Un goal per la libertà. Potrebbe essere riassunta così la giornata del calciatore Luis Diaz, che domenica 5 novembre, ha realizzato al 95' il gol del pareggio del Liverpool sul campo del Luton mostrando una maglietta con la scritta 'Libertad para papa' e lanciando un appello per chiedere la liberazione del padre, rapito nella città di Barrancas insieme alla madre (immediatamente rilasciata) lo scorso 28 ottobre.
L'errore nel sequestro
La madre del calciatore del Liverpool è stata rilasciata ma il padre, Luis Manuel, è ancora sequestrato dai guerriglieri. Sui social un membro dell'organizzazione, Juan Carlos Cuellar, delegato al dialogo di pace con il governo, aveva assicurato che "verrà liberato il più presto possibile" e il comandante militare dell'ELN, Eliecer Herlinto Chamorro (noto con il nome di battaglia "Antonio Garcia") aveva ammesso che "il sequestro del padre di Luis Diaz è stato un errore". Nella partita contro il Luton, l'attaccante, come se fosse scritto nel destino, ha segnato la rete del pareggio e ha mostrato la maglietta con la scritta 'Libertà': un vero e proprio appello per chiedere il rilascio del padre dopo una settimana dal famoso rapimento.Il post di Luis Diaz: "Oggi non parla il calciatore, ma il figlio"
Dopo la partita, il colombiano ha pubblicato sui social media un comunicato: "Oggi non parla il calciatore, oggi ti parla Luis Diaz, il figlio di Luis Manuel Diaz. Mio padre, è un lavoratore instancabile, pilastro della nostra famiglia che è stato rapito. Chiedo all'ELN il rilascio immediato di mio padre e chiedo alle organizzazioni internazionali di intercedere per la sua libertà. Ogni secondo, ogni minuto cresce la nostra angoscia; mia madre, i miei fratelli ed io siamo disperati, angosciati e senza parole per descrivere quello che sentiamo, questa sofferenza finirà solo quando lo riavremo a casa. Vi prego di rilasciarlo immediatamente, rispettando la sua integrità e ponendo fine al più presto possibile a questa dolorosa attesa". E conclude: "In nome dell'amore e della compassione, vi chiediamo di riconsiderare le vostre azioni e di permetterci di recuperarlo. Ringrazio i colombiani e la comunità internazionale per il sostegno ricevuto, grazie per tante manifestazioni di affetto e di solidarietà in questo momento difficile che tante famiglie del mio Paese si trovano a vivere".La vicinanza del suo allenatore
Anche l'allenatore del Liverpool Jurgen Klopp ha voluto mostrare la propria vicinanza al suo giocatore: "È ancora molto emotivo, ma Luis ha deciso tre giorni fa che voleva allenarsi di nuovo. L'ho detto prima che il campo di allenamento e il campo da calcio sono il luogo sicuro per i ragazzi". "Lì può comportarsi normalmente e dimenticare almeno per qualche minuto quello che sta succedendo, ma capisco che tutti i segnali che riceve siano molto positivi. Le trattative sono in corso ma il bilancio è comunque positivo ed ecco perché ha voluto far parte della squadra", le sue parole.Come è andato il rapimento
Il giorno del rapimento, il 28 ottobre scorso, i filmati delle telecamere a circuito chiuso hanno mostrato come una moto seguisse da vicino i genitori di Diaz mentre guidavano la loro auto. La coppia è stata poi avvicinata da degli uomini armati mentre si erano fermati in una stazione di servizio a Barrancas, nella provincia settentrionale di La Guajira.
I rapitori una volta sequestrata la coppia hanno poi abbandonato la madre del calciatore in un'auto portando però con sé il padre.
La polizia originariamente ha incolpato una banda criminale, ma una delegazione governativa, che è attualmente impegnata in colloqui di pace con il gruppo ribelle, ha detto in ritardo che il rapimento era stato effettuato da "un'unità appartenente all'ELN".