
La cantante irlandese Sinead O’Connor non aveva retto alla tragica scomparsa del figlio Shane
La considerazione più triste che si possa fare sulla morte di Sinead O’Connor, che si è spenta a 56 anni, è che la sua vita è stata un calvario. I suoi messaggi lanciati attraverso i social qualche anno fa mettono i brividi, sono lampi carichi di angoscia, solitudine e di quella disperazione che può provare solo chi è prigioniero della malattia mentale.
"Il mio bellissimo figlio, Nevi'im Nesta Ali Shane O'Connor, luce della mia vita, ha deciso di porre fine alla sua lotta terrena oggi ed ora è con Dio. Riposi in pace e nessuno segua il suo esempio. Il mio bambino. Ti amo tanto", aveva scritto nel messaggio di addio. "Questo è per il mio Shane –aveva aggiunto–. La luce della mia vita. Il mio bambino dagli occhi azzurri. Sarai sempre la mia luce. Saremo sempre insieme. Nessuna barriera può separarci".

Autrice di 10 album durante la sua carriera, lascia tre figli
L'annuncio
In un comunicato la sua famiglia ha dichiarato: "Con grande tristezza annunciamo la scomparsa della nostra amata Sinead. La sua famiglia e i suoi amici sono sconvolti e hanno chiesto di mantenere la privacy in questo momento molto difficile", ha riferito l'emittente nazionale irlandese RTE.La conversione all'Islam
L'artista, che aveva cambiato il suo nome all’anagrafe in Magda Davitt prima di convertirsi all’Islam e adottare, nel 2018, quello di Shuhadà Davitt, era nata a Dublino nel 1966 con un talento smisurato e un’anima tormentata. Aveva esordito con The Lion and the Cobra, un album che teneva insieme rock ed elettronica con una combinazione potente e originalissima di malinconia e furore dominata da una voce dal timbro unico. Anche l’America si accorse subito di lei e quando, nel 1990, ha pubblicato Nothing Compares 2 U, un gioiello di Prince fino ad allora rimasto nascosto, e ha conquistato le classifiche mondiali, tutto lasciava immaginare che la O’ Connor sarebbe arrivata molto lontano. Ma già due anni dopo la serenità della sua carriera ha cominciato a incresparsi: prima l’annuncio che si sarebbe rifiutata di suonare nel New Jersey se fosse stato suonato l’inno americano poi uno degli episodi più controversi della sua tormentata esistenza.
La cantante irlandese Sinead O' Connor
L'esternazione anti Chiesa Cattolica
Ospite del Saturday Night Live, cambiò i versi di War, una canzone di Bob Marley, trasformandola in un attacco contro la Chiesa Cattolica, accusata di insabbiare i reati di pedofilia. Al termine dell’esibizione stracciò una foto di Papa Wojtyla, dichiarando “combatti il vero nemico”.La perdita del figlio Shane
Quello che nel gennaio dell’anno scorso ha compiuto suo figlio Shane appena diciassettenne, dopo essere fuggito da un ospedale dove era ricoverato proprio perché aveva manifestato tendenze suicide. Nella disperazione di quel momento annunciò in un tweet l’intenzione di “seguire mio figlio”. Poi si scusò, dichiarando che si sarebbe curata. All'epoca 55enne, la musicista aveva rivelato ai media americani di essere stata costretta a un ricovero in ospedale, a pochi giorni dal tragico evento, dopo una serie messaggi su Twitter in cui, in uno stato emotivamente alterato, faceva anche riferimento alla possibilità di togliersi la vita.
Sinead O'Connor con il figlio Shane, morto a 17 anni
Sinead O’Connor, la disperazione di una madre

L'artista, che aveva cambiato il suo nome all’anagrafe in Magda Davitt prima di convertirsi all’Islam e adottare, nel 2018, quello di Shuhadà Davitt, era nata a Dublino nel 1966

La musicista da bambina era stata profondamente toccata dalla separazione dei genitori: a 9 anni il giudice l’aveva affidata alla madre, alcolizzata e depressa, morta poi in un incidente d’auto