Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Sport » L’ostacolo insuperabile di Malina: la più veloce in pista ma non ha la cittadinanza italiana

L’ostacolo insuperabile di Malina: la più veloce in pista ma non ha la cittadinanza italiana

Romena d'origine, è in Italia dal 2003. E, nonostante abbia ottenuto il minimo per gli Europei di atletica di Tallin, non potrà vestire la magli azzurra

Marianna Grazi
3 Giugno 2021
Share on FacebookShare on Twitter

Due giorni fa Malina Lenute Berinde ha postato una foto su Instagram accompagnata da un testo che dice: “400hs: 58”82. Minimo campionati europei Tallin”. In quella foto sta saltando un ostacolo, ovvero sta svolgendo l’attività che ama. Nel testo, tra le righe si legge la sua felicità.

Vent’anni, piemontese, allenata da Valerio Mogliotti alla Sisport Torino. La specialità sono i 400m ostacoli. Forza esplosiva, agilità e velocità le caratteristiche che la contraddistinguono. Per ben due volte, nelle scorse settimane, ha ottenuto il minimo per i Campionati europei Under 23 che andranno in scena dall’8 all’11 luglio a Tallinn, in Estonia. Prima il 59.25 di Fossano a inizio mese e poi domenica 30 maggio il 58.82 ai regionali a Torino, che le vale il quinto tempo dell’anno a livello assoluto (e primo di categoria).

Il sogno di gareggiare con la magia azzurra sembrava quindi in procinto di realizzarsi. Ma ecco l’ostacolo più grande, quello che nemmeno una campionessa come lei può superare (da sola almeno). Il problema è che Malina è nata in Romania e, pur trovandosi in Italia dall’età di 3 anni, ancora non ha ottenuto la cittadinanza italiana. Senza quella il suo futuro da professionista è a rischio, perché le sarebbe precluso l’ingresso nei gruppi sportivi militari. “Sono italiana anche senza un pezzo di carta. Mio padre l’ha presa, mia madre quasi. Io no perché la mia pratica non si è conclusa prima dei 18 anni. Era tutto organizzato. E invece”.

La ragazza racconta la sua passione per lo sport, coltivata con amore e dedizione: “Ho iniziato con l’atletica quando frequentavo le medie. Il mio professore mi spronava: ‘Vieni a provare in pista, l’atletica ti conquisterà'”. È stato un il colpo di fulmine. Si allena quasi ogni giorno. Sette sedute alla settimana, a volte una di mattina e l’altra di sera come fanno i professionisti. “Non mi pesa fare qualche rinuncia. L’atletica è la mia passione. Voglio andare alle Olimpiadi“. “Le qualità di Malina? Le doti fisiche e la maturità – spiega il tecnico Valerio Mogliotti –. È arrivata qui spaesata tanti anni fa. Ha stretto i denti per gli infortuni. Gli Europei sarebbero il giusto riconoscimento al suo percorso”.

Ma i tempi, ormai, sono strettissimi e ottenere la cittadinanza in tempo utile, salvo interventi delle istituzioni, sembra impossibile. Malina, certo, potrebbe partecipare con la nazionale rumena, ma sarebbe una scelta forzata e che lei stessa non sente come propria. Quello che sente è di essere torinese, italiana. La sua storia, la sua vita, sono qui.

Quello di Berinde è l’ennesimo caso evidente di quanto il nostro paese necessiti una nuova legge sulla cittadinanza. Che contempli anche quella per meriti sportivi. Una norma vitale e da adottare il prima possibile. Perché lo sport deve essere uno spazio di inclusione, dove sono i risultati a contare, non il colore della pelle o lo Stato di nascita.

Potrebbe interessarti anche

Marina Piperno è una produttrice cinematografica italiana, Nastro d’argento 2011 alla carriera
Spettacolo

Marina Piperno, una vita per il cinema: “Una delle prime produttrici donne”

22 Marzo 2023
Gianina Marin mette a paragone con un post su Instagram com'è oggi e com'era ai tempi della malattia
Sport

Gianina Marin: “Ero anoressica, ora vado a Miss Universo”

23 Marzo 2023
"Fa' la cosa giusta!" dal 24 al 26 marzo a Milano
Lifestyle

Fa’ la cosa giusta!, donne sempre più protagoniste

24 Marzo 2023

Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Due giorni fa Malina Lenute Berinde ha postato una foto su Instagram accompagnata da un testo che dice: "400hs: 58''82. Minimo campionati europei Tallin". In quella foto sta saltando un ostacolo, ovvero sta svolgendo l'attività che ama. Nel testo, tra le righe si legge la sua felicità. Vent'anni, piemontese, allenata da Valerio Mogliotti alla Sisport Torino. La specialità sono i 400m ostacoli. Forza esplosiva, agilità e velocità le caratteristiche che la contraddistinguono. Per ben due volte, nelle scorse settimane, ha ottenuto il minimo per i Campionati europei Under 23 che andranno in scena dall'8 all'11 luglio a Tallinn, in Estonia. Prima il 59.25 di Fossano a inizio mese e poi domenica 30 maggio il 58.82 ai regionali a Torino, che le vale il quinto tempo dell’anno a livello assoluto (e primo di categoria). Il sogno di gareggiare con la magia azzurra sembrava quindi in procinto di realizzarsi. Ma ecco l'ostacolo più grande, quello che nemmeno una campionessa come lei può superare (da sola almeno). Il problema è che Malina è nata in Romania e, pur trovandosi in Italia dall’età di 3 anni, ancora non ha ottenuto la cittadinanza italiana. Senza quella il suo futuro da professionista è a rischio, perché le sarebbe precluso l’ingresso nei gruppi sportivi militari. "Sono italiana anche senza un pezzo di carta. Mio padre l’ha presa, mia madre quasi. Io no perché la mia pratica non si è conclusa prima dei 18 anni. Era tutto organizzato. E invece". La ragazza racconta la sua passione per lo sport, coltivata con amore e dedizione: "Ho iniziato con l’atletica quando frequentavo le medie. Il mio professore mi spronava: 'Vieni a provare in pista, l’atletica ti conquisterà'". È stato un il colpo di fulmine. Si allena quasi ogni giorno. Sette sedute alla settimana, a volte una di mattina e l’altra di sera come fanno i professionisti. "Non mi pesa fare qualche rinuncia. L’atletica è la mia passione. Voglio andare alle Olimpiadi". "Le qualità di Malina? Le doti fisiche e la maturità – spiega il tecnico Valerio Mogliotti –. È arrivata qui spaesata tanti anni fa. Ha stretto i denti per gli infortuni. Gli Europei sarebbero il giusto riconoscimento al suo percorso". Ma i tempi, ormai, sono strettissimi e ottenere la cittadinanza in tempo utile, salvo interventi delle istituzioni, sembra impossibile. Malina, certo, potrebbe partecipare con la nazionale rumena, ma sarebbe una scelta forzata e che lei stessa non sente come propria. Quello che sente è di essere torinese, italiana. La sua storia, la sua vita, sono qui. Quello di Berinde è l'ennesimo caso evidente di quanto il nostro paese necessiti una nuova legge sulla cittadinanza. Che contempli anche quella per meriti sportivi. Una norma vitale e da adottare il prima possibile. Perché lo sport deve essere uno spazio di inclusione, dove sono i risultati a contare, non il colore della pelle o lo Stato di nascita.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto