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Da’Vine Joy Randolph commuove agli Oscar: “Ho desiderato essere diversa, invece dovevo solo essere me stessa”

Il discorso profondo ed emozionate di Da’Vine Joy Randolph, vincitrice dell’Oscar come miglior attrice non protagonista per il film “The Holdovers – lezioni di vita”

di GIOVANNI BOGANI -
11 marzo 2024
TOPSHOT-US-ENTERTAINMENT-FILM-AWARD-OSCARS-SHOW

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“Ho sempre desiderato essere diversa da quella che ero, e invece mi sono resa conto che dovevo solo essere me stessa”. Ha commosso, sul palco del Dolby Theatre, il discorso di ringraziamento di Da’Vine Joy Randolph, premiata come migliore attrice non protagonista per “The Holdovers – Lezioni di vita”, il film nel quale interpreta una cuoca straziata dal dolore per aver perduto il figlio in Vietnam, e costretta a passare le vacanze natalizie “spiaggiata” nella scuola dove lavora, insieme ai pochi studenti rimasti e al professore Paul Giamatti.

“Vi ringrazio anche per quando ero l’unica ragazza nera della classe – e non si capisce se parla di ‘acting classes’, di scuole di recitazione, o di scuole e basta – perché mi avete vista. Avete visto chi ero, e mi avete permesso di costruire il mio cammino. Io non mi vedevo. Voi mi avete visto, quando ero invisibile”. Si riferisce, con ogni probabilità, a chi la ha incoraggiata a recitare, a chi ha visto in lei il talento che si è imposto all'attenzione di tutto il mondo con la sua interpretazione in "The Holdovers".

In questa stagione di premi, Da’Vine ha vinto tutto: il Golden Globe, il Bafta, lo Screen Actors Guild Award. E adesso, l’Oscar. Trentasette anni, si è diplomata in recitazione all’università di Yale, debuttando a Broadway con il musical “Ghost” nel ruolo che era stato di Whoopi Goldberg.