Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Spettacolo » XFactor, Luce e la sua Atlantide: un luogo immaginario dove chiunque può fare “festa”

XFactor, Luce e la sua Atlantide: un luogo immaginario dove chiunque può fare “festa”

Luca Costantino, in arte Luce, ha impressionato con il suo inedito "Atlantide" nella seconda puntata del talent musicale targato Sky: "Dedicato a tutte le persone che nel mondo reale di feste non riescono a farne perché non si sentono a loro agio da nessuna parte"

Francesco Lommi
1 Ottobre 2021
Share on FacebookShare on Twitter

Si chiama Luca Costantino, ma per tutti ormai è solo “Luce”. L’artista con cui condividiamo il nome è salito sul palco di XFactor nella seconda puntata del talent targato Sky riuscendo subito ad attirare l’attenzione dei quattro giudici: “Mi chiamo Luce. La Luce che intendo io è quella che hanno i bambini. Poi si cresce e arrivano un sacco di problemi: il confronto con gli altri, con il proprio corpo” attacca il ragazzo: “Ricordo di una volta, mia mamma, che amo, è tornata a casa tutta contenta, orgogliosissima ‘Luca, la maestra è contentissima di te perché ha notato che hai iniziato a giocare a calcio’, ovviamente la mia reazione è stata quella di non toccare più un pallone per il resto della mia vita: non mi sentivo libero di essere chi sono, e pur essendo ancora piccolo questo messaggio mi è arrivato chiaramente. Ma ho saputo sfruttare questa cosa a mio vantaggio per essere più forte e farmi portavoce”

Dopodiché Luce ha iniziato la sua esibizione. Un brano originale, intitolato Atlantide che racconta di una festa in un luogo che non esiste “è una metafora. Una festa è un posto dove si sta bene e si è felici e spensierati. Questo brano è per tutte le persone che nel mondo reale di feste non riescono a farne perché non si sentono a loro agio da nessuna parte. Per tutte le persone a cui questa realtà sta stretta e ha bisogno di fare questa festa ai confini del mondo, ad Atlantide”.

I giudici, oltre alla sua bella voce, hanno subito notato la forte urgenza di esprimersi e comunicare che Luce trasmetteva: il risultato sono stati 4 si convinti per Luca, che avrà ancora possibilità di far vedere chi è davvero e di portare il suo, e il nostro, nome a fare luce sulle situazione di tante persone che non hanno ancora trovato la loro “Atlantide”.

 

Potrebbe interessarti anche

Secondo gli esperti serve un uso più "responsabile" dei social
Lifestyle

Abuso da social, una ragazza su tre ha pensato al suicidio

25 Marzo 2023
L'atleta paralimpico Massimo Giandinoto insieme ad alcuni bambini presenti al progetto Sport For Good Torino
Sport

Chi è Massimo Giandinoto, l’atleta paralimpico “salvato” dallo sport

20 Marzo 2023
Chiara Sommi al concerto dei Maneskin di Torino (Facebook)
Lifestyle

Maneskin, disabile al concerto: “Pensati in transenna”

20 Marzo 2023

Instagram

  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Si chiama Luca Costantino, ma per tutti ormai è solo “Luce”. L’artista con cui condividiamo il nome è salito sul palco di XFactor nella seconda puntata del talent targato Sky riuscendo subito ad attirare l’attenzione dei quattro giudici: “Mi chiamo Luce. La Luce che intendo io è quella che hanno i bambini. Poi si cresce e arrivano un sacco di problemi: il confronto con gli altri, con il proprio corpo” attacca il ragazzo: “Ricordo di una volta, mia mamma, che amo, è tornata a casa tutta contenta, orgogliosissima ‘Luca, la maestra è contentissima di te perché ha notato che hai iniziato a giocare a calcio’, ovviamente la mia reazione è stata quella di non toccare più un pallone per il resto della mia vita: non mi sentivo libero di essere chi sono, e pur essendo ancora piccolo questo messaggio mi è arrivato chiaramente. Ma ho saputo sfruttare questa cosa a mio vantaggio per essere più forte e farmi portavoce” Dopodiché Luce ha iniziato la sua esibizione. Un brano originale, intitolato Atlantide che racconta di una festa in un luogo che non esiste “è una metafora. Una festa è un posto dove si sta bene e si è felici e spensierati. Questo brano è per tutte le persone che nel mondo reale di feste non riescono a farne perché non si sentono a loro agio da nessuna parte. Per tutte le persone a cui questa realtà sta stretta e ha bisogno di fare questa festa ai confini del mondo, ad Atlantide”. I giudici, oltre alla sua bella voce, hanno subito notato la forte urgenza di esprimersi e comunicare che Luce trasmetteva: il risultato sono stati 4 si convinti per Luca, che avrà ancora possibilità di far vedere chi è davvero e di portare il suo, e il nostro, nome a fare luce sulle situazione di tante persone che non hanno ancora trovato la loro “Atlantide”.  
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto