Grande Fratello: dal reality alla realtà, lo spettacolo trash che ha rotto i tabù

La "caccia al trans" e le lezioni d’inclusività, c'è tutto. Cosa dice il più famoso reality televisivo italiano sulla società che sta cambiando?

di ELEONORA ROSI -
4 dicembre 2023
Grande Fratello (1)

Grande Fratello (1)

Il Grande Fratello: un esperimento sociale, con una spruzzata di fiction, in grado di tenerci tutti incollati di fronte allo schermo. Immagini che oltre ad andare in prima serata due volte a settimana in tv occupano intere fasce orarie di programmazione di alcuni canali, dove è quasi sempre possibile osservare le azioni di chi è dentro la casa, con inquadrature e immagini rubate alla quotidianità e alla "privacy" dei concorrenti del reality.

Tra Trash e Trasformazione: L’influenza culturale del Grande Fratello

Da molti anni il Gf è uno dei programmi di punta della tv generalista italiana, in molti dichiarano di non apprezzare il format, ma il successo non è mai veramente scemato. L’accusa che gli viene rivolta dai detrattori è quella di essere una trasmissione trash e di alimentare solo inutili gossip. Eppure, ci siamo chiesti, possibile che un programma nato come esperimento sociale come il Grande Fratello abbia nel tempo contribuito a portare alcuni importanti temi al grande pubblico e rompere dei tabù? Prendendo parte, in qualche modo, ad una lenta rivoluzione culturale che è avvenuta e continua sotto i nostri occhi? Seppur, ovviamente, a suo modo. Il Grande Fratello, è arrivato alla sua 17^ edizione, ma ha dato vita anche a popolari spin-off e programmi correlati. Il reality conta 23 lunghi anni di vita, è andato in onda per la prima volta il 14 settembre 2000 e fa ormai parte a pieno titolo di quella che potremmo chiamare la cultura popolare italiana contemporanea.

Oltre i pregiudizi: storie di identità e accettazione

Nel tempo sono cambiate molte cose, sono stati affrontati temi che, con il senno di poi, si direbbero molto più “innovativi” di quello che era il dibattito all’epoca. Un primo esempio ci viene dato dal caso di Gabriele Belli, che nel 2009 entra nella Casa del GF senza che nessuno degli inquilini fosse stato messo a conoscenza del suo essere trans.
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Gabriele Belli nel 2009 è stato il primo concorrente trans del Grande Fratello, senza che gli altri inquilini lo sapessero

La storia di Gabriele, nato come Elettra, è stata raccontata nel corso del programma con una prospettiva quasi intima, e potrebbe, per una piccola parte, contribuito a sdoganare i pregiudizi che ancora oggi qualcuno nutre per la comunità Lgbtq+. A quella stessa edizione del reality appartiene il caso di Maicol Berti, che dichiarò di nutrire la volontà di cambiare sesso, e ha raccontato la sua storia pubblicamente più volte, a partire dal momento in cui ha capito di provare attrazione per i ragazzi, facendo entrare il grande pubblico nel suo mondo. Sempre al mondo Lgbtq+ appartiene Giovanni Ciacci, presente nell’edizione 2022 dello spin-off Gf vip in quanto costumista delle star. Ciacci ha fatto parlare di sé dichiarando nel corso del reality di essere 'sieropositivo' (oggi si preferisce usare la perifrasi 'vive con Hiv', ndr) contribuendo ad un dibattito pubblico sano e informato su un argomento che resta purtroppo ancora oggi un tabù per molti.
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Il concorrente del Gf Vip 7, Giovanni Ciacci, ha dichiarato di essere sieropositivo(Mediaset)

Inclusività e sfide: GF palcoscenico della diversità

La grande e sempre bellissima casa dov'è ambientato il reality ha ospitato nel tempo anche persone a mobilità ridotta, dando una lezione d’inclusività ad un paese in cui per i disabili è talvolta difficile anche solo passeggiare sul marciapiede. Sempre la versione Vip, nella sua sesta edizione, ha visto la partecipazione di Manuel Bortuzzo, il giovane promessa nel nuoto finito incidentalmente ferito in una sparatoria mentre era con la ragazza, la cui storia ha commosso l’Italia. Un altro esempio è il caso di Gerry Longo che, alla nona edizione del reality, è stato il primo concorrente cieco, dichiarando di voler entrare in casa proprio per superare una barriera culturale. Tornando più indietro nel tempo come non dimenticare la strana “caccia al trans” (così definita dai media all’epoca) partita nella nona edizione, che restituisce una particolare fotografia di quanta poca conoscenza e sensibilità vi fosse sul tema.
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Manuel Bortuzzo nella casa del GF Vip

Venne lanciato addirittura un sondaggio, invitando il pubblico a identificare fra le inquiline della casa quella che più probabilmente, secondo loro, poteva essere una trans. Ma il soffitto di cristallo lo aveva già rotto qualche edizione prima Silvia Burgio, prima transgender dichiarata ad essere entrata al Grande Fratello.

La scelta dell’inclusività

Ad oggi, possiamo con sicurezza affermare che le 'minoranze sociali' sono straordinariamente ben rappresentate nel programma che nel corso del tempo ha implementato un regolamento sempre più dettagliato. Un esempio emblematico è il caso di Ginevra Lamborghini, sorella della celebre cantante, che ha espresso commenti inopportuni verso l'ex concorrente Marco Bellavia, dichiaratosi in difficoltà durante la permanenza nella casa. Lamborghini e venne immediatamente squalificata dalla casa, anche se è poi rientrata come ospite. Negli anni il programma ha portato all’attenzione del grande pubblico della Tv generalista tematiche vaste, talvolta di difficile approccio e foriere di pregiudizi. Gli stessi autori hanno evidentemente fatto proprie alcune regole civili di convivenza, che al di fuori della casa in realtà non sempre vengono rispettate. In questo modo il Grande fratello contribuisce ad affermare dei valori importanti, ed a rappresentare una diversità che forse è proprio uno dei motivi che rende il programma tanto amato.