"L'amor che move il sole...." recita l'ultimo verso del Paradiso e della Divina Commedia di Dante. Dalle cantiche del Sommo, facendo un salto lungo oltre settecento anni, alle canzoni, di un contemporaneo poeta della musica. L'amore, quello potente, che muove animi, cuori, corpi e menti, resta ed è quello che si trova nel nuovo album di Vasco Rossi, Siamo qui. Il rocker di Zocca torna sulla scena con un disco che sa di libertà, uscito da qualche giorno –il 12 novembre– e che arriva dopo due anni di silenzio forzato a causa della pandemia. È un lungo filo rosso, quello che segue Vasco, da Siamo solo noi, che quest'anno compie 40 anni, passando da Siamo soli fino a quest'ultimo. Attraverso le generazioni, cresciute, che prendono atto e che vanno avanti, con la consapevolezza di esserci, senza arrendersi, comunque vada. Siamo qui è la musica del Blasco suonata da Vasco Rossi, tra ironia e disillusione, nostalgia e tanto rock. Diverse musicalità, diverse sfumature sonore per tante atmosfere differenti, dalle visioni future e rock di 'XI Comandamento' fino ai sentimenti ai tempi della società fluida, con la divertita e divertente 'L'amore l'amore', scritta con Roberto Casini. La title-track dell'album, 'Siamo qui', è invece la disillusione ma anche la coerenza del sapere qual è il posto nel mondo (della musica ma anche no) che ci si è ritagliati nel tempo, con la fatica delle canzoni che ripercorrono una vita, tra arrampicate e cadute. E poi i social, la politica, le nuove generazioni... Testi metaforici, energia e trascinante ironia. Ma alla Vasco Rossi.