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Childfree
Nell’ambito dell’Immagina Short film festival, rassegna internazionale di film in corso fino a domenica nella sede della scuola di cinema Immagina di Firenze, verrà proiettato sabato, 14 ottobre alle 18:30, un documentario coraggioso, per quello che mostra e per dove è stato realizzato. Il film, trentacinque minuti di durata, si chiama "Childfree". Lo ha realizzato una regista iraniana, Sara Bahramjahan, già premiata in numerosi festival internazionali.
Si scontrano, è facile immaginarlo, con una cultura che non approva, che non concepisce che una donna non desideri essere madre. Le pressioni da parte delle persone più anziane. In un villaggio rurale, ai piedi delle montagne, dove non arriva neppure l’acqua corrente, le donne siedono in circolo alla scuola di Corano, tutte vestite di nero. E discutono del "dovere" della maternità. "Sei preoccupata perché non hai lavoro, e non ne ha neppure tuo marito? Una donna povera può trovare il benessere facendo figli", dice una di loro. "E poi i figli sono così belli, e portano gioia".
Il documentario sulla (non) maternità
"Childfree". Che significa, letteralmente, "senza figli" o "libera dai figli". La regista ha scelto di non averne: e motiva davanti alla telecamera le ragioni della sua scelta. Per poi intervistare, nella zona metropolitana o in quella più arcaica e rurale, chi ha compiuto la sua stessa scelta. Per i motivi più diversi: "per mancanza di futuro", "perché i bisogni di un bambino si aggiungerebbero ai nostri", perché non hanno un lavoro.![iran-donne-figli-childfree](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/10/03.-La-locandina-del-film.jpg)
Storie di donne "ribelli" dall'Iran
C’è chi, come Zahra, 37 anni, che gestisce un negozio e dipinge, non vuole avere bambini per una scelta precisa. "Ho rotto con le tradizioni che dicono che una donna non dovrebbe avere un negozio, o un bazar: allo stesso modo non accetto di essere madre solo perché così vuole la tradizione". Ancora più radicale la scelta di Simin, 27 anni, istruttrice di aerobica e ballerina. "Io vivo con la danza, vivo del mio corpo. Lavoro con i bambini, insegno loro la danza, percepisco la loro felicità quando imparano a gestire un movimento. Ma non voglio cambiare il mio corpo con le gravidanze, non voglio rendere impossibile il mio lavoro". La regista esordisce guardando direttamente in camera, e dice: "Io, in piena facoltà di mente e nella maturità del corpo, ho deciso di non avere figli". E alla fine del film, commenta: "Da donna, ho lottato per i miei diritti e preso in mano il mio destino".![iran-donne-figli-childfree](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2023/10/02.-La-regista-jpg.jpg)
La regista Sara Bahramjahan