Joaquin Phoenix abbandona il film d'amore gay di Haynes a pochi giorni dal primo ciak. Scene troppo spinte?

La pellicola, a quanto pare, lasciava poco spazio all’immaginazione. Secondo alcuni giornali americani l’attore ci ha ripensato per via di alcune scene rischiose

di Redazione Luce!
10 agosto 2024
Joaquin Phoenix (Foto Gian Mattia D'Alberto - LaPresse)

Joaquin Phoenix (Foto Gian Mattia D'Alberto - LaPresse)

Una storia d'amore tra due uomini, ambientata nella Los Angeles degli anni '30 è quella al centro del prossimo film di Todd Haynes con protagonista Joaquin Phoenix, almeno fino a qualche giorno fa. Perché poco prima del ciak di inizio, l’attore premio Oscar avrebbe abbandonato la barca. Senza, tra l’altro, una spiegazione ufficiale. 

Ad oggi, infatti, non si conoscono ancora le ragioni di questa scelta, tant’è che alcuni giornali di gossip americani hanno iniziato ad avanzare ipotesi. Tra le quali una in particolare: che alcune scene fossero un po’ troppo spinte, addirittura rischiose, come riporta Deadline, che ha dato la notizia dell’abbandono.

Non sappiamo ovviamente quanto spinte. Ma è pur vero che ci viene un po’ difficile immaginare un Joaquin Phoenix, attore versatile e camaleontico, tirarsi indietro di fronte a qualcosa. 

Sta di fatto che dal set nessuno ha più avuto sue notizie e ora l’intera produzione rischia di saltare, visto che i finanziamenti pare fossero legati proprio alla sua presenza nella pellicola. 

Il film, ambientato negli anni Trenta, avrebbe dovuto raccontare la storia di due uomini, uno dei quali interpretato da Phoenix, che hanno una intensa relazione omosessuale e lasciano la California per il Messico. Parlando l'anno scorso a Cannes, dove aveva presentato il suo ultimo film May December, il regista aveva detto che Joaquin lo stava spingendo ad osare di più: “Questo sarà un film vietato ai minori”, aveva aggiunto Haynes. Tra l’altro pare che l’attore abbia contribuito alla stesura della sceneggiatura e questo rende il tutto di più difficile lettura. Secondo Variety, si è trattato di “un ripensamento”.