Luciana Littizzetto: "Cari uomini, che dite 'io sono diverso'. Ora tocca a voi"

La conduttrice in una "letterina ai maschi" in tema violenza contro le donne: "A cambiare non deve essere un singolo, ma un sistema

di CAMILLA PRATO -
27 novembre 2023
luciana Littizzetto

luciana Littizzetto

Non capisco: questo governo ce l'ha con le donne? E i salari sono più bassi di quelli degli uomini, e le pensioni, e adesso la pillola anticoncezionale gratis solo sotto i 26 anni e solo in ospedale o nei consultori, gli asili che non ci sono, gli assorbenti che tornano ad avere l'Iva al 10%. Luciana Littizzetto, dal consueto palco domenicale di "Che tempo che fa", in onda sul Nove, se la prende con le tante misure politiche che, in questi mesi e soprattutto nelle ultime settimane, stanno rendendo la vita delle italiane una sorta di gara alla sopravvivenza.
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Littizzetto si scaglia contro le misure che penalizzano le donne

Il patriarcato? "È ovunque, continuamente"

"Capisco che Meloni abbia sfondato il tetto di cristallo - dice - ma perché i cocci devono cadere in testa a noi?". Una provocazione accolta con un applauso caloroso dal pubblico in studio, a cui segue il momento centrale del suo intervento. "Questa settimana si è anche tanto parlato di patriarcato. Con tanta gente che diceva: 'Ma il patriarcato non c'è, ma dove lo vedi?'. Il patriarcato lo vedi da ogni parte, continuamente - evidenzia Littizzetto -. Continuamente c'è l'immagine il corpo della donna che viene violato, dappertutto. Anche soltanto nei manifesti per la strada. Ho fatto questa raccolta negli anni e non ne avevo mai parlato, perché mi sembrava una cosa molto strong. Ma mi sembra che sia arrivato il momento giusto", aggiunge la conduttrice, mostrando una piccola selezione di questa sua raccolta.
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Una serie di cartelloni pubblicitari sessisti

"Fidati... te la do gratis" e sotto, piccolino, la specifica "La montatura". Oppure "Te la diamo gratis. La patata" e "Ve la diamo gratis per un mese". Un filone che gira tutto sullo stesso tema e che "non fa ridere nemmeno se mi fanno il solletico in 10. E poi questa del sesso gratis è abbastanza assurda: il sesso è sempre gratis altrimenti è sfruttamento". Sono solo alcuni esempi di una lunga carrellata di immagini e cartelloni pubblicitari sessisti e di cattivissimo gusto, spacciati per ironici e divertenti. Sul finale, in cui si mostra il claim di una lavatrice, che viene promossa così: "A San Valentino mettila a 90 gradi", Luciana Littizzetto commenta amareggiata: "Poi dicono che non c'è il problema della violenza intorno a noi".

La letterina ai maschi di Luciana Littizzetto

E a questo proposito, riferendosi alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, afferma: "Se ogni anno questa giornata ha un senso, quest'anno ancora di più. Io vorrei per una volta parlare del 25 novembre perché è il compleanno della Fagnani, non perché c'è questa ricorrenza. Ma questa volta non voglio parlare alle donne - annuncia - voglio parlare ai maschi".
"Caro maschio. Maschio alpha, beta e minchia. Caro fuco. Caro yin della mia yang, caro yang della mia yin, Merlo maschio, omino nero sulla torta nuziale. Portatore del sacro Graal. Uomo barbuto sempre piaciuto. Altra faccia della mela, quella col picciolo. Dopo decenni in cui i maschi ci hanno detto “ti spiego” una cosa che potevamo spiegare noi a loro, questa sera a nome di tutte faccio io il contrario. Sappiamo benissimo che non tutti gli uomini sono mostri e ci mancherebbe altro. Ma esiste una cosa che si chiama responsabilità collettiva che da maschi dovete assumervi. Perché noi donne quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto. Siamo state coraggiose. Abbiamo denunciato. Abbiamo chiesto aiuto, abbiamo gridato, siamo scese in piazza, abbiamo manifestato, siamo state solidali tra di noi. Ora tocca a voi. A VOI uomini. VOI dovete scendere in piazza. VOI uomini intelligenti, VOI uomini per bene, VOI uomini rispettosi. Che siete fidanzati, mariti, figli, papà, ex, amici o conoscenti di una sera. Anche VOI che dite “io sono diverso”. Non è colpa mia. E invece si. Ogni volta che siete stati zitti e non ci avete difeso sul lavoro, o nel giro di amici, che avete riso di noi per non sentirvi emarginati dal gruppo, l’infinita carovana dei vostri silenzi è responsabilità vostra. Adesso tocca a voi parlare. Dire che non è colpa delle madri se i figli sono assassini. Che non esiste nessuna che se l’è cercata, ma uno di voi che gliele ha date. Che non è vero che i maschi si devono comportare da maschi. Che vuol dire? Si devono comportare da UOMINI. E “io porto i pantaloni” non lo dici in casa, lo puoi dire solo al commesso di Zara. Tocca a voi dire che al maschio non gli si accorcia il pisello se carica la lavatrice. E se passa l’aspirapolvere non gli spunta la yolanda. Che se la minestra è sciapa può alzarsi anche lui a prendere il sale senza per questo sentirsi un eroe della Repubblica. Tocca a voi dire agli uomini ottusi che se una donna si emancipa non è una zoccola. E’ semplicemente una donna libera di scegliere e di decidere della sua vita. E libera persino di lasciarti. L’amore è cura e non possesso. Se ti molla devi fartene una ragione. Ci devi stare è inutile sperare di recuperare se ti hanno detto no. E te lo dicono i Neri per caso, che sono sei maschi, così ti fidi. A cambiare non deve essere un singolo, ma un sistema. Perché non è detto che il ragazzo un po’ geloso e morboso alla fine diventi per forza un assassino…Ma dovete ficcarvi in testa che solo il fatto che uno sia geloso e morboso è già un problema. L’omicidio è l’ultimo piano di una scala, il più tremendo, ma noi non ne possiamo più di tutti gli scalini prima. "Può darsi che non siate responsabili della situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”. Questo diceva Martin Luther King. E non ci crederete… anche lui era un uomo. Questa letterina ha 106 firme. Perché questa non è la mia letterina, ma di tutte noi".
Luciana Littizzetto è il volto che ha dato il via all’ampia campagna contro la violenza sulle donne lanciata da Warner Bros. Discovery e Differenza Donna, associazione nata con l’obiettivo di contrastarla e prevenirla. Con il claim “1522 non è solo un numero, fa la differenza”, il progetto si svilupperà per tutto il 2024 sui canali del network che tutti i giorni alle ore 15:22 con un messaggio in sovraimpressione ricorderanno agli spettatori il numero antiviolenza.