Un ritorno in "moooooseca" (come il suo celebre modo di dire), quello di Enrico Papi, 56 anni da poco compiuti, nelle reti Mediaset. Assente da 7 anni, è stato fortemente voluto dalla produzione nella sua schiera di conduttori per la nuova edizione di "Scherzi a Parte". Ma prima di tornare su Canale 5, in autunno, Papi si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe. In una lunga intervista sul magazine Chi ha parlato del suo futuro sul piccolo schermo, degli scontri con i colleghi, dei retroscena e anche delle tante voci passate riguardanti la sua sessualità. Sposato con Raffaella Schifino da 23 anni e papà di due figli, Papi non h infatti dimenticato il trattamento che gli è stato riservato anni fa, all'inizio della sua carriera nello showbitz. E rilascia dichiarazioni pesanti sul tema del bullismo in televisione: "I colleghi potenti, quando possono, non rinunciano mai alle scorrettezze. Ma le dirò: non porto rancore - racconta - Tornassi indietro mi batterei fino all’ultimo per non assecondare le dimissioni". Ma non si sbilancia invece sui nomi di questi colleghi. E sulle altre voci, inerenti alla sua sessualità, spiega: "Un classico per chi fa questo mestiere, anche se non le nascondo che oggi più che mai potrei innamorarmi, in senso lato, di chiunque. E senza alcun problema. A oggi non è mai successo, pur avendo avuto i miei corteggiatori. Ma quando sento qualcuno rivendicare la sua eterosessualità inorridisco. Mi sembra quasi un'offesa". E se uno dei suoi due figli facesse coming out? "Non avrei problemi e faccio fatica a capire come ci sia ancora questa reticenza ad accettare una cosa così normale - ribadisce - Quando mi si parla di condizioni culturali m'incazzo. La cultura non c’entra nulla". Negli ultimi anni Enrico ha fatto la spola tra Roma e Milano, ma il suo matrimonio non sembra averne risentito: "Il segreto? La sopportazione reciproca, che negli anni aumenta sempre più. I rapporti importanti vanno salvaguardati e messi al di sopra di ogni cosa. Credo che la fedeltà appartenga più allo spirito che al corpo e che l’essere umano non nasca per essere monogamo. O almeno non fino in fondo. Negli equilibri di una coppia, poi, può succedere di tutto - conclude Papi - L’importante è che non venga mai meno il rispetto. Se non c’è un tradimento della stima, della persona, della famiglia, non finisce il mondo".