Francesca Inaudi: "Sui diritti delle donne c'è ancora tanto lavoro da fare"

Intervista a Francesca Inaudi, attrice versatile e coraggiosa, una delle protagoniste dell'ultimo film di Liliana Cavani "L'ordine del tempo"

di GIOVANNI BOGANI
18 settembre 2023

capalbio film festival

"Quando gli uomini affronteranno i sentimenti e le donne faranno film d'azione, sarà una conquista"

Attrice coraggiosa, versatile ed elegante. Francesca Inaudi, una formazione a teatro con Giorgio Strehler e Luca Ronconi, apprezzata e ammirata da Gigi Proietti, da Mario Martone, da Ridley Scott, ha percorso sentieri artistici molto diversi fra loro.

Serie tv, come “Distretto di polizia”, nel ruolo dell’ispettrice Irene Valli; ma anche film audaci, come “Gli arcangeli” di Simone Scafidi, con scene di nudo.

Ma il suo coraggio è anche quello di essere andata a vivere e lavorare negli Stati Uniti, di avere ottenuto il passaporto americano. Di essere madre, lontano dai riflettori.

E di avere interpretato il film con il quale Liliana Cavani, da poco vincitrice di un Leone d'oro alla Carriera all'ultima Mostra del Cinema di Venezia,  torna al cinema dopo vent’anni, “L’ordine del tempo”.

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Liliana Caivani insieme a Claudia Gerini e Francesca Inaudi a Capalbio

Francesca Inaudi è stata ospite, insieme alla stessa Cavani e a Claudia Gerini, del Capalbio Film Fesitval, che ha celebrato, in apertura, proprio il film diretto da Liliana Cavani, una delle più importanti registe donne del nostro cinema, premiata a Venezia con il Leone d’oro alla carriera.

L'intervista a Francesca Inaudi

Francesca, il film “L’ordine del tempo” si chiede che cosa faremmo, se non avessimo più tempo. Lei si è posta il problema?

“No. La risposta migliore sarebbe nell’avere coscienza del tempo che ci è dato, vivere nel tempo presente”.

Lei ci riesce?

“Per chi ha intelletto curioso, fervido, attivo, è una trappola: l’intelletto si proietta nel passato e fruga nel futuro. Vive di memoria e di speranza. Dominare una mente curiosa, che ha necessità di fare domande, è difficile. Ti porta lontano dal presente”.

"Quello che ho fatto io vent'anni fa sembrava strano"

Lei nella sua carriera ha avuto molto coraggio. Come vede ora la sua carriera?

“Ho fatto vent’anni fa molte cose che le attrici fanno ora, sbandierandole come conquista. Fare teatro, cinema, televisione, cambiare stile, cambiare look, taglio di capelli: vent’anni fa sembrava ‘strano’. Non mi guardo spesso indietro, però. Mi piace guardarmi dentro”.

Nel suo futuro che cosa c’è?

“Una serie girata con Stefano Fresi per la Rai, un poliziesco girato in Grecia, a cui tengo molto. E tanto teatro”.

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Francesca Inaudi al Capalbio film Festival

"C'è ancora tanto da fare per i diritti delle donne"

Ha anche toccato il cinema americano, con “Inferno” di Ron Howard e “Tutti i soldi del mondo” di Ridley Scott. Che rapporto ha con l’America? E se dovesse dire in che cosa gli Stati Uniti sono avanti, per i diritti delle donne?

“Credo che il lavoro da fare, per i diritti delle donne, sia ancora tanto. Per annullare le differenze di genere credo che la strada sia ancora lunga. La via non è quella di mettersi sullo stesso livello degli uomini, per noi donne. Noi donne non siamo ‘uguali’ agli uomini. Abbiamo una visione diversa”.

Le donne hanno un punto di vista diverso.

“Certamente. Ma quando un uomo affronterà i suoi sentimenti, e una donna potrà fare un film d’azione, avremo conquistato qualcosa. Siamo esseri umani, non c’è ‘femminile’ o ‘maschile’ come una gabbia, o un confine”.

E nell’accettazione delle diversità, delle diverse maniere di vivere la propria sessualità, siamo andati avanti in Italia o c’è ancora molta strada da fare?

“Credo che ci sia ancora molta, molta strada da fare”.