Rancore, il rapper romano porta a Firenze il suo Xenoverso

Un viaggio tra i mondi, tra rime e versi, tra realtà e fantasia sul palco di 'Dieci Festival': "Felice di essere risalito in superficie con tutte queste storie da raccontare"

di GIOVANNI BALLERINI -
25 giugno 2023
Rancore, all’anagrafe Tarek Iurcich, classe 1989

Rancore, all’anagrafe Tarek Iurcich, classe 1989

Dopo la duplice esperienza al Festival di Sanremo, nel 2019 al fianco di Daniele Silvestri anche come co-autore del pluripremiato brano Argento vivo e poi nel 2020 con la sua Eden, che gli è valsa la vittoria del premio Sergio Bardotti per il miglior testo, Rancore ha pubblicato in formato digitale, CD e 2LP, Xenoverso per Capitol / Universal. Il rapper romano classe 1989, che in realtà si chiama Tarek Iurcich, è ora impegnato in una nuova stagione di concerti in cui porterà dal vivo il suo incredibile show pensato per accompagnare il pubblico alla scoperta dello Xenoverso.

Rancore, cos'è lo Xenoverso

Rancore, il rapper romano porta a Firenze il suo Xenoverso

Attraverso un allestimento immersivo Rancore porta sul palco il concept dell’album, in un continuo viaggio tra i mondi, tra rime e versi, tra realtà e fantasia, sfidando i concetti di tempo e spazio. Un tour tutto da scoprire e un’esperienza che il rapper ha raccontato anche nello Xenoverso live documentary, pubblicato nei mesi scorsi su YouTube Rancore, come è nata l’idea di questi live di confine fra un concerto e uno spettacolo teatrale? "Portare il mio ultimo disco dal vivo mi ha ispirato una narrazione quasi cinematografica, con una scenografia che sicuramente è fondamentale per il racconto e la band che mi accompagna si comporta come un equipaggio di viaggiatori nel tempo. Chi si aspetta un concerto lineare non potrà che avere delle sorprese che non si aspetta, per chi conosce bene quello che faccio non è altro che l’apoteosi, l’evoluzione di tutto quello che ho fatto in precedenza". Quanti siete sul palco? "Siamo in quattro. Accanto alle tastiere, sequenze ed elettronica, c’è un basso che svolge anche il ruolo di chitarra e una batteria. E’ una band molto ristretta, ma cerchiamo di ricreare dal vivo il suono del disco".
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Il nome all'anagrafe del rapper romano è Tarek Iurcich

E, per ribadire il concetto ha diviso il palco in due: da una parte una grande U che indica il nostro Universo e tutto ciò che conosciamo e viviamo, mentre dall’altra una grande X che è il simbolo dello Xenoverso… "Se il concerto è una realtà di confine fra un concerto e uno spettacolo teatrale, anche il disco sta al confine fra la musica e una sorta di film. Ho scritto il disco partendo dai concetti filosofici, dagli assiomi di questo nuovo cosmo che ho creato, lo Xenoverso, che è un luogo complesso perché fatto di animali, di piante ed è tutto estremamente collegato. Ho fatto uno studio di fantasia molto grosso nel creare questo disco, quando poi mi sono ritrovato a creare il concerto, ho deciso che il live non fosse altro che la chiusura di un cerchio e che lo spettacolo servisse a chiarire i concetti dell’album, che non sono semplicissimi e immediati da capire. Da una parte quindi ci ho messo la X di Xenoverso da cui tutto è partito, cioè tutto ciò che noi non conosciamo, che è straniero al nostro universo, il mondo dell’inconoscibile, del mistero, insomma tutto ciò che è dietro l’angolo della nostra vita e che ancora dobbiamo scoprire o che non scopriremo mai. Dall’altra parte c’è invece tutto ciò che già sappiamo, che fa parte del nostro programma mentale in cui siamo inseriti. La nostra vita, la nostra realtà, le leggi della fisica, la storia dell’uomo. Il palco è diviso in due: da una parte il conoscibile, dall’altra l’inconoscibile e io, come un viaggiatore mi muovo sul palco secondo delle regole che mi obbligano o mi impediscono di attraversare questa famosa realtà di confine. Ogni volta che la si attraversa nello spettacolo succede un qualcosa". A Firenze, ci sarà spazio anche per i suoi successi? "Ci saranno sicuramente delle parentesi in questo senso. Parlando di viaggi nel tempo non potevo non viaggiare anche nella musica che ho fatto prima. E’ uno spettacolo che dà un valore aggiunto a tutti quei misteri che il disco un po’ lascia, perché è un lavoro di fantasia. Ma anche molto complesso. Inevitabilmente a un primo ascolto non si recepiscono tutte le informazioni, mentre il concerto tende a chiarire l’esperienza che inizia col disco e finisce all’ultimo minuto del live". Ci ha fatto sopra anche un documentario? "Sì, vari contenuti video, fra cui un mini docufilm che un po’ introduce e cerca di spiegare lo Xenoverso. Se si vuole approfondire il concetto c’è anche il sito www.xenoverso.com , la copia fisica del disco, sia in cd che in vinile che è anche un diario di questo viaggio tra universi, un album di figurine dedicato alle foto scattate in questi mondi fantastici che ho realizzato col bravissimo grafico Enrico Dalla Vecchia".
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Il nome all’anagrafe del rappaer romano classe 1989 è Tarek Iurcich

Tante idee intersecate? "Che alla fine costruiscono un mondo che vive di vita propria e della sua complessità, ma anche il nostro mondo è molto complesso, quindi quando se ne inventa un altro, come fece Tolkien, si deve prendere atto della cosa". Che rapporto ha con gli altri rapper? "Con alcuni sono amico, per motivi sia di percorso, che di collaborazioni che hanno fatto nascere amicizia o almeno stima reciproca. La scena rap in generale, quasi come specie nella giungla urbana, sicuramente mi ha visto sinora un po’ esterno, a volte per scelta personale, o per le cose che dico e mi comporto. Credo di essere in generale un outsider del rap, come se fossi io uno xenoverso". Questa sarà un’estate di concerti? "Certo. La lavorazione di questo live è stata non semplice perché è molto intrecciato, finche continuerò a suonare mi concentrerò sui concerti dello Xenoverso, più che su nuove produzioni, anche se la creatività si attiva quando meno te lo aspetti". Una bella scommessa? "Non è stato semplice realizzare un progetto del genere in un contesto non underground, come una volta. Perché ho alle spalle due partecipazioni al Festival di Sanremo, etichette che lavorano con me. Essere riuscito nonostante questo sistema che mi supporta, a realizzare questo progetto che porta in sé grande complessità, ma anche una grande una purezza, un mistero a tratti oscuro che mi ha costretto a diventare un sub e a dover scendere giù. Insomma, come dice il grande filosofo, se guardi dentro l’abisso, l’abisso guarda dentro di te. Sono contento di essere risalito in superficie con tutte queste storie da raccontare".

I concerti

  • 25 GIUGNO 2023 FIRENZE - DIECI FESTIVAL
  • 27 LUGLIO 2023 MONTECOSARO SCALO (MC) - MIND FESTIVAL
  • NUOVA DATA 02 AGOSTO 2023 FILAGO (BG) - FILAGOSTO FESTIVAL
  • NUOVA DATA 05 AGOSTO 2023 MAIANO DI SESSA AURUNCA (CE) - REVOLUTION CAMP
  • NUOVA DATA 26 AGOSTO 2023 RIOLO TERME (RA) - FROGSTOCK
  • Calendario in aggiornamento. biglietti e info su www.magellanoconcerti.it