Maccarani, torna in pedana l'allenatrice "incubo" delle Farfalle: il lato oscuro dello sport

Federginnastica comunica il ritorno dell'ex tecnica nazionale alla guida della ritmica italiana dopo le denunce per abusi psicologici nei confronti di due ex ginnaste

di LISA GIORNI
15 dicembre 2023
emanuela-maccarani

emanuela-maccarani

Emanuela Maccarani è di nuovo Direttrice tecnica Nazionale della sezione di ginnastica ritmica. Si vorrebbe sempre parlare di sport in termini di passione, fairplay, gioco di squadra invece si riapre uno dei capitoli più bui e controversi degli ultimi anni, che coinvolge giovani e giovanissime ragazze "messe sotto accusa" per questioni legate al loro peso. A comunicare il ritorno in pedana è stata la Federginnastica in una nota, in seguito al processo (in sede penale), ancora pendente, per le denunce per vessazioni e abusi psicologici riguardo al fisico di due ex ginnaste, che avevano frequentato l'Accademia di Desio dove l'allenatrice lavorava. La fisicità per un atleta è sicuramente importante, ma qual è il limite tra la giusta pretesa di un fisico da "gara" e l'eccesso di potere esercitato da un allenatore? Le pronunce sulla vicenda dell'ex campionessa Maccarani confondono ancora di più le idee.

La vicenda

Anna Basta e Nina Corradini, pluripremiate ginnaste italiane, hanno raccontato di venir pesate "in mutande e davanti a tutti". L'allenatrice scriveva il peso dell'atleta su un quaderno commentando con espressioni come: "Vergognati" oppure "Davvero riesci a guardarti allo specchio". Corradini ha spiegato: “Mi pesavo anche 15 volte al giorno. Non avevo più forze e mi ammalavo. Avevo poco ferro." La compagna oltre ai disturbi alimentari ha confessato di aver pensato al suicidio.

maccarani-abusi-ginnastica-desio

Le ex ginnaste della nazionale Anna Basta e Nina Corradini (instagram)

Da queste testimonianze scaturisce la denuncia per abusi psicologici da parte delle ex Farfalle nei confronti della loro tecnica. Il Tribunale federale Nazionale si è pronunciato in merito il 29 settembre 2023. Nell'arringa finale il procuratore federale, Michele Rossetti, ha sostenuto: "Non c'è prova di un comportamento vessatorio nei confronti delle ginnaste, anzi se c'è stata una colpa da parte di Emanuela Maccarani è un 'eccesso di affetto' nei confronti di una di loro". Ha chiesto un'ammonizione per l'allenatrice che, secondo l'accusa, avrebbe potuto rischiare una multa, una squalifica o perfino la radiazione. Rossetti durante il processo è stato coadiuvato da Livia Rossi, procuratrice nazionale della procura generale dello sport, che durante l'udienza in merito alla pratica di pesare le campionesse prima degli allenamenti ha commentato così: “Stiamo parlando di un livello olimpico e la disciplina, la ginnastica ritmica, richiede dei requisiti innanzitutto di natura fisica. E c’è anche il peso. Siamo in presenza di ragazze giovanissime che quando vengono selezionate per diventare atlete di livello nazionale stravolgono la loro vita. Ci vuole quindi anche una particolare forza mentale, una predisposizione e un forte autocontrollo per controllare periodi di forte stress”. Il Tribunale federale ha accettato le richieste del procuratore Michele Rossetti e il processo si è concluso con un'ammonizione per Emanuela Maccarani. Nella stessa data la giuria ha assolto l'assistente dell'allenatrice Olga Tishina, anche lei accusata da Basta e Corradini. L'inchiesta sportiva si conclude quindi con un drastico ridimensionamento della denuncia delle Farfalle rispetto alle accuse di: “Metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità, ponendo in essere pressioni psicologiche e provocando in alcune ginnaste l’insorgere di disturbi alimentari e psicologici”.

Il ritorno di Emanuela Maccarani

Ieri, 14 dicembre, il Presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi ha comunicato il ritorno di Emanuela Maccarani come Direttrice tecnica della nazionale italiana di ginnastica ritmica, dopo aver consultato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e informato il consiglio direttivo federale.

maccarani-abusi-ginnastica-desio

L'allenatrice Emanuela Maccarani

Nella riunione di ieri pomeriggio, che si è tenuta a Roma, non sono mancate però le polemiche di chi avrebbe preferito che si aspettasse la fine dell’inchiesta penale portata avanti dalla Procura di Monza. L’indagine per abusi, infatti, è stata avviata il 29 dicembre 2022. il procuratore Claudio Gittardi, non avendo ottenuto la possibilità di una seconda proroga, dovrebbe decidere a breve, entro metà febbraio, se chiedere il rinvio a giudizio o l’archiviazione per l’allenatrice e la sua assistente Olga Tishina. Nell'ottobre scorso Maccarani era rientrata anche nella Giunta nazionale del Coni.