Per la prima volta nel calcio italiano, in occasione della festa della mamma, i calciatori e le calciatrici di AC Milan, e di altre sei squadre, sono scesi in campo portando sulle spalle il cognome materno invece di quello abitualmente indossato. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di tornare ad accendere i riflettori e creare nuova consapevolezza sul diritto all'identità personale di ogni individuo. Il 27 aprile 2022, la Corte Costituzionale ha infatti dichiarato discriminatoria la norma che impone l'attribuzione automatica del cognome paterno. Dal 1° giugno successivo, per la legge italiana, entrambi i genitori devono poter condividere la scelta del cognome dei propri figli, in quanto elemento fondante dell'identità personale degli stessi.
Il 12 luglio a Milano, quella stessa campagna, “T-SHErt”, nata in collaborazione con Serviceplan Italia e promossa dalla Lega serie A, ha vinto la PremiaIsa, il premio Isabella Bernardi. Il concorso è riservato alle donne e vuole promuovere la presenza attiva e paritaria del mondo femminile in quello della pubblicità.
Il premio è stato assegnato alla Chief Creative Officer Stefania Siani, all' Executive Creative Director Giuliana Guizzi, alla Copywriter Supervisor Alessandra Andrea Tondi e all' Art Director Supervisor Arianna Cacciapuoti. La campagna è stata selezionata tra le migliori proposte dalla giuria della PremiaIsa, perché considerata dall'alto profilo etico e per aver aver avuto il pregio di metter a fuoco il tema della pari opportunità a cui Isabella teneva in modo particolare.