarca Luxuria. Che esprime poi un auspicio per il futuro: “Spero che un domani possa essere chiamata alla conduzione o co-conduzione del festival anche una persona transgender. Ma l’unica regola deve sempre essere che le scelte, le selezioni, i casting vanno fatti sulla professionalità e non sul genere”, conclude Luxuria.